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Francesco Privitera, 58 anni, muratore, padre. Uccide la ex moglie a colpi di arma da fuoco e si ammazza

Giarre (Catania), 28 Dicembre 2018


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Rosaria uccisa in strada dall’ex marito, era geloso per un’amicizia su Fb: lui morto in ospedale (Internapoli – 28 dicembre 2018)
E’ morto nella sala operatoria dell’ospedale Cannizzaro di Catania, dove era stato trasportato con un elicottero del 118, Francesco Privitera, 58 anni, muratore, che stamattina ha ucciso per gelosia con diversi colpi di pistola l’ex moglie, Rosaria Parisi, 58 anni, badante, vicino l’abitazione della donna a Giarre.
Sarebbe stata la gelosia il movente dell’omicidio. L’uomo aveva scoperto su Facebook che la vittima, con la quale si era separato da circa sei anni, aveva una nuova relazione con un altro uomo. L’uomo, in codice rosso, era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. I Carabinieri indagano per accertare se si sia suicidato o se il colpo che lo ha ferito mortalmente sia partito accidentalmente durante una colluttazione con un familiare della vittima.

 

Femminicidio a Giarre: è giallo sul suicidio dell’ex marito (Corriere della Sera – 29 dicembre 2018)
I carabinieri di Giarre al lavoro per accertare se dopo aver ucciso l’ex moglie, Francesco Privitera si sia suicidato o se si sia ferito con un colpo sparato accidentalmente o ancora se lo sparo sia partito durante una colluttazione con chi tentava di disarmarlo
«Essere libera». Così si presentava sul suo profilo Facebook Sara Parisi, uccisa ieri dal suo ex marito. Quella libertà che aveva portato la donna a instaurare una nuova relazione sentimentale, annunciata sul social network a metà dicembre, non andava giù a Francesco Privitera. Che ha assassinato l’ex moglie e poi è morto per un colpo della sua stessa pistola, partito in circostanze ancora da chiarire. C’è un passato di minacce e pedinamenti dietro la tragedia di ieri mattina a Giarre, grosso centro del Catanese.
I rapporti. I due ex coniugi, entrambi di 58 anni, muratore lui e badante lei, si erano separati sei anni fa e stavano divorziando. Negli ultimi tempi i rapporti tra i due sembravano migliorati ma in precedenza, racconta l’avvocato Patrizia Pellegrino, che ha seguito la donna nella separazione, l’uomo aveva più volte minacciato di morte la sua ex.
La donna in passato si sarebbe rivolta alle autorità e a un centro antiviolenza. «Aveva paura. Lo trovava in macchina sotto casa, una volta dentro casa, la seguiva ed era convinto che avesse amanti»,
racconta l’avvocato Pellegrino. Le liti con l’ex marito però non erano mai sfociate nella violenza fisica fino al tragico epilogo di ieri mattina. La tragedia è avvenuta nella mattinata di ieri ad Altarello, frazione di Giarre.
Rosaria «Sara» Parisi era uscita di casa per andare al lavoro. Si è ritrovata davanti l’ex marito armato. Ha cercato invano di fuggire ma Privitera l’ha raggiunta sparandole almeno una decina di colpi con una pistola Beretta, detenuta illegalmente. Subito dopo la sparatoria sono intervenuti dei familiari della donna che lo hanno disarmato. Si ipotizza che l’uomo non abbia gradito la scoperta di una nuova relazione dell’ex, che ne aveva dato notizia sul proprio profilo Facebook pochi giorni fa. La coppia aveva due figli. La donna aveva anche un’altra figlia nato da una precedente unione.

«Essere libera». Così si presentava sul suo profilo Facebook Sara Parisi, uccisa ieri dal suo ex marito. Quella libertà che aveva portato la donna a instaurare una nuova relazione sentimentale, annunciata sul social network a metà dicembre, non andava giù a Francesco Privitera. Che ha assassinato l’ex moglie e poi è morto per un colpo della sua stessa pistola, partito in circostanze ancora da chiarire. C’è un passato di minacce e pedinamenti dietro la tragedia di ieri mattina a Giarre, grosso centro del Catanese.

I rapporti

I due ex coniugi, entrambi di 58 anni, muratore lui e badante lei, si erano separati sei anni fa e stavano divorziando. Negli ultimi tempi i rapporti tra i due sembravano migliorati ma in precedenza, racconta l’avvocato Patrizia Pellegrino, che ha seguito la donna nella separazione, l’uomo aveva più volte minacciato di morte la sua ex. La donna in passato si sarebbe rivolta alle autorità e a un centro antiviolenza. «Aveva paura. Lo trovava in macchina sotto casa, una volta dentro casa, la seguiva ed era convinto che avesse amanti», racconta l’avvocato Pellegrino. Le liti con l’ex marito però non erano mai sfociate nella violenza fisica fino al tragico epilogo di ieri mattina. La tragedia è avvenuta nella mattinata di ieri ad Altarello, frazione di Giarre. Rosaria «Sara» Parisi era uscita di casa per andare al lavoro. Si è ritrovata davanti l’ex marito armato. Ha cercato invano di fuggire ma Privitera l’ha raggiunta sparandole almeno una decina di colpi con una pistola Beretta, detenuta illegalmente. Subito dopo la sparatoria sono intervenuti dei familiari della donna che lo hanno disarmato. Si ipotizza che l’uomo non abbia gradito la scoperta di una nuova relazione dell’ex, che ne aveva dato notizia sul proprio profilo Facebook pochi giorni fa. La coppia aveva due figli. La donna aveva anche un’altra figlia nato da una precedente unione.
Le indagini. I carabinieri di Giarre, guidati dal capitano Luca Leccese, lavorano per accertare se dopo aver ucciso l’ex moglie, Privitera si sia suicidato o se si sia ferito con un colpo sparato accidentalmente o ancora se lo sparo sia partito durante una colluttazione con chi tentava di disarmarlo, colpendolo all’addome. A soccorrere Privitera sono stati i sanitari del 118, poi il trasporto in elisoccorso a Catania e un intervento chirurgico che però non ne ha potuto evitare la morte. Gli esami balistici e l’autopsia, che sarà effettuata oggi a Catania, potranno chiarire meglio la dinamica della vicenda.


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