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Fernando Chandana, 49 anni. Già denunciato per maltrattamenti, uccide la ex a coltellate. Si impicca in carcere

Roma, 29 Maggio 2021


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Roma, Badda uccisa in strada dall’ex al Portuense. Un’amica: «Aveva denunciato i maltrattamenti» (il Messaggero – 31 maggio 2021)
Chi ha tentato di aiutare disperatamente Badda Perera, conosciuta in Italia anche come Teresa o con il nomignolo Shanti ha lanciato un appello: «Mi chiamo Sarah Wallace, vorrei tanto mettermi in contatto con i familiari della giovane donna, ho saputo che aveva anche un figlio nello Sri-Lanka, il suo Paese, vorrei parlare con lui». Sarah ha aspettato con la quarantenne tra le sue braccia l’arrivo dell’ambulanza che l’ha portata al San Camillo, un volto e occhi che non dimenticherà mai: una corsa purtroppo inutile perché Shanti è morta poco dopo per le profonde coltellate, almeno undici, che l’ex compagno Fernando Chandana, 49 anni, suo connazionale, le ha inferto a bruciapelo in mezzo alla strada, al Portuense, con un coltello da cucina. Con Sarah c’era anche la moglie del carabiniere in borghese, fuori servizio, l’appuntato con qualifica speciale Gianluca Coppa, 49 anni, che attirato dalle urla della poveretta dietro l’angolo l’ha prima soccorsa a terra per poi fermare l’assassino che stava tentando di fuggire con un monopattino.
HA CERCATO DI DIFENDERSI
«Se solo fossi passato per quella strada dieci minuti prima – dice ora Coppa, che presta servizio nella Compagnia dei carabinieri di Pontedera (Pisa) e che era a Roma in licenza – forse avrei potuto salvarla da quei fendenti. Questo è il mio unico rimpianto». Badda ha cercato di difendersi dai colpi sferrati dall’ex compagno prima di cadere tra le auto in sosta in una pozza di sangue. Lo testimoniano le lesioni sulle sue braccia.
«Lui la maltrattava, lei aveva denunciato tutto, ma è stato inutile. Che ora lui marcisca in galera», racconta Silvia un’amica. Chi conosceva Shani la descrive come «una ragazza dolce e brava, con tanto cuore, che non meritava questa fine orribile e dolorosa». Badda dopo molti anni di convivenza qualche mese fa aveva deciso di porre fine alla relazione e da poco aveva lasciato l’abitazione del Trullo per trasferirsi dalla cugina nei pressi di via Greppi, il luogo dove è stata uccisa.
Qui ora ci sono mazzi di fiori e messaggi di rabbia e dolore per lei: «Un appello alle mamme di figli maschi: insegnate loro a rispettare le donne», «Badda Perera, 40 anni, uccisa dal marito il 29 maggio 2021, non sarai scordata e non sei solo una di meno», sotto un girasole. Fernando Chandana era convinto che l’ex compagna avesse un altro ed era ossessionato dalla gelosia. Sabato all’ora di pranzo l’ha pedinata col monopattino, il coltello nella tasca, e dopo che lei è uscita da un supermercato l’ha raggiunta e aggredita.
«Ero nella via dietro l’angolo con mia moglie – racconta ancora Coppa – abbiamo sentito gridare, siamo corsi. È stata la vittima da terra ad alzarsi leggermente con il bacino e a mostrarmi le ferite, ma parlava a fatica e non in italiano, non comprendevo. Poi mi sono girato e ho visto quell’uomo dall’altro lato della strada con qualcosa in mano, gli ho detto di gettare l’arma, l’ho tranquillizzato per quanto potevo e lui ha acconsentito ad accovacciarsi a terra in attesa della volante di zona». Portato negli uffici del commissariato San Paolo, lo straniero è stato arrestato. «Io la amo», continuava a ripetere.

 

Perera Badda, uccisa dall’ex compagno a coltellate: il killer si è poi impiccato in cella (YesLife – 16 novembre 2022)
Teresa, nome completo Perera Priyadarshawie Donashantini Liyanage Badda, aveva 40 anni ed era originaria dello Sri Lanka. Si era trasferita in Italia per trovare migliori condizioni di vita ed un lavoro stabile. Da qualche mese si frequentava con un connazionale di 49 anni, Fernando Basath Chandana Koralagamage, che però non aveva accettato la decisione della donna di troncare la loro relazione appena una settimana prima.
Il 29 maggio 2021 l’aveva aspettata fuori dal supermercato dove lavorava nel quartiere Portuense di Roma, l’uomo voleva parlare ancora ma di fronte all’ennesimo “no” di Teresa lui aveva estratto dalla tasca un coltello e l’aveva compita violentemente al petto. All’arrivo dei sanitari allertati immediatamente dai passanti che si trovavano nella zona non c’era più niente da fare, i medici del 118 non poterono far altro che accertarne il decesso sopraggiunto per emorragia.
Koralagamage aveva assassinato la ex con circa una decina di fendenti con un coltello da cucina prima di essere immobilizzato da un Carabiniere in borghese fuori servizio, tale Gianluca Coppa. Ti amo, torna con me, le aveva urlato in mezzo alla strada di via Leonardo Greppi. Qui però la mattina del 1° maggio l’uomo venne trovato dalle guardie carcerarie impiccato con un lenzuolo del letto. Nulla da fare per lui, l’evento era già avvenuto da qualche ora quando venne ritrovato la mattina dalle guardie di passaggio. L’uomo, arrestato immediatamente per omicidio volontario dagli agenti del commissariato San Paolo, venne portato subito per i due giorni successivi nelle camere di sicurezza della polizia a Roma, prima di essere trasferito nell’istituto ciociaro di zona (a Rebibbia e a Regina Coeli non c’era più posto).


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