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Salvatore Morabito, 65 anni, benzinaio in pensione, padre. Uccide la moglie a fucilate e tenta la fuga ma poi si costituisce. Condannato in primo grado con rito abbreviato a 15 anni e 8 mesi, ridotti in appello a 10 anni

Molochio (Reggio Calabria), 22 Febbraio 2016


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Molochio, donna uccisa a colpi di fucile: arrestato il maritoL’uomo ha esploso contro la moglie due colpi, ma solo uno è andato a segno. Dopo il folle gesto si è costituito ai Carabinieri (Approdo Calabria – 22 febbraio 2016)
Tragedia a Molochio. Intorno alle 13.30 di oggi, Anna Maria Luci, di 55 anni, è stata uccisa a colpi di fucile dal marito, Salvatore Morabito, di 66 anni, ex proprietario di un distributore di benzina, ora in pensione. L’uomo, subito dopo il folle gesto, si è allontanato dall’abitazione, sita a fianco della chiesa matrice, in via Giovanni Alessio, si è consegnato ai carabinieri. Secondo una prima ricostruzione fatta dagli uomini dell’Arma, tra marito e moglie ci sarebbe stato l’ennesimo litigio per questioni familiari, al culmine del quale Morabito, ha preso un fucile calibro 12 caricato a pallini, regolarmente detenuto, ed ha sparato due colpi contro la moglie, appena rientrata a casa dal lavoro. Uno solo però, quello esploso a distanza ravvicinata, è andato a segno, colpendo la donna all’estremità del collo, vicino alla spalla destra. Colpo che è risultato fatale per la 55enne. La coppia aveva tre figli.

 

DONNA UCCISA A FUCILATE / Marito si consegna dopo iniziale fuga (Il Sussidiario – 22 febbraio 2016)
Annamaria Luci, una donna di 55 anni, sarebbe stata uccisa a colpi di fucile dal marito, dieci anni più grande, Salvatore Morabito. La notizia ha fatto il giro dei maggiori quotidiani italiani nel primo pomeriggio di oggi fino a caratterizzarsi di maggiori dettagli inquietanti con il passare dei minuti.
La vittima, secondo Quotidiano.net, sarebbe stata freddata nella sua abitazione a Molochio, in provincia di Reggio Calabria e non per strada come diffuso in un primo momento. L’efferato omicidio sarebbe avvenuto ad opera del marito 65enne il quale, in un primo momento si sarebbe dato alla fuga per poi costituirsi poco dopo presentandosi spontaneamente ai Carabinieri di Taurianova, dove si troverebbe attualmente. Le Forze dell’Ordine si erano messe immediatamente sulle tracce dell’uomo subito dopo la notizia del delitto.
Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, tra Salvatore Morabito e la moglie Annamaria Luci ci sarebbe stata l’ennesima lite scatenata da vecchie questioni di famiglia. Questa volta però, a differenza delle precedenti la lite si sarebbe conclusa nel modo più tragico. L’uomo avrebbe preso l’arma, un fucile calibro 12 caricato a pallini ed avrebbe aperto il fuoco contro la 55enne, uccidendola. L’arma in possesso del presunto assassino era detenuta regolarmente.

 

Uccise la moglie dopo una lite, ridotta la pena in Appello (Inquieto Notizie – 13 febbraio 2018)
La Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria ha riconosciuto le attenuanti generiche al 68enne Salvatore Morabito e ha ridotto la sua condanna a 10 anni di reclusione. Si è così concluso ieri il secondo grado della vicenda giudiziaria che ha visto imputato, per l’omicidio della moglie, l’uomo residente a Molochio. Pochi minuti dopo aver commesso il delitto, l ‘uomo si era consegnato spontaneamente ai Carabinieri di Molochio.
In primo grado Morabito era stato giudicato con rito abbreviato dal Gup di Palmi ed era stato condannato a 15 anni e 8 mesi di reclusione. Ieri la Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria è stata chiamata a pronunciarsi sui motivi di impugnazione presentati dagli avvocati dell’imputato, Armando Veneto e Andrea Morabito. Dopo l’udienza, accogliendo le richieste formulate dai difensori, la Corte d’Assise d’Appello ha concesso all’imputato le circostanze attenuanti generiche, in regime di prevalenza rispetto all’aggravante contestata, riducendo la pena a 10 anni di reclusione.


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