Aurelio Galluccio, 65 anni, pregiudicato. Già denunciato per maltrattamenti e minacce, uccide la moglie a coltellate. Ergastolo
Milano, 31 Agosto 2019
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Milano, uccide la moglie a coltellate dopo anni di violenze: l’aveva già aggredita con la benzina (il Messaggero – 1 settembre 2019)
L’omicidio di Adriana Signorelli, 59 anni, trovata uccisa a coltellate nella sua casa all’ottavo piano di un palazzo popolare in via San Giacono, alla periferia di Milano, per il cui omicidio è stato fermato il marito, Aurelio Galluccio, 65 anni, è arrivato dopo una serie inenarrabile di violenze subite da lei e dai suoi famigliari durata anni. Galluccio è stato subito arrestato per tentato omicidio per aver cercato di investire gli agenti della Volante che erano intervenuti sul posto, ma gli investigatori della Squadra Mobile hanno lavorato per acquisire elementi che lo riconducessero con certezza al femminicidio. Quel che è certo è che l’uomo, a cominciare dal 2012, aveva cominciato ad essere violento con la moglie tanto che, dopo le denunce, era andato a vivere altrove. Un personaggio temuto anche dal vicinato che, quando era uscito dal carcere e aveva ricominciato ad aggirarsi nel quartiere, aveva creato una chat su Whatsapp per scambiarsi informazioni su di lui.
Le cronache cominciarono ad occuparsi di Galluccio nel 2012 quando, a seguito di una lite con la donna, era andato in ospedale ed era tornato a casa ‘prendendo in prestitò un ambulanza. Era stato arrestato e condannato.
Il 18 novembre del 2018, dopo essere uscito dal carcere da alcuni mesi dove era detenuto per maltrattamenti ai danni del figlio di Adriana Signorelli accaduti nel 2014, era andato a casa della donna e aveva fatto esplodere la bombola a ossigeno che aveva con sé, danneggiando la porta. La moglie non era in casa, perché era con i carabinieri a recuperare la sua auto con la quale il marito aveva provocato diversi incidenti. L’uomo era tornato alcune ore dopo con un coltello e una tanica con benzina e candeggina. Aveva gettato il liquido addosso alla moglie che, però, era riuscita a scansarsi e a chiudere la porta. Rintracciato in una sala giochi e portato in ospedale, nel reparto di Psichiatria, era stato denunciato per incendio doloso, minacce aggravate e maltrattamenti in famiglia.
La coppia, per quanto disgregata, aveva avuto dei riavvicinamenti negli ultimi mesi. Riavvicinamenti fatali per Adriana Signorelli che sarebbe stata uccisa nelle 12 ore precedenti il ritrovamento del corpo, in cucina, colpita da almeno cinque coltellate. È stata la figlia, che Adriana aveva avuto da un’altra relazione, a chiamare il 118 e i vigili del fuoco perché non riusciva a contattare la madre dal primo pomeriggio. Era andata a casa sua ma non aveva le chiavi per aprire il portone. Quando i soccorritori sono riusciti a entrare hanno scoperto il dramma. Mentre la figlia e i poliziotti erano in strada è arrivato Galluccio a bordo di un’auto e, a forte velocità, ha cercato di investirli, schiantandosi contro un’aiuola per poi essere arrestato.
Uccisa a coltellate, il marito: “Mi avete fatto diventare un assassino” (Le Iene – 5 settembre 2019)
Aurelio Galluccio è stato arrestato per l’omicidio della moglie Adriana Signorelli. Per la gip il desiderio della donna di aiutarlo fino all’ultimo le è stato fatale
“La colpa è vostra, mi avete tolto la cosa più bella del mondo, mi avete fatto diventare un assassino”. Sono le parole deliranti di Aurelio Galluccio, arrestato per aver ucciso a coltellate a Milano, 5 giorni fa, la moglie Adriana Signorelli. L’uomo, rivolgendosi agli agenti del carcere in cui si trova da domenica scorsa, le avrebbe usate per accusare le istituzioni di averlo abbandonato, e in un certo senso “spinto” a commettere il brutale omicidio. “Mi avete sempre chiuso le porte in faccia, ve la portate voi sulla coscienza, mi avete tolto la cosa più bella che avevo. Sono anni che chiedo aiuto a tutti”.
“La disponibilità estrema della donna ad aiutare il marito le è stata purtroppo fatale”, ha scritto la gip nell’ordinanza di custodia in carcere. Adriana, già in passato vittima di violenze da parte dell’uomo, aveva comunque denunciato il marito. Cinque giorni prima dell’omicidio era stato attivato il “Codice rosso”, la nuova corsia preferenziale prevista per le denunce contro violenze di genere.
Purtroppo non è bastato a salvarla. Adriana aveva garantito che si sarebbe trasferita dalla figlia, ma non ha mai lasciato l’appartamento di Milano. In quell’appartamento è stato trovato il suo corpo riverso sul pavimento con la schiena trafitta da profonde coltellate. Aurelio Galluccio, 65 anni, era già stato arrestato per maltrattamenti in famiglia quattro anni fa e condannato nel 2016. Due anni dopo, è stato nuovamente condannato: aveva incendiato la porta di casa della donna e aveva cercato di sfregiarla lanciandole contro benzina e candeggina.
Uccisa in casa: “Cinque coltellate al cuore perché non mi voleva più” (il Giorno – 8 aprile 2021)
Il marito chiede lo sconto di pena, ma il giudice lo nega: l’uomo rimane in carcere
Nessuna ulteriore perizia psichiatrica, nessuno sconto di pena e nessuna attenuante. Aurelio Galluccio, 65 anni, resterà in carcere a San Vittore a scontare l’ergastolo per avere ucciso, il 31 agosto del 2019, la moglieAdriana Signorelli, di 59 anni, perché voleva separarsi. Cinque coltellate al cuore, perché “lei non mi voleva più“ e poi l’oltraggio di averla lasciata a terra, in agonia, con il corpo straziato, steso tra la cucina e il balcone.
La difesa dell’uomo, con gli avvocati Cinzia Valnegri e Alessandro Perna, aveva chiesto la rinnovazione dell’istruttoria e una nuova perizia psichiatrica per valutare la sua reale capacità di intendere e di volere al momento del fatto. La Corte d’Assise d’Appello di Milano, presieduta da Giovanna Ichino, ha respinto ogni richiesta. «L’imputato è sempre stato lucido – spiega la Corte – orientato nel tempo e nello spazio. Salvo virare, quando è necessario, su una espressività eccessiva, drammatica e fortemente narcisistica».
Adriana Signorelli quattro giorni prima di morire aveva attivato la procedura del “Codice Rosso“, la procedura allora appena introdotta dalla legge a tutela delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking e violenze sessuali. Per i giudici ulteriori perizie ed accertamenti potrebbero rivelarsi “l’ultima occasione utile per trarne lucro processuale, oltre ad assecondare per compiacenza le obiezioni logiche dell’interlocutore, l’imputato ipotizza la possibilità che possa essere stato qualcun altro. (…) Talora assume un atteggiamento coinvolto ed emotivo fino a diventare teatrale. (…). E mostra una tendenza all’enfatizzazione persino della propria patologia respiratoria con tendenza all’abusare dell’uso di ossigeno senza rendersi conto degli svantaggi di tale pratica“. Interrogato in dibattimento, Galluccio ha raccontato di aver “sentito una voce che gli diceva morte, morte, vai Aurelio è arrivata l’ora”. Poi in un secondo momento, al contrario diceva “di non ricordare nulla ad eccezione del fatto di non essere lui l’autore dell’omicidio”. Quindi, durante la permanenza in carcere a distanza di un anno ha composto uno scritto in cui, ripercorrendo i fatti diceva: “Mi ero autoconvinto di essere stato io. Ora ho un scorcio di lucidità e memoria e ricordo che c’era anche un’altra persona che io conosco“.
Ergastolo all’uomo che uccise la moglie a coltellate a Milano (Milano Today – 25 marzo 2021)
Per Aurelio Gallucci, accusato dell’omicidio di Adriana Signorelli, la condanna è stata confermata anche in Appello
Ergastolo ad Aurelio Galluccio per l’omicidio della ex moglie Adriana Signorelli, avvenuto a Milano in via san Giacomo il 31 agosto 2019. La condanna è stata confermata dalla Corte d’Assise d’appello. La vittima, 59 anni, prima di venire uccisa a coltellate, per anni aveva subito dall’imputato violenze e minacce.
La richiesta del sostituto procuratore di Milano Maria Pia Gualtieri di confermare per l’uxoricida la condanna al carcere a vita, già decisa in primo grado, è stata accolta dalla Corte, presieduta da Giovanna inchino. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 15 giorni.
Nei giorni prima di morire, Adriana Signorelli, atterrita dalla violenza dell’ex marito, si era rivolta alla polizia facendo attivare la cosiddetta proceduta ‘codice rosso’ per i reati di genere, ma nemmeno questo è stato sufficiente a risparmiarle la vita. La donna era stata ritrovata per terra nella cucina di casa con diverse ferite alla schiena e al collo: fatali le coltellate che le erano state inferte.
Dopo l’omicidio, Galluccio aveva anche investito la figlia della vittima con la sua Citroen C3 e i poliziotti intervenuti sul posto, venendo poi arrestato. Circa un anno prima del delitto l’imputato aveva inoltre dato fuoco alla porta dell’appartamento dell’ex moglie, facendo bruciare la parte superiore del palazzo. I condomini dopo quell’episodio erano così spaventati da Galluccio da aver creato una chat per monitorare i suoi movimenti.
Per l’accusa uccise la moglie, Galluccio fa ricorso (il Giorno – 24 aprile 2021)
L’ex consorte Adriana Signorelli aveva denunciato violenze subite ancora 4 giorni prima di morire