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Mauro Moser, 56 anni, padre. Compra una pistola, ammazza la moglie e si suicida. Funerali congiunti

Castello Molina di Fiemme (Trento), 29 Marzo 2022


Titoli & Articoli

Femminicidio in Val di Fiemme, la discussione tra Viviana Micheluzzi e Mauro Moser prima degli spari. I corpi ritrovati dal figlio più piccolo (il Dolomiti – 30 marzo 2022)
Sulla sfondo di questa tremenda tragedia i problemi che la coppia stava affrontando negli ultimi tempi che si erano riversati anche sull’attività economica che assieme portavano avanti. Ieri Mauro Moser  avrebbe acquistato una pistola e si sarebbe poi portato nell’appezzamento dove la moglie stava lavorando. E’ proprio in quel luogo che sarebbe nata una discussione finita con due colpi di pistola sparati da Moser contro la moglie prima di rivolgere la pistola contro sé stesso
Due colpi sparati contro la moglie e poi ha rivolto l’arma contro sé stesso. Sono stati trovati uno accanto all’altro Viviana Micheluzzi 50 anni uccisa da Mauro Moser 56 anni. I due sono stati trovati dai figli vicino all’appezzamento di terreno di proprietà in cui venivano custodite delle arnie, in località Dos dei Cavai.
L’ennesimo, tremendo, femminicidio che ha distrutto una famiglia e che fatto piombare nel dolore un’intera comunità che dovrà ora trovare le forze per raccogliersi attorno ai tre figli della coppia.
IL RITROVAMENTO DEI CORPI
Dopo mezzogiorno due figli della coppia, Ivan e Niko, dopo aver chiesto al fratello maggiore se aveva visto i loro genitori, hanno deciso di dirigersi verso il maso di famiglia che si trova a pochi chilometri dalla loro abitazione. Quando i due ragazzi sono arrivati sul posto, è quello più piccolo che si è accorto della madre e del padre riversi a terra privi di vita. Poco dopo le 14.15 è stato lanciato l’allarme e sul posto si sono portati i soccorsi sanitari e i carabinieri. I due giovani in stato di choc sono stati immediatamente aiutati dai sanitari e poco dopo sono stati trasferiti in ospedale per dei controlli.
IL FEMMINICIDIO
Sono impegnati i carabinieri a delineare il quadro esatto di quello che è successo e cercare di venire a capoto della tragedia. Quello che è certo sta nelle difficoltà che Viviana Micheluzzi e Mauro Moser stavano affrontando negli ultimi tempi. Problemi in famiglia finiti anche nell’attività lavorativa, l’azienda agricola che entrambi portavano avanti. Nessuno di chi li conosceva avrebbe mai pensato ad un epilogo del genere.
Dalle prime informazioni raccolte Mauro Moser ieri mattina avrebbe acquistato l’arma del delitto, una pistola Glock calibro 9 in un’armeria della bassa atesina. Poco dopo avrebbe raggiunto l’appezzamento dove erano presenti le arnie e dove si trovava la moglie a lavorare. A poca distanza si sono trovate, infatti, le loro due auto anche se non è ancora chiaro se si fossero dati un appuntamento.
Qui, secondo le prime ricostruzione i due avrebbero avuto una discussione e si sarebbero spostati nel prato in una zona più ripida e dove si trovano le cisterne dell’acqua. Ed è proprio in prossimità di queste cisterne che sono stati trovati i corpi senza vita di Viviana Micheluzzi e Mauro Moser e vicino a quest’ultimo anche la pistola.
LA PROCURA APRE UN’INCHIESTA
Sulla terribile vicenda la Procura di Trento ha aperto un fascicolo che servirà per compiere gli accertamenti necessari a ricostruire la tragedia. Oggi si deciderà se sottoporre i corpi all’esame autoptico. Per gli investigatori si tratterebbe di omicidio-suicidio
L’APICOLTRICE ‘NOMADE’ DEL LAGORAI
Viviana Micheluzzi e Mauro Moser erano i titolari di Dolci Sapori del Bosco. Un’attività, però, nata dalla passione per le api che era di Micheluzzi. Ed è proprio lei quella descritta come una persona energica e creativa, amante della natura.
Fin da piccola si era interessata alla vita di questi laboriosi insetti, una passione che l’aveva portata a Praga per studiare tecniche di allevamento e di selezione. Successivamente l’apertura dell’esercizio imprenditoriale in Trentino e la 50enne era conosciuta per praticare il ”nomadismo” negli alpeggi incontaminati della val di Fiemme.

Viviana Micheluzzi era preoccupata: aveva confidato di essere impaurita e di voler andare via di casa (l’Adige – 30 marzo 2022)
La donna vittima del femminicidio a Castello Molina, 50 anni, stava per separarsi dal marito Mauro Moser: aveva rivelato il proprio stato di inquietudine, perché l’uomo con cui aveva trascorso una vita ultimamente era diventato aggressivo, insofferente e brusco:
Viviana Micheluzzi, vittima del femmincidio di ieri a Castello di Fiemme, aveva capito che l’uomo con cui aveva trascorso una vita, e dal quale si stava separando, era diventato aggressivo, insofferente, brusco. Aveva tentato di sottrarsi a quello che poi si è rivelato essere un “abbraccio mortale” da parte del marito che non aveva accettato le decisioni della consorte.
Marito e moglie vivevano da separati in casa da circa un mese. La coppia risiedeva nella casa di famiglia a Castello di Fiemme. Al piano terrà c’è il negozio Dolci sapori del bosco, dove si vende il miele prodotto dall’azienda agricola; mentre Viviana Micheluzzi e Mauro Moser si erano sistemati ai piani superiori ritagliandosi ognuno un proprio spazio. Da qualche settimana da donna aveva deciso, definitivamente, di separarsi. Ne aveva parlato con il marito e sembrava che la coppia avesse trovato un accordo di massima su una separazione tacita. Di questo la donna aveva parlato anche con il suo avvocato. L’obiettivo era arrivare ad una divisione dei beni corretta per entrambi. Uno dei nodi da affrontare era lo scioglimento dell’azienda agricola aperta da Viviana Micheluzzi nel 2007, attività per cui poi aveva lavorato anche il marito. La situazione era cambiata negli ultimi giorni. Da fonti investigative si apprende che la donna aveva chiamato il suo avvocato per avere un appuntamento, che pare si dovesse tenere domani, in cui discutere di una vera e propria separazione. La donna non si sentiva più tranquilla.
Un testimone, vicino alla donna, ha riferito ai carabinieri che Viviana Micheluzzi negli ultimi giorni era inquietapreoccupata, forse addirittura impaurita. Questo perché il marito – ha riferito la moglie – appariva brusco nei modi, aggressivo nelle parole, sempre nervoso. Forse tra i due c’era stata qualche discussione accesa.
Di certo la moglie aveva avvertito un clima ostile in casa, e aveva deciso di lasciare l’abitazione per andare a stare per qualche giorno da uno dei figli. Purtroppo non è bastato: ieri Mauro Moser l’ha raggiunta in campagna dove la donna è stata uccisa con due colpi di pistola. Un delitto, seguito dal suicidio del marito, premeditato.

Viviana uccisa mentre tentava di scappare. Venerdì funerale congiunto (Tg Rai – 31 marzo 2020)
Femminicidio a Castello di Fiemme. Secondo gli inquirenti l’uomo avrebbe premeditato. La Glock calibro 9 acquistata poco prima del delitto. Venerdì cerimonia funebre congiunta
Viviana Micheluzzi è stata uccisa dal marito Mauro Moser con un colpo alla nuca. Sono i risultati dell’autopsia eseguita sui corpi dei due coniugi. Probabile, dunque, che la donna stesse tentando di fuggire dall’aggressione quando è stata colpita dal proiettile. Circostanza confermata anche dalla posizione in cui sono stati trovati i corpi da due dei tre figli della coppia. Quello che ormai è certo è che Moser avesse premeditato tutto: si era infatti recato ad Ora la mattina del delitto per acquistare, presso l’armeria Bignami, la calibro nove di fabbricazione austriaca che ha usato per sparare i due colpi con cui ha ucciso Viviana e poi se stesso.
Due giorni fa lo stesso Moser aveva confidato a una conoscente il suo stato d’animo, pur senza far trapelare le sue intenzioni. La comunità di Castello di Fiemme, attraverso il sindaco Marco Larger, chiede silenzio per rispettare il dolore della famiglia. Domani sarà lutto cittadino. I familiari hanno scelto una cerimonia congiunta che verrà celebrata alle 14 nella chiesa di Castello di Fiemme.

 

OGGI I FUNERALI CONGIUNTI DI VIVIANA MICHELUZZI E MAURO MOSER (Trentino Tv – 1 aprile 2022)
Due bare allineate nella chiesa di Castello Molina di Fiemme: due bare per l’ultimo saluto religioso a Viviana Micheluzzi e Mauro Moser. Un momento ci comunione per provare a scacciare, almeno un momento, l’incubo della triste realtà della doppia tragedia di martedì scorso. Due bare chiare affiancate, coperte di fiori, bianchi e gialli, con le foto di Viviana e Mauro. Una accanto all’ altra come hanno voluto i figli di una coppia che non c’è più.


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