Loading

Petizione per l’istituzione di un Garante delle vittime di violenze e dei loro familiari

Si chiede la presentazione di un disegno di legge per l’istituzione di un Ufficio Garante dei Diritti delle vittime e dei loro familiari.

L’Ufficio Garante dovrà essere in grado di assicurare il rispetto dei diritti delle vittime di violenza e dei loro familiari. In particolare:

  1. la corretta applicazione ed il pronto intervento degli organi e delle istituzioni predisposte a difesa delle vittime.Vale a dire:
    1. la risposta immediata e l’effettivo intervento delle forze dell’ordine in caso di richiesta di soccorso
    2. la correttezza dell’intervento in termini di efficacia e scrupolosità
    3. la correttezza dell’intervento in termini di rispetto della dignità della persona
  1. l’effettiva presenza e disponibilità sul territorio di strutture atte e predisposte al soccorso e all’assistenza delle vittime di violenze domestiche.Vale a dire:
    1. l’effettivo funzionamento di strutture governative quali il Portale Antiviolenza predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e il relativo numero di soccorso 1522
    2. l’effettiva presenza sul territorio dello Stato di strutture di pubblico e gratuito accesso predisposte all’orientamento e all’accoglienza delle vittime, in grado di rispondere adeguatamente a criteri di distanza/popolazione
    3. la possibilità di determinare la creazione di centri antiviolenza ove questi risultino carenti o inesistenti rispetto alle necessità
    4. la possibilità di intervenire a livello nazionale e regionale nell’assegnazione dei fondi destinati alle strutture di assistenza
    5. la capacità di verifica ed intervento ove tali strutture si rivelassero inadeguate
  1. la corretta applicazione della legislazione esistente in materia di privacy anche e soprattutto in caso di persone defunte.Vale a dire:
    1. verifica della liceità e della correttezza nella diffusione di immagini che ritraggono le vittima (secondo quanto già previsto in parte dalla legge sulla privacy)
    2. valutazione dell’effettiva corrispondenza fra le immagini riprodotte ed il diritto di informazione
    3. valutazione dell’eventuale danno derivante alla vittima e/o ai suoi familiari dalla diffusione di immagini personali pubblicate e/o diffuse in assenza di consenso
    4. verifica delle notizie diffuse a mezzo stampa ove si ritenga che queste ledano la privacy e/o la dignità della vittima e/o dei suoi familiari in misura non corrispondente al diritto di cronaca ed informazione
    5. valutazione del danno derivante dalla diffusione di suddette notizie e relativo obbligo di rettifica e/o risarcimento
  1. l’istituzione di un servizio di assistenza gratuita per i familiari delle vittime che preveda:
    1. l’assegnazione immediata ad un coordinatore che accompagni la vittima e i suoi familiari nell’iter burocratico e giudiziario fin dai primi momenti e durante l’intero iter processuale
    2. assistenza psicologica fin dai primi momenti e per l’intera durata delle relative vicende giudiziarie
    3. assistenza legale con patrocinio gratuito, a spese dello Stato e con eventuale rivalsa sulla controparte, per l’intero iter giudiziario
  1. la corretta e completa informazione alla vittima e ai suoi familiari per quanto concerne:
    1. indagini , iter processuali e relativa documentazione
    2. effettiva rispondenza  tra condanna e misure detentive; eventuale immediata comunicazione alla vittima e/o ai suoi familiari di modifiche all’iter giudiziario che permettano la libera uscita, gli arresti domiciliari o la scarcerazione, nonché l’eventuale evasione, come informazione dovuta a garantire l’incolumità e necessaria a prevenire eventuali recidive
  1. il corretto svolgimento dell’iter giudiziario e applicazione della pena:
    1. possibilità di intervento del Garante in caso di ritardi, rinvii o procedure incompatibili o gravemente nocive della tutela della vittima e dei suoi familiari
    2. possibilità di intervento del Garante in caso di segnalazione da parte della vittima o dei suoi familiari di atti, commenti o atteggiamenti offensivi e lesivi della dignità della persona
    3. possibilità di intervento del garante nel caso in cui la sentenza o l’applicazione della pena non rispondano ai criteri di adeguata tutela della vittima e dei suoi familiari

Per sottoscrivere la petizione: scrivi@inquantodonna.it