Petizione per l’istituzione di un Garante delle vittime di violenze e dei loro familiari
Si chiede la presentazione di un disegno di legge per l’istituzione di un Ufficio Garante dei Diritti delle vittime e dei loro familiari.
L’Ufficio Garante dovrà essere in grado di assicurare il rispetto dei diritti delle vittime di violenza e dei loro familiari. In particolare:
- la corretta applicazione ed il pronto intervento degli organi e delle istituzioni predisposte a difesa delle vittime.Vale a dire:
- la risposta immediata e l’effettivo intervento delle forze dell’ordine in caso di richiesta di soccorso
- la correttezza dell’intervento in termini di efficacia e scrupolosità
- la correttezza dell’intervento in termini di rispetto della dignità della persona
- l’effettiva presenza e disponibilità sul territorio di strutture atte e predisposte al soccorso e all’assistenza delle vittime di violenze domestiche.Vale a dire:
- l’effettivo funzionamento di strutture governative quali il Portale Antiviolenza predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e il relativo numero di soccorso 1522
- l’effettiva presenza sul territorio dello Stato di strutture di pubblico e gratuito accesso predisposte all’orientamento e all’accoglienza delle vittime, in grado di rispondere adeguatamente a criteri di distanza/popolazione
- la possibilità di determinare la creazione di centri antiviolenza ove questi risultino carenti o inesistenti rispetto alle necessità
- la possibilità di intervenire a livello nazionale e regionale nell’assegnazione dei fondi destinati alle strutture di assistenza
- la capacità di verifica ed intervento ove tali strutture si rivelassero inadeguate
- la corretta applicazione della legislazione esistente in materia di privacy anche e soprattutto in caso di persone defunte.Vale a dire:
- verifica della liceità e della correttezza nella diffusione di immagini che ritraggono le vittima (secondo quanto già previsto in parte dalla legge sulla privacy)
- valutazione dell’effettiva corrispondenza fra le immagini riprodotte ed il diritto di informazione
- valutazione dell’eventuale danno derivante alla vittima e/o ai suoi familiari dalla diffusione di immagini personali pubblicate e/o diffuse in assenza di consenso
- verifica delle notizie diffuse a mezzo stampa ove si ritenga che queste ledano la privacy e/o la dignità della vittima e/o dei suoi familiari in misura non corrispondente al diritto di cronaca ed informazione
- valutazione del danno derivante dalla diffusione di suddette notizie e relativo obbligo di rettifica e/o risarcimento
- l’istituzione di un servizio di assistenza gratuita per i familiari delle vittime che preveda:
- l’assegnazione immediata ad un coordinatore che accompagni la vittima e i suoi familiari nell’iter burocratico e giudiziario fin dai primi momenti e durante l’intero iter processuale
- assistenza psicologica fin dai primi momenti e per l’intera durata delle relative vicende giudiziarie
- assistenza legale con patrocinio gratuito, a spese dello Stato e con eventuale rivalsa sulla controparte, per l’intero iter giudiziario
- la corretta e completa informazione alla vittima e ai suoi familiari per quanto concerne:
- indagini , iter processuali e relativa documentazione
- effettiva rispondenza tra condanna e misure detentive; eventuale immediata comunicazione alla vittima e/o ai suoi familiari di modifiche all’iter giudiziario che permettano la libera uscita, gli arresti domiciliari o la scarcerazione, nonché l’eventuale evasione, come informazione dovuta a garantire l’incolumità e necessaria a prevenire eventuali recidive
- il corretto svolgimento dell’iter giudiziario e applicazione della pena:
- possibilità di intervento del Garante in caso di ritardi, rinvii o procedure incompatibili o gravemente nocive della tutela della vittima e dei suoi familiari
- possibilità di intervento del Garante in caso di segnalazione da parte della vittima o dei suoi familiari di atti, commenti o atteggiamenti offensivi e lesivi della dignità della persona
- possibilità di intervento del garante nel caso in cui la sentenza o l’applicazione della pena non rispondano ai criteri di adeguata tutela della vittima e dei suoi familiari
Per sottoscrivere la petizione: scrivi@inquantodonna.it