Francesco Longhitano, 81 anni, pensionato, padre e nonno. Ammazza la moglie a colpi di pistola e si uccide
Collegno (Torino), 19 Agosto 2024
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Anziano spara e uccide la moglie in piazza: «Mi hai rovinato la vita», poi si suicida. Lei è morta in ospedale (Leggo – 19 agosto 2024)
L’ottantenne ha sparato alla moglie con una pistola a tamburo che, come hanno accertato i carabinieri, era detenuta irregolarmente
Femminicidio e dramma a Collegno, località della prima cintura torinese, dove un anziano, Francesco Longhitano 81enne armato di pistola ha sparato alla moglie Anna Lupo di 82 anni per poi togliersi la vita: la donna rimasta gravemente ferita, è morta poche ore dopo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
È successo davanti alla piazza del municipio intorno alle 11: secondo quanto rivela il quotidiano La Stampa, l’uomo ha sparato alla moglie urlando «Mi hai rovinato la vita», per poi fare fuoco verso di lei. Infine ha puntato l’arma contro sé stesso, suicidandosi. L’uomo sofffriva di depressione. Il decesso si è verificato nell’ospedale di Rivoli, dove l’anziana era stata portata d’urgenza. L’omicidio-suicidio si è verificato in piazza della Repubblica davanti al municipio della città.
L’ottantenne ha sparato alla moglie con una pistola a tamburo che, come hanno accertato i carabinieri, era detenuta irregolarmente, quindi si è voltato e ha puntato l’arma contro se stesso, togliendosi la vita. La coppia abitava poco distante e, secondo le testimonianze, ha raggiunto la piazza a piedi. Per i carabinieri l’omicidio è riconducibile a questioni di carattere familiare. Un passante ha detto di avere sentito in lontananza degli scoppi e di avere creduto che fossero «dei mortaretti»
«Anna lasciava la porta semi-aperta. Forse aveva paura». I perché del dramma di Collegno (Torino Cronaca – 20 agosto 2024)
Le litigate in casa erano all’ordine del giorno. Ma a quanto pare, nessuno aveva mai chiamato i carabinieri
Liti continue tra le mura domestiche. E urla, che i vicini udivano distintamente. «Devi farti i c…i tuoi, mi hai rotto», così gridava Francesco Longhitano, l’uomo di 81 anni che in piazza della Repubblica a Collegno, con una pistola revolver illegalmente detenuta, ha ammazzato la compagna, Anna Lupo, 82 anni, sparando contro di lei tre colpi, prima di uccidersi.
Il pensionato soffriva da tempo di una forte depressione e in casa con la compagna le cose andavano male da tempo. La coppia si era trasferita da tre anni al settimo piano di un palazzo di piazza della Repubblica, proprio di fronte al luogo dov’è avvenuto l’omicidio-suicidio. Colazione alla Caffetteria Dora, poi la spesa alla Coop. Questa la loro quotidianità. Francesco Longhitano usciva spesso di casa, Anna Lupo, molto meno.
I due lasciano un figlio e un nipote. Ma Anna da un precedente matrimonio (l’ex marito è mancato alcuni anni fa) ha avuto una figlia. Longhitano aveva lavorato nel mondo edile. Era stato nei paesi arabi e parlava molto bene l’arabo.
Le litigate, appunto, erano frequenti, anche se nessuno aveva mai chiamato i carabinieri. E poi c’è un particolare. Anna Lupo, ultimamente, non teneva più la porta d’ingresso dell’alloggio completamente chiusa. Ma leggermente aperta. Forse, temeva per la sua vita e cercava un modo per chiedere immediatamente aiuto in caso di necessità. «Anna? L’ho vista sabato – racconta Yudelky, 43 anni, cubana, vicina di pianerottolo della coppia – e non ho notato nulla di strano. Ho una figlia piccola e a volte mi diceva “Posso fare da baby-sitter alla tua bimba?”. Le aveva anche regalato un palloncino di Harry Potter. Ma spesso sentivo urla provenire da quella casa». Oltre alla depressione, Longhitano aveva altri problemi di salute. Zoppicava e portava una stampella. Mentre Anna Lupo aveva subìto una recente operazione al braccio. Insomma, in casa liti e incomprensioni, ma nessuno si sarebbe aspettato un epilogo così tragico.