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Gabriel Falloni, 36 anni, cliente abituale della prostituzione con precedenti penali anche per violenza sessuale e sequestro di persona. Strangola e accoltella una escort che frequentava da tempo. Ergastolo poi ridotto a 24 anni, nonostante un forte disturbo di personalità antisociale e l’elevato rischio di recidiva

Aosta, 17 Aprile 2021


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Omicidio Elena Raluca Serban, il gip: «elevatissimo pericolo di recidiva» per il presunto killer – Aosta News, notizie di cronaca, informazioni sportive, news, eventi e spettacoli della Valle d’Aosta (gazzettamatin.com)

Elena Raluca, pena ridotta per l’assassino. “Siamo stupiti, visti i suoi precedenti” (La Nazione – 1 febbraio 2023)
Per l’omicida reo confesso Gabriel Falloni la pena è stata ridotta dall’ergastolo a 24 anni. Il commento degli avvocati della donna uccisa
Pena ridotta a 24 anni per Gabriel Falloni il 36enne reo confesso dell’omicidio di Elena Raluca Serban, la giovane rumena residente a Lucca uccisa a coltellate nell’appartamento di Aosta il 17 aprile 2021. Lo ha deciso ieri pomeriggio la Corte d’Assise di Torino in appello.
La sentenza attenua quindi la massima pena che gli era stata inflitta in primo grado. Falloni, il 25 maggio scorso, era stato infatti condannato all’ergastolo. La Corte d’assise d’appello ha invece riconosciuto le attenuanti generiche in equivalenza rispetto alla circostanza aggravante della recidiva e di quella del nesso teleologico (l’omicidio era finalizzato alla rapina), che è stato quindi confermato. Da qui la riduzione della pena, contrariamente alle richieste avanzate sia dalla procura generale di Torino, che dagli avvocati di parte civile, Maurizio Campo e Corinne Margueret, in rappresentanza della madre e della sorella della vittima.
Entrambi, dopo aver sostenuto l’inammissibilità dell’appello per questioni formali, avrebberlo voluto la conferma della sentenza di primo grado, quindi dell’ergastolo. Ma così non è stato. I giudici hanno deciso anche di non disporre una nuova perizia psichiatrica, come invece era stato chiesto dalla difesa di Falloni, ovvero dagli avvocati Marco Palmieri e Davide Meloni. Fin dal primo grado la difesa aveva puntato sull’ipotesi di un vizio parziale di mente, ma il giovane era stato ritenuto capace di intendere e di volere dal perito Mercedes Zambella, nominato dal presidente della Corte, Eugenio Gramola, su richiesta appunto dei difensori. Il pm Manlio D’Ambrosi, a maggio scorso, durante la discussione finale, lo aveva descritto come “un freddo calcolatore che ha cercato di simulare disturbi psichici che non ci sono”.
Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti su ciò che accadde in quell’appartamento, il 17 aprile di quasi due anni fa, Falloni, che abitava a Nus (Aosta), aveva preso appuntamento con Raluca Serban dopo aver trovato il suo numero di telefono su un sito di annunci. Sapeva che la donna aveva dei soldi in casa e aveva pensato di rapinarla. Ma non si è limitato a quello. L’ha uccisa a coltellate: a scopo di rapina secondo i magistrati, come reazione a uno sfottò per una disfunzione sessuale, a detta dello stesso imputato. Ad incastrare l’assassino, prima della sua confessione, erano stati i tabulati telefonici e le riprese delle telecamere di videosorveglianza del condominio. Falloni dopo l’omicidio era fuggito con alcune migliaia di euro, soldi sottratti alla ragazza. La squadra mobile lo aveva però arrestato tre giorni dopo mentre tentava di rientrare a casa.
Le parti civili: “Sentenza che stupisce visti i suoi precedenti”. “Leggeremo le motivazioni per capire. Onestamente un po’ stupisce il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, tenendo conto anche delle condanne passate del Falloni per violenza sessuale, sequestro di persona e rapina”. Così l’avvocata di parte civile, Corinne Margueret, che insieme al collega Maurizio Campo assiste la sorella e la madre di Elena Raluca Serban. Confermate le provvisionali di risarcimento disposte in primo grado: 150 mila euro alla madre e 100 mila euro alla sorella.

 

Una ‘desolante solitudine’ armò la mano che uccise Elena Raluca Serban (laprimalinea – 2 maggio 2023)
Un quadro “di estrema, desolante solitudine che pare averne accompagnato, se non l’intera esistenza, quando meno la fase adulta”. Questo ha determinato  la riduzione (con attenuanti generiche) a 24 anni di reclusione della condanna all’ergastolo che era stata inflitta in primo grado a Gabriel Falloni, 37enne di Sorso (Sassari) residente a Nus, reo confesso dell’omicidio della 32enne Elena Raluca Serban, escort di origine romena morta il 17 aprile 2021, nell’appartamento di Aosta che la donna aveva preso in affitto da un mese. E’ quanto si legge nelle motivazioni della prima sezione della Corte d’assise d’appello di Torino. Felloni è difeso dagli avvocati Marco Palmieri e Davide Meloni; l’1 febbraio scorso la Corte d’assise d’appello aveva ridotto la pena riconoscendo le attenuanti generiche in equivalenza rispetto alla circostanza aggravante della recidiva e di quella del nesso teleologico (l’omicidio era finalizzato a poter compiere una rapina), che è stato confermato.
“Gabriel Falloni – scrivono i giudici di secondo grado – non aveva amici, non aveva relazioni affettive, era in urto con la propria famiglia d’origine. Le testimonianze raccolte sul suo conto lo descrivono come un soggetto dall’invadenza eccessiva e perciò inquietante, incapace di intrattenere normali relazioni con gli altri. La perizia disposta dalla Corte valdostana, su istanza della difesa, ha accertato che l’imputato soffre di un ‘Disturbo di personalità di tipo antisociale’. Proprio in quanto si è accertato che tutto ciò non ha e non ha avuto riflessi sulla sua capacità di intendere e di volere, più che andare alla ricerca delle sue colpe, appare conforme ad equità dargli rilievo mitigando il trattamento sanzionatorio”.
Nel determinare la pena, la Corte d’assise d’appello di Torino ha “tenuto conto, in particolare, dell’efferatezza dell’omicidio, del fatto che la vittima fosse totalmente indifesa, dei gravi ed anche specifici precedenti dell’imputato”. Secondo i giudici “le rapine commesse ai danni di altre prostitute alcuni anni prima” rivelano “l’assenza di scrupoli e l’indole violenta dell’imputato, non certo una sua particolare abilità criminale”.
Falloni aveva riferito di frequentare da tempo Elena Raluca Serban, dopo aver trovato il suo numero su un sito di annunci di escort. Anche la sera dell’omicidio aveva preso appuntamento: dopo essere stata strangolata, sgozzata con tre coltellate, era stata rapinata di oltre 8.000 euro. Era poi fuggito in taxi, fino a Genova, e quindi arrestato il 21 aprile 2021 al suo rientro a Nus (Aosta), dove abitava. A incastrarlo, da subito, i tabulati telefonici e le riprese delle telecamere del condominio dove da un mese abitava la donna (gli indumenti che indossava Falloni corrispondevano a quelli di una foto postata il giorno prima sul suo profilo facebook). L’uomo aveva confessato l’omicidio dopo l’arresto, spiegandolo come una reazione a uno sfottò per una disfunzione sessuale.
Ma secondo i giudici, anche di secondo grado, il delitto è stato a scopo di rapina – si era presentato a “volto coperto” alla porta del condominio e aveva aperto la porta con l’avambraccio anziché con la mano per “non lasciare traccia” – e con il bottino aveva anche pagato alcuni debiti. La madre e la sorella della vittima, entrambe di Lucca, si erano costituite parti civili con gli avvocati Maurizio Campo e Corinne Margueret. L’inchiesta dei pm Luca Ceccanti e Manlio D’Ambrosi era stata condotta dalla Squadra mobile della Questura di Aosta.


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