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Cosimo Marseglia, 75 anni, pensionato, padre. Uccide la moglie a coltellate. Condannato a 14 anni di reclusione

Taranto, 22 Luglio 2021


Titoli & Articoli

Maria Greco, 72 anni, uccisa dal marito mentre dormiva (la Repubblica – 22 luglio 2021)
Maria Greco, 72 anni, è stata uccisa a coltellate dal marito, Cosimo Marseglia, 75 anni, pensionato ex Ilva, a Taranto, nella loro casa alla periferia della città. La donna è stata colpita con un coltello da cucina mentre era in camera da letto. “Siamo increduli per quello che è accaduto”, hanno detto i vicini dela coppia, profondamente scossi da quanto successo. L’uomo ha poi tentato il suicidio.Secondo quanto sono riusciti a ricostruire gli investigatori Marsegna soffriva di depressione. I vicini hanno anche raccontato che l’uomo affermava di avvertire spesso rumori nella testa. Marseglia comunque usciva da casa. La donna, invece, per lo stato in cui si trovava il marito, non usciva mai. Marseglia avrebbe ammazzato la moglie mentre dormiva.

 

Maria Greco, la donna uccisa dal marito con un coltello da cucina (Today – 23 luglio 2021)
La tragedia alla periferia di Taranto. La vittima aveva 71 anni. L’uomo è stato arrestato
È stato arrestato dai carabinieri per l’omicidio della moglie avvenuto ieri pomeriggio a coltellate in via Boiardo, al quartiere Salinella di Taranto, Cosimo Marseglia, 75 anni, che poi ha tentato il suicidio non riuscendoci ed ora è piantonato in ospedale. La vittima è Maria Greco, 71 anni, casalinga, ritrovata senza vita nella loro abitazione. Nel corso degli accertamenti di polizia giudiziaria, dalle testimonianze e dalla ricostruzione tecnica della scena del crimine a cura della sezione investigazioni scientifiche del reparto operativo dell’Arma, è emerso che l’uomo, intorno alle 15,30, ha sferrato diversi colpi con un coltello da cucina contro la donna che si trovava in camera da letto fino a causarne la morte.
Subito dopo il folle gesto, l’uomo avrebbe a sua volta tentato di togliersi la vita autoinfliggendosi, con la stessa arma, delle coltellate alla gamba e all’addome, ma senza realizzare il suo proposito suicida. Verso le 18,30 il figlio della coppia, recatosi nell’abitazione dei genitori, ha scoperto l’accaduto, chiedendo l’intervento immediato dei sanitari. Marseglia è stato subito soccorso da personale del 118 e trasportato all’ospedale Santissima Annunziata, dove è stato medicato e giudicato guaribile in venti giorni. Successivamente è stato trasferito nel reparto di psichiatria dell’ospedale Moscati, dove è piantonato a vista dai militari della compagnia di Taranto. L’autopsia, su disposizione della procura jonica che ha coordinato le indagini attraverso il sostituto procuratore Enrico Bruschi, sarà effettuata nei prossimi giorni. L’arma del delitto e l’appartamento teatro del crimine sono stati sequestrati.

 

Talsano, uccise la moglie a coltellate: pensionato condannato a 14 anni (Gazzetta del Mezzogiorno – 17 marzo 2023)
E’ stato condannato a 14 anni di carcere Cosimo Marseglia, pensionato tarantino di 76 anni che il 22 luglio 2021 accoltellò a morte la moglie, una donna di 71 anni, e poi cercò senza riuscirci di togliersi la vita. La corte d’assise di Taranto, presieduta dal giudice Giuseppe Licci, ha accolto la richiesta di condanna formulata dal pm Enrico Bruschi: i giudici, infatti, hanno riconosciuto la semi infermità mentale per l’uomo che nelle settimane precedenti alla tragedia aveva dato importanti segnali di instabilità.
La tragedia si consumò nella villetta in via Boiardo, una piccola traversa della più nota e trafficata via Unità D’Italia, nella borgata di Talsano a Taranto. Marseglia impugnò improvvisamente due coltelli e colpì almeno tre volte la donna che in quel momento stava riposando. La donna, Maria Greco, non ebbe scampo: morì per le gravissime lesioni riportate.
Il 76enne, preso poi dalla disperazione, provò a togliersi la vita ferendosi alle braccia e alle gambe: quando sul posto arrivarono i soccorsi era ancora vivo, fu condotto in Codice Rosso al Pronto soccorso del «Santissima Annunziata» dove fu ricoverato vigile e cosciente. Nei giorni precedenti all’omicidio, infatti, l’uomo aveva scritto dei bigliettini con frasi inquietanti: «Voglio essere seppellito sotto la terra. Vi amo tanto perdonatemi, ma la testa mi scoppia. Porto con me la mamma, anche lei soffre tanto». Parole scritte in stampatello, con una grafia particolarmente incerta ritrovate dai familiari, alcuni dei quali si sono costituiti parte civile nel processo attraverso l’avvocato Fabio Fantastico. Per Marseglia, assistito dall’avvocato Dino Picardi, un tribunale civile dovrà stabilire l’ammontare del risarcimento, ma intano la Corte d’appello ha stabilito che dovrà versare una provvisionale immediatamente esecutiva pari a 50mila euro.


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