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Gabriel Falloni (Gabry Neno), 36 anni, cliente abituale della prostituzione con precedenti penali anche per violenza sessuale e sequestro di persona. Strangola e accoltella una escort che frequentava da tempo. Ergastolo poi ridotto a 24 anni, nonostante un forte disturbo di personalità antisociale e l’elevato rischio di recidiva

Aosta, 17 Aprile 2021


Titoli & Articoli

Omicidio Elena Raluca Serban, il gip: «elevatissimo pericolo di recidiva» per il presunto killer – Aosta News, notizie di cronaca, informazioni sportive, news, eventi e spettacoli della Valle d’Aosta (gazzettamatin.com)

Il delitto di Aosta. Ha ucciso subito Raluca a sangue freddo (La Nazione – 22 aprile 2021)
La ricostruzione del barbaro omicidio: in mezz’ora è entrato in casa, l’ha ammazzata, ha pulito tutto e portato via una borsa di soldi…

 

Elena, sgozzata ad Aosta: il presunto killer aveva precedenti per stupro. «Dopo l’omicidio ha cambiato foto su Fb» (Leggo – 26 aprile 2021)
Il presunto killer di Elena Raluca Serban aveva alle spalle diversi precedenti specifici per violenza sessuale. Gabriel Falloni, 36 anni, originario di Sorso (Sassari) e residente in Val d’Aosta, è stato arrestato ieri dalla polizia per l’omicidio della 32enne di origini romene, che risultava residente in provincia di Lucca ma viveva da poche settimane ad Aosta, dove è stata trovata morta in un appartamento con la gola tagliata.
Nel 2014 Falloni era stato condannato dal Tribunale di Sassari a quattro anni di carcere per aver tentato di violentare una ragazza ventunenne e averla trattenuta con la forza in una casa dove l’aveva attirata con un’offerta di lavoro. Come riportano le cronache locali, era stato anche arrestato nel 2013 per aver tentato di violentare una donna sassarese mentre contrattava la locazione di un alloggio mentre nel 2012 era stato denunciato da due prostitute per averle picchiate e derubate dopo un rapporto sessuale; anche in questo caso era stato condannato.Su Facebook Falloni si faceva chiamare Gabry Neno. L’ultima modifica risale alle 22 del 17 aprile, probabilmente poche ore dopo l’omicidio: ha cambiato l’immagine di copertina del profilo togliendo una sua foto e mettendo quella di un cagnolino bianco. L’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. La Squadra mobile ha eseguito un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta del pm Luca Ceccanti. Falloni aveva lasciato la Valle d’Aosta dopo il delitto ed era stato in varie città, tra cui Genova, da dove probabilmente ha cercato di rientrare in Sardegna. La polizia era sulle sue tracce già da giorni.

Picchiato in carcere il 36enne di Sorso che ha ucciso una ragazza ad Aosta (Sassari Oggi – 28 maggio 2021)
Gabriel Falloni, il 36enne di Sorso reo confesso dell’omicidio di Elena Raluca Serban avvenuto ad Aosta è stato picchiato in carcere da un gruppo di detenuti. Dopo l’arresto il 36enne era stato portato in carcere ad Aosta, passando un primo periodo in isolamento proprio per la paura di alcuni comportamenti violenti da parte degli altri detenuti. In seguito alla sua richiesta, Falloni è stato spostato nella sezione comune del carcere, dove poi è avvenuto il pestaggio che risale allo scorso mercoledì.Il 36enne, che non ha riportato gravi ferite, dopo gli accertamenti in ospedale è stato riportato in carcere in isolamento.

 

Rubò in chiesa, inflitti 3 anni all’omicida di Aosta (la Nuova Sardegna – 12 febbraio 2022)
Collegato in videoconferenza dal carcere di Aosta dove si trova rinchiuso per l’omicidio della 32enne romena Elena Raluca Serban, avvenuto lo scorso 17 aprile, Gabriel Falloni ha partecipato all’udienza che si è celebrata nel tribunale di Sassari come imputato in un processo per “furto in abitazione”. Al termine della discussione il 36enne di Sorso (difeso dall’avvocato Marco Palmieri) è stato condannato a tre anni, che è il minimo della pena previsto per quel tipo di reato (pluriaggravato e con recidiva). Nel caso specifico il furto era stato commesso nella chiesa di San Bartolomeo, a Ossi, e nella casa del parroco, don Andea Stara. Falloni era stato arrestato dopo qualche tempo in Germania con un mandato di cattura europeo emesso dal gip di Sassari.

L’assassino di Elena è capace di intendere e di volere: “Non smetteva di ridere di me” (Today – 20 maggio 2022)
Secondo i risultati della perizia psichiatrica disposta dal tribunale di Aosta, il 36enne Gabriel Falloni era pienamente cosciente al momento dell’omicidio di Elena Raluca Serban, la 32enne uccisa nell’aprile del 2021. Il racconto al perito: “Ho provato a strangolarla per farla smettere”
Nel momento in cui ha ucciso Elena Raluca Serban, 32enne di origini romene trovata senza vita il 17 aprile 2021 in un appartamento di Aosta, Gabriel Falloni era capace di intendere e di volere. Il disturbo di cui soffre il 36enne di Sassari non è stato giudicato tale da “pregiudicare le sue capacità, che mantiene tutt’ora”. È il contenuto della perizia psichiatrica condotta dalla dottoressa Mercedes Zambella nell’ambito del processo che vede Falloni come unico imputato. La relazione era attesa in vista dell’udienza del prossimo 25 maggio.
La perizia era stata chiesta e ottenuta dalla sua difesa (avvocati Marco Palmieri di Sassari e Davide Meloni di Aosta) nell’udienza del primo dicembre scorso per accertare se al momento dei fatti Falloni, reo confesso, fosse in grado di intendere e volere e se sia socialmente pericoloso. Secondo gli inquirenti, l’imputato, che abitava a Nus, in provincia di Aosta, aveva preso appuntamento con la donna dopo aver trovato il suo numero di telefono su un sito di annunci. A incastrarlo, prima della confessione, i tabulati telefonici e le riprese delle telecamere di videosorveglianza del condominio. L’uomo, dopo l’omicidio, era fuggito con 8.000 euro. La squadra mobile lo aveva arrestato mentre tentava di rientrare nella sua abitazione.
Il racconto di Falloni: “Non smetteva di ridere di me”
Falloni, nel racconto al perito nominato di valutare la sua capacità di intendere e di volere, ha di fatto spiegato cosa ha fatto scattare il suo raptus omicida:  “Conoscevo Elena da un anno, una ragazza con cui andavo sempre, che ho conosciuto quando sono tornato dalla Germania. Quando avevo i soldi ci andavo. Con Elena lei mi prendeva in giro e io sentivo tutto quello che mi facevano da bambino e io dicevo di smetterla ma lei rideva di me, io sentivo ridere, non so se era lei, dicevo di smetterla ma lei non smetteva di ridere e io non sapevo più cosa fare”. “Stavo andando via, non so cosa è successo. Se mi prendono in giro – ha aggiunto – mi torna in mente quando ero bambino ma io non volevo farle del male. Anche qui mi succede se mi prendono in giro. Mi sono trovato in un attimo in quella situazione, ho provato a strangolarla” stando alle sue spalle “non so perché, per farla smettere, non per ucciderla e sentivo quelle voci che tutti mi ridevano addosso. Ogni volta che mi rifiutano mi viene questo. Io le ho sentite anche dopo che sono andato via di lì, io sentivo ridere, sempre”. Falloni dice di aver lasciato la presa “perché mi sono visto la mia faccia nella finestra e l’ho lasciata andare. Era tutta rossa, aveva della bava. Poi è andata in cucina. Lei ha detto che chiamava la polizia, ma lei non l’ha chiamata e invece ha preso un coltello e mi ha dato un colpo qua che mi ha fatto anche la foto la polizia”.

 

Donna uccisa ad Aosta, imputato condannato all’ergastolo (SkyTg24 – 25 maggio 2022)
La Corte d’Assise di Aosta ha condannato all’ergastolo Gabriel Falloni, 36enne di Sorso (Sassari), reo confesso dell’omicidio di Elena Raluca Serban, escort di origine romena uccisa a 32 anni in un appartamento che aveva preso in affitto ad Aosta.
Una perizia psichiatrica disposta dal presidente della Corte, Eugenio Gramola, ha accertato la capacità di intendere e di volere dell’imputato. La procura di Aosta aveva chiesto l’ergastolo contestando due aggravanti. Falloni aveva precedenti specifici per violenza sessuale e la sera del 17 aprile 2021, secondo gli inquirenti, aveva ucciso la donna per evitare di essere denunciato e quindi di finire in carcere dopo averla rapinata di 8 mila euro (di qui l’accusa dei “futili motivi”). Inoltre l’aveva accoltellata alla gola nonostante fosse già priva di sensi dopo averla strangolata (di qui la contestata aggravante della “crudeltà”). La difesa aveva puntato su un “vizio parziale di mente” producendo una consulenza tecnica di parte che descrive una parziale incapacità di intendere e di volere.
Falloni aveva detto agli inquirenti di aver stretto le mani al collo della donna dopo essere stato deriso per una sua disfunzione, dopo averla pagata per un rapporto sessuale. Prima di confessare, era stato incastrato dalle telecamere del condominio e dai tabulati telefonici. La polizia lo aveva arrestato a Nus (Aosta), dove abitava, al rientro da una fuga di pochi giorni a Genova. A dare l’allarme erano stati i familiari della donna, che non riuscivano più a contattarla.

Elena Raluca, pena ridotta per l’assassino. “Siamo stupiti, visti i suoi precedenti” (La Nazione – 1 febbraio 2023)
Per l’omicida reo confesso Gabriel Falloni la pena è stata ridotta dall’ergastolo a 24 anni. Il commento degli avvocati della donna uccisa
Pena ridotta a 24 anni per Gabriel Falloni il 36enne reo confesso dell’omicidio di Elena Raluca Serban, la giovane rumena residente a Lucca uccisa a coltellate nell’appartamento di Aosta il 17 aprile 2021. Lo ha deciso ieri pomeriggio la Corte d’Assise di Torino in appello.
La sentenza attenua quindi la massima pena che gli era stata inflitta in primo grado. Falloni, il 25 maggio scorso, era stato infatti condannato all’ergastolo. La Corte d’assise d’appello ha invece riconosciuto le attenuanti generiche in equivalenza rispetto alla circostanza aggravante della recidiva e di quella del nesso teleologico (l’omicidio era finalizzato alla rapina), che è stato quindi confermato. Da qui la riduzione della pena, contrariamente alle richieste avanzate sia dalla procura generale di Torino, che dagli avvocati di parte civile, Maurizio Campo e Corinne Margueret, in rappresentanza della madre e della sorella della vittima.
Entrambi, dopo aver sostenuto l’inammissibilità dell’appello per questioni formali, avrebberlo voluto la conferma della sentenza di primo grado, quindi dell’ergastolo. Ma così non è stato. I giudici hanno deciso anche di non disporre una nuova perizia psichiatrica, come invece era stato chiesto dalla difesa di Falloni, ovvero dagli avvocati Marco Palmieri e Davide Meloni. Fin dal primo grado la difesa aveva puntato sull’ipotesi di un vizio parziale di mente, ma il giovane era stato ritenuto capace di intendere e di volere dal perito Mercedes Zambella, nominato dal presidente della Corte, Eugenio Gramola, su richiesta appunto dei difensori. Il pm Manlio D’Ambrosi, a maggio scorso, durante la discussione finale, lo aveva descritto come “un freddo calcolatore che ha cercato di simulare disturbi psichici che non ci sono”.
Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti su ciò che accadde in quell’appartamento, il 17 aprile di quasi due anni fa, Falloni, che abitava a Nus (Aosta), aveva preso appuntamento con Raluca Serban dopo aver trovato il suo numero di telefono su un sito di annunci. Sapeva che la donna aveva dei soldi in casa e aveva pensato di rapinarla. Ma non si è limitato a quello. L’ha uccisa a coltellate: a scopo di rapina secondo i magistrati, come reazione a uno sfottò per una disfunzione sessuale, a detta dello stesso imputato. Ad incastrare l’assassino, prima della sua confessione, erano stati i tabulati telefonici e le riprese delle telecamere di videosorveglianza del condominio. Falloni dopo l’omicidio era fuggito con alcune migliaia di euro, soldi sottratti alla ragazza. La squadra mobile lo aveva però arrestato tre giorni dopo mentre tentava di rientrare a casa.
Le parti civili: “Sentenza che stupisce visti i suoi precedenti”. “Leggeremo le motivazioni per capire. Onestamente un po’ stupisce il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, tenendo conto anche delle condanne passate del Falloni per violenza sessuale, sequestro di persona e rapina”. Così l’avvocata di parte civile, Corinne Margueret, che insieme al collega Maurizio Campo assiste la sorella e la madre di Elena Raluca Serban. Confermate le provvisionali di risarcimento disposte in primo grado: 150 mila euro alla madre e 100 mila euro alla sorella.

 

Una ‘desolante solitudine’ armò la mano che uccise Elena Raluca Serban (laprimalinea – 2 maggio 2023)
Un quadro “di estrema, desolante solitudine che pare averne accompagnato, se non l’intera esistenza, quando meno la fase adulta”. Questo ha determinato  la riduzione (con attenuanti generiche) a 24 anni di reclusione della condanna all’ergastolo che era stata inflitta in primo grado a Gabriel Falloni, 37enne di Sorso (Sassari) residente a Nus, reo confesso dell’omicidio della 32enne Elena Raluca Serban, escort di origine romena morta il 17 aprile 2021, nell’appartamento di Aosta che la donna aveva preso in affitto da un mese. E’ quanto si legge nelle motivazioni della prima sezione della Corte d’assise d’appello di Torino. Felloni è difeso dagli avvocati Marco Palmieri e Davide Meloni; l’1 febbraio scorso la Corte d’assise d’appello aveva ridotto la pena riconoscendo le attenuanti generiche in equivalenza rispetto alla circostanza aggravante della recidiva e di quella del nesso teleologico (l’omicidio era finalizzato a poter compiere una rapina), che è stato confermato.
“Gabriel Falloni – scrivono i giudici di secondo grado – non aveva amici, non aveva relazioni affettive, era in urto con la propria famiglia d’origine. Le testimonianze raccolte sul suo conto lo descrivono come un soggetto dall’invadenza eccessiva e perciò inquietante, incapace di intrattenere normali relazioni con gli altri. La perizia disposta dalla Corte valdostana, su istanza della difesa, ha accertato che l’imputato soffre di un ‘Disturbo di personalità di tipo antisociale’. Proprio in quanto si è accertato che tutto ciò non ha e non ha avuto riflessi sulla sua capacità di intendere e di volere, più che andare alla ricerca delle sue colpe, appare conforme ad equità dargli rilievo mitigando il trattamento sanzionatorio”.
Nel determinare la pena, la Corte d’assise d’appello di Torino ha “tenuto conto, in particolare, dell’efferatezza dell’omicidio, del fatto che la vittima fosse totalmente indifesa, dei gravi ed anche specifici precedenti dell’imputato”. Secondo i giudici “le rapine commesse ai danni di altre prostitute alcuni anni prima” rivelano “l’assenza di scrupoli e l’indole violenta dell’imputato, non certo una sua particolare abilità criminale”.
Falloni aveva riferito di frequentare da tempo Elena Raluca Serban, dopo aver trovato il suo numero su un sito di annunci di escort. Anche la sera dell’omicidio aveva preso appuntamento: dopo essere stata strangolata, sgozzata con tre coltellate, era stata rapinata di oltre 8.000 euro. Era poi fuggito in taxi, fino a Genova, e quindi arrestato il 21 aprile 2021 al suo rientro a Nus (Aosta), dove abitava. A incastrarlo, da subito, i tabulati telefonici e le riprese delle telecamere del condominio dove da un mese abitava la donna (gli indumenti che indossava Falloni corrispondevano a quelli di una foto postata il giorno prima sul suo profilo facebook). L’uomo aveva confessato l’omicidio dopo l’arresto, spiegandolo come una reazione a uno sfottò per una disfunzione sessuale.
Ma secondo i giudici, anche di secondo grado, il delitto è stato a scopo di rapina – si era presentato a “volto coperto” alla porta del condominio e aveva aperto la porta con l’avambraccio anziché con la mano per “non lasciare traccia” – e con il bottino aveva anche pagato alcuni debiti. La madre e la sorella della vittima, entrambe di Lucca, si erano costituite parti civili con gli avvocati Maurizio Campo e Corinne Margueret. L’inchiesta dei pm Luca Ceccanti e Manlio D’Ambrosi era stata condotta dalla Squadra mobile della Questura di Aosta.

 

Condanna a Falloni ridotta per la sua “desolante solitudine” (Ansa – 3 maggio 2023)
C’è “solamente il quadro di estrema, desolante solitudine che pare averne accompagnato, se non l’intera esistenza, quando meno la fase adulta” alla base della riduzione (con il riconoscimento delle attenuanti generiche) a 24 anni di reclusione della condanna all’ergastolo che era stata inflitta in primo grado a Gabriel Falloni, 37enne di Sorso (Sassari). Così le motivazioni della prima sezione della Corte d’assise d’appello di Torino. L’uomo, difeso dagli avvocati Marco Palmieri e Davide Meloni, è reo confesso dell’omicidio di Elena Raluca Serban, escort di origine romena morta a 32 anni, il 17 aprile 2021, nell’appartamento di Aosta che la donna aveva preso in affitto da un mese.
Il primo febbraio scorso la Corte d’assise d’appello ha ridotto la pena riconoscendo le attenuanti generiche in equivalenza rispetto alla circostanza aggravante della recidiva e di quella del nesso teleologico (l’omicidio era finalizzato a poter compiere una rapina), che è stato confermato.
“Gabriel Falloni – scrivono i giudici di secondo grado – non aveva amici, non aveva relazioni affettive, era in urto con la propria famiglia d’origine. Le testimonianze raccolte sul suo conto lo descrivono come un soggetto dall’invadenza eccessiva e perciò inquietante, incapace di intrattenere normali relazioni con gli altri. La perizia disposta dalla Corte valdostana, su istanza della difesa, ha accertato che l’imputato soffre di un ‘Disturbo di personalità di tipo antisociale’. Proprio in quanto si è accertato che tutto ciò non ha e non ha avuto riflessi sulla sua capacità di intendere e di volere, più che andare alla ricerca delle sue colpe, appare conforme ad equità dargli rilievo mitigando il trattamento sanzionatorio”.
Nel determinare la pena, la Corte d’assise d’appello di Torino ha “tenuto conto, in particolare, dell’efferatezza dell’omicidio, del fatto che la vittima fosse totalmente indifesa, dei gravi ed anche specifici precedenti dell’imputato”. Secondo i giudici “le rapine commesse ai danni di altre prostitute alcuni anni prima” rivelano “l’assenza di scrupoli e l’indole violenta dell’imputato, non certo una sua particolare abilità criminale”.Falloni aveva riferito di frequentare da tempo Elena Raluca Serban, dopo aver trovato il suo numero su un sito di annunci di escort. Anche la sera dell’omicidio aveva preso appuntamento: dopo essere stata strangolata, sgozzata con tre coltellate, era stata rapinata di oltre 8.000 euro. Era poi fuggito in taxi, fino a Genova, e quindi arrestato il 21 aprile 2021 al suo rientro a Nus (Aosta), dove abitava. A incastrarlo, da subito, i tabulati telefonici e le riprese delle telecamere del condominio dove da un mese abitava la donna (gli indumenti che indossava Falloni corrispondevano a quelli di una foto postata il giorno prima sul suo profilo facebook). L’uomo aveva confessato l’omicidio dopo l’arresto, spiegandolo come una reazione a uno sfottò per una disfunzione sessuale. Ma secondo i giudici, anche di secondo grado, il delitto è stato a scopo di rapina – si era presentato a “volto coperto” alla porta del condominio e aveva aperto la porta con l’avambraccio anziché con la mano per “non lasciare traccia” – e con il bottino aveva anche pagato alcuni debiti. La madre e la sorella della vittima, entrambe di Lucca, si erano costituite parti civili con gli avvocati Maurizio Campo e Corinne Margueret. L’inchiesta dei pm Luca Ceccanti e Manlio D’Ambrosi era stata condotta dalla squadra mobile di Aosta.

Sorso, definitiva la condanna a 24 anni per Falloni: nel 2021 uccise una donna ad Aosta (la Nuova Sardegna – 15 gennaio 2024)
Respinto il ricorso del difensore del 37enne che aveva confessato l’omicidio di Elena Raluca Serban. La escort di origine romena era stata trovata senza vita dentro casa
Confermata dalla Corte di Cassazione la condanna a 24 anni per Gabriel Falloni, di 37 anni, di Sorso, reo confesso dell’omicidio di Elena Raluca Serban. La Cassazione ha respinto il ricorso e la condanna a diventa ora definitiva. La vittima, una escort di origine romena, era stata uccisa, il 17 aprile 2021, nell’appartamento di Aosta che aveva preso in affitto da un mese. Falloni in primo grado era stato condannato all’ergastolo, pena ridotta a febbraio dello scorso anno dai giudici della Corte d’assise d’Appello di Torino. Elena Raluca Serban, 32 anni, era stata trovata morta, con una profonda ferita alla gola. Falloni era stato incastrato dalle telecamere di videosorveglianza del palazzo dove abitava la vittima. Dopo una fuga durata tre giorni, era stato arrestato dagli uomini della squadra mobile di Aosta. Subito dopo aveva confessato l’omicidio.


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