Paolo Palmonari, 93 anni, pensionato, padre. Soffoca la moglie e si lancia dal quarto piano
Bologna, 27 Novembre 2018
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Bologna. Paolo Palmonari uccide la moglie Anna Bertuzzi poi si toglie la vita (la Prima Pagina – 27 novembre 2018)
Omicidio suicidio a Bologna. Un vero e proprio dramma familiare “spiegato” in un biglietto con scritto “perdonami”. Lo ha lasciato in casa Paolo Palmonari, il pensionato di 93 anni che martedì mattina a Bologna si è tolto la vita, buttandosi dalla finestra, dopo avere ucciso la moglie Anna Bertuzzi (91 anni), da tempo sofferente del morbo di Alzheimer.
L’omicidio-suicidio è avvenuto verso le 6.30 in via Montefiorino, poco lontano dallo stadio Dall’Ara. L’allarme è stato lanciato da un barista che ha l’attività proprio di fronte e stava aprendo. Dopo avere sentito un tonfo, è andato a vedere. L’esercente ha trovato sul marciapiede il corpo dell’anziano, che conosceva bene perché era un suo cliente abituale. Era precipitato davanti all’ingresso del supermercato ancora chiuso. La Polizia, una volta entrata in casa, ha trovato anche il cadavere della donna, che era nel letto.
Sarà l’autopsia, già disposta dal pm di turno Beatrice Ronchi intervenuta sul posto con il medico legale, a chiarire in che modo sia stata uccisa. Alcune ecchimosi sulla parte alta del corpo hanno fatto ipotizzare che la donna sia stata colpita con un oggetto contundente, che però non è stato ritrovato. Un’altra possibilità è che sia stata soffocata. Una risposta arriverà solo con l’esame autoptico, disposto anche per il marito, probabilmente per accertare se abbia assunto qualche farmaco prima del gesto.
I due anziani coniugi avevano un’unica figlia che, avvertita dalle forze dell’ordine, ha raggiunto la casa dei genitori per il riconoscimento ed è stata sentita dagli agenti. La donna andava molto spesso ad aiutarli. Gli anziani coniugi non avevano una badante fissa, ma erano seguiti dai servizi sociali e sanitari, che mandavano assistenti per aiutare l’anziano ad accudire la moglie.
I vicini li hanno descritti come una coppia molto unita, ma quasi tutti erano consapevoli delle difficoltà dell’uomo ad assistere la coniuge malata. “Non è più vita”, aveva detto qualche giorno fa Paolo Palmonari a un conoscente, mentre di recente alcuni vicini erano dovuti intervenire per aiutarli, dopo che entrambi erano caduti in casa.
Bologna, omicidio suicidio via Montefiorino. Il ricordo degli amici e dei vicini (il Resto del Carlino – 27 novembre 2018)
Gli amici e i vicini di casa di Paolo Palmonari e Anna Bertuzzi: “Una coppia unita, ma lui da un po’ era triste”
Una coppia affiatata, sempre abbracciata, uniti fino alla fine. Così descrivono Paolo Palmonari e Anna Bertuzzi gli amici, i vicini e chi li conosceva da tempo, in quella via Montefiorino in cui abitavano da più di cinquant’anni. Ieri il pensionato ha ammazzato la moglie malata e si è gettato dal terrazzo .
«Il marito tutti i giorni veniva a prendere il caffè qui – scuote la testa sconsolato Alessandro Venturi, titolare del ‘Bar8’ di via Montefiorino, il primo a lanciare l’allarme –. Era una bravissima persona, lo conoscevano tutti, sempre gentile ed educato. Anche ieri mattina (lunedì, ndr) era qui, per il suo caffè macchiato. Siamo tutti sconvolti». Interviene il signor Piero, avventore del bar: «Ho incontrato Paolo sabato mattina, accompagnava la moglie in chiesa come sempre – rivela –. Di recente lo vedevo triste, preoccupato. Mi raccontava che non stava bene, che la moglie non lo riconosceva più e lui soffriva».
I vicini descrivono il signor Palmonari come un uomo in forma, che dimostrava meno anni di quelli che aveva, e molto legato alla moglie, malata di Alzheimer e che di recente si era aggravata. Un mese fa la signora era caduta in casa e lui per aiutarla era inciampato a sua volta; siccome non riuscivano più ad alzarsi, era stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per aprire la porta ai soccorsi.
«Li conoscevo di vista, mi parevano persone tranquille», conferma Angelo, che abita nella palazzina accanto a quella della coppia. «Lui lo incontravo spesso, lungo le scale o qui vicino – rincara il condòmino Giampaolo Lanzoni –. Lui mi pareva una persona pacata, lei la vedevo di rado, soprattutto di recente. Stamattina non mi sono accorto di niente, è una tragedia».
Si commuove la vicina del piano di sotto, Cornelia Paselli: anche lei ha 93 anni e come la coppia abita al civico 6 di via Montefiorino dal 1954. «Stavano sempre insieme, lui la portava con sé quando faceva la spesa e se la teneva accanto – racconta la vicina –. Forse non avevano i mezzi per permettersi una badante, so che avevano fatto richiesta per avere un aiuto ulteriore dai servizi sociali, ma senza successo. Questo preoccupava molto il marito. Anna alla fine non riconosceva più nessuno – conclude –, una cosa che addolorava moltissimo il consorte».
Bologna, uccide l’anziana moglie e si butta dalla finestra: “Chiedo perdono” (la Repubblica – 27 novembre 2018)
Ha ucciso la moglie 91enne Anna Bertuzzi e si è buttato nel vuoto. Lui, Paolo Palmonari, 93 anni, ha lasciato un biglietto: “Chiedo perdono”. Omicidio-suicidio alle 6.30 del mattino in via Montefiorino, zona Saragozza, poco prima dello stadio. Una tragedia forse figlia della disperazione: la donna era malata da tempo di Alzheimer. A dare l’allarme un barista che lavora di fronte al palazzo e che conosceva la coppia. Sul posto tre volanti della polizia, la Scientifica e i vigili urbani.
L’anziano si è gettato dal quarto piano. Dalle prime indagini, sembra che prima abbia colpito a morte la coniuge con un corpo contundente, che però non è stato ancora individuato; non si esclude però che abbia potuto soffocarla: solo l’autopsia farà chiarezza. L’unica figlia della coppia si è precipitata a casa dei genitori appena saputa la notizia. A chiamare la polizia è stato stamattina Alessandro, barista del Bar8tto. Il suo locale si trova proprio davanti alla casa dei due anziani: “Avevo appena aperto, ho sentito un tonfo e l’ho visto per terra. L’ho visto l’ultima volta ieri, era passato per un caffè come tutte le mattine. Era triste”.