Loading

Giovanni Perria, 78 anni, pensionato, padre e nonno. Si vendica di un tradimento della moglie, avvenuto 40 anni prima, facendola affogare. La condanna di primo grado a 24 anni di reclusione per omicidio volontario, viene riformulata in induzione al suicidio in Appello, con pena di 8 anni di detenzione confermati in Cassazione

Narbolia (Oristano), 10 Ottobre 2018


Titoli & Articoli

Giallo di Narbolia, è mistero sulla morte di Brigitte: casa ancora sigillata (La nuova Sardegna – 4 novembre 2018)
La donna era stata trovata affogata. Ma ci sono punti oscuri. Tedesca, 76 anni, si era allontanata dalla sua abitazione la notte del 10 ottobre. Dopo tre giorni di ricerche il rinvenimento del corpo in mare a Su Pallosu
Sul tavolino, nella parte rialzata del giardino, c’è la tovaglietta con un vasetto di kalanchoe che nemmeno il maltempo dei giorni scorsi è riuscito a buttare giù. E ai lati, due eleganti sdraio, come se aspettassero soltanto che i loro utilizzatori abituali ci si sedessero. Un forno a legna e i tronchi ordinatamente accatastati nel cortile, un canestro per i nipotini. Sono istantanee di vita interrotta, di vita sospesa.
Vita interrotta, perché Brigitte Pazdernik, la proprietaria dell’elegante villetta gialla, al numero 36 di via Su Cunzau de is Paras, è uscita di casa la sera del dieci ottobre. Incurante della pioggia e del vento, dei suoi 76 anni con acciacchi d’ordinanza. È uscita, e il suo corpo è stato trovato nel mare di Su Pallosu, a venti chilometri da Narbolia, tre giorni dopo. Morta affogata. Vita sospesa, perché da quel giorno il marito, Giovanni Perria, non può più rientrare in casa. Cancello sigillato, sigillate porte e finestre che danno sul giardino della villetta. Ad apporre i sigilli è stata la Squadra mobile di Oristano su ordine della Procura della Repubblica. Inchiesta contro ignoti, ignoto il titolo di reato.
Narbolia ha festeggiato la ricorrenza di Ognissanti sotto un bel sole degno della più classica estate di San Martino. Uscito dai riflettori della cronaca accesi dalla scomparsa, con tragico ritrovamento, della signora Brigitte, il paese sembra aver ritrovato il suo passo consueto. Il via vai festivo è scandito dai ritmi della tradizione: visite ai parenti, caffè e papassini, i fiori al cimitero. Alle 4 del pomeriggio Giovanni Perria esce di casa della figlia Rachele, dove si è trasferito dopo che la sua casa è diventata off limits per ragioni di giustizia. Con lei e i nipotini, tappa in camposanto.
Brigitte Louise Pazdernik, nata il 22 marzo 1942 e morta l’11 ottobre 2018 è in un loculo della zona nuova. I suoi dati anagrafici ancora in un foglio di carta, nessuna foto, due mazzi di fiori. «Non vogliamo dire nulla, grazie, davvero», dice gentilmente Rachele. Proprio lei aveva rivolto un appello attraverso “Chi l’ha visto?”. La mamma era stata già ritrovata, si rivolgeva a chiunque sapesse qualcosa sulle circostanze della scomparsa/morte, perché offrisse uno straccio di indizio.
Giovanni Perria è sulla stessa linea. Incassa sguardi solidali, schiva quelli sospettosi dei compaesani. Dal giorno della scomparsa della moglie porta la croce di esser stato l’ultimo a vederla e il primo a lanciare l’allarme su una sparizione dai contorni fumosi, per nulla chiariti dall’epilogo drammatico. Ringrazia e declina la richiesta di un’intervista, si anima pensando alla casa, dove non può entrare. E al giardino. «Non si può andare, tutto abbandonato…» sussurra e scuote la testa.
I nanetti, le oche e i funghi. Il giardino di casa, curato con una estrema attenzione. Alberi potati con precisione geometrica, un arancio stracolmo di frutti, sterlizie e rose che trionfano su cactus, aloe, l’albero di giada che dicono porti positività e fortuna. E poi, i nanetti di Biancaneve: uno accanto alla sdraio, gli altri sparsi qua e là, le oche finte, i funghi finti. «Il giardino lo curava lui, era attentissimo. Addirittura spostava i nanetti ogni giorno, per non far ingiallire l’erba…». Parole in libertà, alle tre del pomeriggio, al bar.
L’ombra del sospetto. Al Bar Pizzeria ’90, in via Umberto 17, alle tre del pomeriggio si contano 16 scontrini fiscali. Dopo il pranzo, la visita al cimitero (o prima in qualche caso) il titolare Gian Piero Careddu scambia quattro chiacchiere con gli avventori. La vicenda della signora scomparsa e poi trovata morta tiene banco. «Certo che la vedevo, non spessissimo. Era cortese», dice il barista. E questa brutta storia, capitata tra capo e collo di un paese di 1700 anime, è il retropensiero di tanti.
«Tutti ci chiediamo cosa sia successo. Cosa ci faceva in strada a quell’ora, signora Brigitte?». Giusto, cosa ci faceva? «Io penso che sia stata uccisa. E vorrei sapere se chi l’ha fatto è uno di qui, questo mi preoccupa», è l’opinione di un altro avventore. «Non voglio dire il mio nome, sono anche un vicino di casa. Ma insomma, come è possibile che sia uscita alle 11 e mezza di notte, senza gli occhiali? E come ci è arrivata fino a Su Pallosu?». Tra chi invoca la necessità di «far lavorare gli inquirenti, si è parlato anche troppo», c’è un altro signore che dice: «Se la casa è ancora sotto sequestro, vuol dire che lì stanno cercando qualcosa ancora». Saggezza popolare. Anonima, ma sempre saggezza.
Così gentile, così estranea. La sorte della signora tedesca da 16 anni tornata a Narbolia con il marito, è argomento sul quale il paese si interroga. Una cosa è chiara: Brigitte era una donna molto riservata. Un altro vicino di casa, «con il marito siamo anche un po’ parenti», conferma: «La vedevo poco». Una donna cortese, ma la sensazione è che nella sua comunità d’adozione fosse un corpo estraneo, per quanto benvoluta dai pochi con i quali aveva una qualche frequentazione.
Il viaggio verso la morte. Il 10 ottobre, Brigitte Pazdernik in Perria, come è scritto nella cassetta delle poste, esce di casa. È notte, non ha occhiali, piove. Il marito avvisa la figlia, poi carabinieri, polizia, tutto l’apparato della Protezione civile si muove per cercarla. Per tre giorni, inutilmente. Due pescatori la trovano, morta, nel mare di Su Pallosu. Affogata. Perché è uscita? Chi l’ha portata a Su Pallosu, magari credendola morta? Perché la casa con il giardino dei nanetti è, 24 giorni dopo, ancora sotto sequestro? Narbolia si interroga, su questa storia di vite sospese e vita interrotta. (Simonetta Selloni)

 

UCCISE LA MOGLIE: IN MANETTE 77ENNE DI NARBOLIA (Sardegna Live – 24 gennaio 2019)
Giovanni Perria sarebbe il responsabile dell’omicidio di Brigitte, scomparsa lo scorso ottobre e ritrovata cadavere a Su Pallosu
Nella mattinata odierna gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Oristano, coordinati dalla locale Procura, hanno tratto in arresto Giovanni Perria, 77 anni, di Narbolia, ma per anni emigrato in Germania. L’uomo sarebbe il responsabile dell’omicidio della moglie Brigitte Louise Pazdernik, scomparsa dalla sua abitazione di Narbolia la notte del 10 ottobre 2018 e ritrovata cadavere il 13 ottobre successivo nelle acque prospicienti la spiaggia di “Su Pallosu”, nel Comune di San Vero Milis.
La misura cautelare in carcere, emessa dal GIP del tribunale di Oristano a seguito delle risultanze di una intensa attività d’indagine, è stata notificata di primo mattino dalla polizia ed il Perria, dopo le attività di rito, è stato tradotto presso il carcere di Massama a Oristano. Ulteriori particolari dell’attività effettuata saranno forniti alla stampa nella giornata di domani.

Brigitte, la tragica rivelazione a Narbolia: uccisa dal marito per un tradimento confessato di 40 anni fa (Casteddu Online – 26 gennaio 2019)
Un anno fa la donna avrebbe deciso di confessare al marito una vecchia vicenda di quattro decenni fa, il tradimento con un parente dell’uomo. Che non avrebbe retto alla rabbia e avrebbe poi meditato l’omicidio della moglie.
Brigitte, la tragica rivelazione a Narbolia: uccisa dal marito per un tradimento confessato di 40 anni fa. Brigitte Louise Pazdernik, secondo le ultime indiscrezioni (riportate dalla Nuova Sardegna) sarebbe stata uccisa dal marito per avere confessato un tradimento di ben 40 anni fa. Giovanni Perria è stato arrestato giovedì con la pesante accusa di avere spinto in mare la donna.
La ricostruzione del movente è singolare: un anno fa la donna avrebbe deciso di confessare al marito una vecchia vicenda di quattro decenni fa, il tradimento con un parente dell’uomo. Che non avrebbe retto alla rabbia e avrebbe poi meditato l’omicidio della moglie.

Giovanni Perria l’omicidio della moglie per vendicare un tradimento di 40 anni prima: la condanna (meteoweek – 2 novembre 2020)
La Corte d’Assise di Cagliari ha condannato a 24 anni per omicidio volontario Giovanni Perria, il pensionato di 78 anni di Narbolia (Oristano) accusato di aver ucciso la moglie di origine tedesca, Brigitte Pazdernik, 77enne, scomparsa da casa il 10 ottobre 2018 e ritrovata tre giorni dopo in riva al mare senza vita. Secondo l’accusa, l’uomo lo avrebbe fatto per vendicare un tradimento di 40 anni prima. Difeso dall’avvocato Antonello Spada, Perria si è sempre professato innocente. Alla lettura della sentenza una figlia dell’imputato è stata colta da malore.
I godici concedono le attenuanti al pensionato Era in aula, in silenzio, accanto al suo difensore. Giovanni Perria non ha aperto bocca nemmeno quando ha sentito la presidente della Corte d’Assise di Cagliari, Tiziana Marogna, leggere la sentenza che lo condanna a 24 anni di reclusione per l’omicidio della moglie. È crollato però quando ha visto una delle figlie, l’unica presente in aula, a terra che urlava disperata.  Lei non ha retto alla condanna: colpita da un malore è stata soccorsa da cancellieri e dall’avvocato difensore del padre, Antonello Spada.La Corte non ha comunque accolto la richiesta dell’ergastolo formulata dal pm Armando Mammone. I giudici hanno ritenuto le attenuanti generiche equivalenti con le aggravanti della premeditazione e dell’uxoricidio. La Corte si è poi riservata di decidere in un secondo momento se rimandare in carcere Perria, come chiesto dall’accusa. La sua misura cautelare è sospesa per il Covid, ma il pm teme per la sicurezza della super testimone, la vicina di casa che con la sua testimonianza ha inchiodato il pensionato. Per questo ha sollecitato ai giudici il suo rientro in carcere.

Riformata in appello la sentenza nei confronti di Giovanni Perria che in primo grado era stato condannato a 24 anni per omicidio volontario
Otto anni per istigazione al suicidio aggravato. La Corte d’assise di appello di Cagliari ha riformato la sentenza nei confronti di Giovanni Perria, pensionato di 79 anni di Narbolia ( Oristano), condannato in primo grado a 24 anni per l’omicidio volontario della moglie. Il sostituto procuratore generale Michele Incani aveva chiesto la conferma dei 24 anni. Non è stato dunque un delitto premeditato, almeno stando alla Corte presieduta dal giudice Massimo Poddighe, ma una induzione al suicidio commessa dal marito di Brigitte Pazdernik, 77enne di origine tedesca, scomparsa da casa il 10 ottobre 2018 e ritrovata senza vita tre giorni dopo in riva al mare. L’autopsia aveva poi accertato che la donna era morta per annegamento. Secondo l’accusa, l’uomo l’avrebbe tramortita durante una lite nella loro abitazione e poi gettata nelle acque di Su Pallosu.
I giudici di secondo grado hanno riformato la sentenza modificando anche l’imputazione e condannando il pensionato a 8 anni di reclusione. Giovanni Perria, difeso dall’avvocato Antonello Spada, si è sempre professato innocente dicendo di essersi accorto che la moglie era uscita di casa e di averla cercata senza successo. Demolita in appello la ricostruzione del pm del processo di primo grado, il sostituto procuratore di Oristano Armando Mammone, secondo il quale l’imputato avrebbe manipolato il contachilometri e la telecamea installata sulla sua auto per nascondere il tragitto dalla sua abitazione al mare. (ANSA).

Induzione al suicidio: confermata la condanna del marito di Brigitte Pazdernik (Rai News – 3 febbraio 2023)
Dopo la pronuncia della Cassazione che ha confermato la sentenza d’appello l’uomo torna in carcere
Si riaprono le porte del carcere per Giovanni Perria, il pensionato di Narbolia condannato a novembre del 2021 dalla Corte d’assise d’appello di Cagliari a otto anni per la morte della moglie, Brigitte Pazdernik, 79 anni, di origine tedesca. La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi e confermato la sentenza di secondo grado. Nell’ottobre del 2018 il corpo della donna era stato ritrovato in mare, nella zona di Su Pallosu, a San Vero Milis. Secondo i giudici si era trattato di induzione al suicidio: Perria avrebbe accompagnato la moglie e l’avrebbe convinta a entrare in acqua e lasciarsi morire. Tutto dopo una discussione tra i due, nella loro casa a Narbolia, esplosa per gelosia. La difesa ha annunciato il ricorso al Tribunale del Riesame: le condizioni di salute dell’uomo, anziano e afflitto da patologie, non sarebbero compatibili con il carcere.


Link