Angelo Brogno, 78 anni, pensionato, pregiudicato per violenza sessuale. Tenta di stuprare la badante e la uccide a coltellate. Condannato a 24 anni di carcere
Acri (Cosenza), 8 Luglio 2016
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Tenta di violentarla, lei si oppone e lui la uccide: 78enne fermato (TgCom24 – 9 luglio 2016)
L’uomo, che è rimasto ferito nella colluttazione, è stato fermato. Aveva chiamato i carabinieri raccontando di essere stato aggredito da un gruppo di sconosciuti che era penetrato in casa
E’ stato fermato con l’accusa di omicidio Angelo Brogno, l’uomo di 78 anni, trovato, nella notte, nella propria abitazione, ad Acri, assieme al cadavere della sua badante bulgara di 58 anni. Sarebbe stato lui a uccidere a coltellate la donna che si era opposta alla sue avance sessuali. Il 78enne ora si trova in ospedale dove è stato portato per medicare alcune ferite da taglio riportate nella colluttazione avvenuta tra i due.
Era stato il 78enne a chiamare i carabinieri, nella notte, riferendo di un’aggressione nei suoi e confronti e nei confronti della donna da parte di un gruppo di sconosciuti. Il decreto di fermo è stato emesso dal sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza che sta coordinando le indagini.
Badante uccisa in casa a coltellate nel cosentino. Fermato uomo di 78 anni (la Repubblica – 9 luglio 2016)
L’anziano ha detto che alcuni sconosciuti sono entrati in casa. In verità ha ucciso la donna dopo aver cercato di violentarla
Nessuna aggressione di balordi, nessuna tragica fatalità. Dietro l’omicidio della badante bulgara avvenuto nella notte ad Acri, nel cosentino, c’è un uomo che non ha saputo accettare un no. Per inquirenti e investigatori, è stato Angelo Brogno, l’anziano di 78 anni di cui la donna da circa dieci giorni si prendeva cura, a massacrarla a coltellate.
Nei suoi confronti, il pm di Cosenza, Donatella Donato, l’aggiunto Marisa Manzini hanno emesso un provvedimento di fermo per omicidio. Il delitto – hanno scoperto i carabinieri – è seguito ad un tentativo di violenza, cui la badante si era sottratta e che aveva minacciato di denunciare. Un rischio che Brogno, già in passato finito nel mirino di inquirenti e investigatori per un caso analogo, non aveva alcuna intenzione di correre. Tutto è successo nella serata di ieri, nella casa dell’uomo a contrada Scuva, in una zona montana piuttosto distante dal centro del comune in provincia di Cosenza. La badante, T.N. di 58 anni, come ogni sera era a casa dell’anziano, quando lui ha iniziato ad infastidirla con avances sempre più pesanti, fino a diventare un vero e proprio tentativo di violenza, cui la donna ha reagito. Ha respinto Brogno, minacciando di chiamare le forze dell’ordine.
A quel punto – stando alla ricostruzione che filtra in queste ore – l’anziano si sarebbe scagliato contro la donna, armato di un coltello da cucina. Tra i due ci sarebbe stata una colluttazione, ma per la badante ogni tentativo di difendersi si è rivelato vano. È morta di fronte agli occhi del suo aggressore, che forse terrorizzato dalle conseguenze del suo gesto ha chiamato i carabinieri. Ma ai militari non ha raccontato la verità. Per loro, ha confezionato una storia cui gli investigatori non hanno creduto neanche per un secondo.
Brogno ha infatti riferito di essere stato sorpreso e aggredito da un gruppo di uomini che dopo essersi introdotti in casa, si sarebbero scagliati contro di lui e contro la donna. A riprova della sua versione, ha mostrato ai militari delle ferite da taglio non gravi, per le quali ha chiesto di essere immediatamente portato in ospedale. Ma agli investigatori e al medico legale è bastato esaminare il corpo della donna per trovare i segni di un chiaro tentativo di violenza sessuale per comprendere come quelle di Brogno fossero solo fandonie. Per lui, ricoverato all’ospedale di Acri, è arrivato un provvedimento di fermo spiccato dalla procura di Cosenza, ma probabilmente solo nelle prossime ore verrà sottoposto a interrogatorio.
Già in passato, l’anziano si era reso protagonista di episodi simili, ma con esito non tragico. Nel 2012, era stato infatti denunciato per tentata violenza sessuale dalla sua badante dell’epoca. La donna, una quarantenne di nazionalità rumena, aveva raccontato agli investigatori come Brogno avesse tentato di costringerla ad un rapporto sessuale, ma di essere riuscita a divincolarsi e a scappare. Un procedimento rimasto lettera morta, ma che oggi si converte in uno schiacciante precedente. (di Alessia Candito)
Corriere della Sera