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Gianluca Matera, 25 anni, fornaio, padre. Uccide la moglie in chiesa a colpi di pistola. Condannato a 30 anni in primo grado, patteggia 18 anni e 8 mesi in appello

Foggia, 21 Febbraio 2003


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Stava attendendo il figlio che frequentava il catechismo
Portata in ospedale dopo l’aggressione, è morta poco dopo. Nella notte fermato il marito

FOGGIA – È morta poco dopo il ricovero in ospedale Giovanna Traiano, la donna di 25 anni ferita stasera nell’ agguato compiuto da uno uomo, tuttora sconosciuto, nella canonica di una chiesa a Foggia. Secondo quanto accertato dagli investigatori, è stata colpita alla nuca da un solo colpo di pistola.

Il luogo del delitto (foto AP)

Al momento dell’ agguato la donna si trovava nella canonica della chiesa Beata Maria Vergine dove stava attendendo che il figlio terminasse la lezione di catechismo. Nelle stanze vicine vi erano diversi bambini che dopo l’ attentato sono stati allontanati e portati in chiesa. Alcune persone hanno visto un uomo che si allontanava dalla canonica dopo lo sparo. La donna era separata da alcuni mesi. E’ iniziata immediata la caccia all’assalitore.

IL FERMO – Ricercato per l’ uccisione della ex moglie, compiuta ieri sera in una canonica a Foggia dinanzi a numerosi testimoni, è stato sottoposto a fermo dalla polizia Gianluca Matera, di 25 anni. Quando è stato trovato dai poliziotti, il giovane era in stato confusionale: era a bordo della sua automobile nei pressi di Candela dove era giunto – secondo gli investigatori – nella sua fuga subito dopo l’ uccisione della donna.

 

 

18 anni per aver ucciso la moglie in chiesa (La Gazzetta del Mezzogiorno – 10 gennaio 2006)
Ha patteggiato la condanna a 18 anni e 8 mesi di reclusione Gianluca Matera, il fornaio di 27 anni accusato di aver ucciso nella canonica della Chiesa Beata Maria Vergine di Foggia, il 21 febbraio del 2003, l’ex moglie Giovanna Traiano con un colpo di pistola alla testa. E’ quanto ha deciso questa mattina la corte d’assise d’appello di Bari che ha accolto il patteggiamento raggiunto tra il sostituto procuratore generale, Giuseppe Volpe, e il difensore dell’imputato l’avvocato Leonardo De Mattheis. La sensibile riduzione di pena si spiega con l’esclusione dell’aggravante della premeditazione da parte della Corte. Gianluca Matera era stato condannato in primo grado dal gup del Tribunale di Foggia a 30 anni di reclusione. Il 21 febbraio di 3 anni fa il fornaio entrò nella canonica della chiesa e dopo un diverbio con l’ex moglie le sparò un colpo di pistola, calibro 6.35 alla testa.
Secondo la sua versione la donna non gli faceva vedere il figlio. Il fornaio subito dopo l’omicidio fuggì e si costituì poche ore dopo agli agenti della Squadra Mobile.


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