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Lisa Puzzoli , 22 anni, mamma. Uccisa a coltellate dall’ex che la minacciava da tempo e che lei aveva denunciato più volte

Villaorba di Basiliano (Udine), 7 Dicembre 2012


Titoli & Articoli

Uccisa dall’ex compagno a coltellate (Corriere della Sera – 7 dicembre 2012)
Lisa Puzzoli aveva 22 anni. Lo aveva già denunciato tre volte. All’origini dei litigi l’esame del Dna per il riconoscimento della figlia

Lisa Puzzoli, 22 anniAnche stavolta, una tragedia annunciata. Lisa Puzzoli, di 22 anni, è stata uccisa nel pomeriggio di venerdì a coltellate dall’ex compagno, Vincenzo Manduca, di 27 anni abitante a Forlì. È accaduto nell’appartamento di lei in una frazione di Basiliano, in provincia di Udine. Lisa Puzzoli dal 2010 lo aveva denunciato già per tre volte. Vincenzo Manduca, nel tardo pomeriggio è andato a casa di lei e l’ha uccisa con un coltello. Subito dopo l’omicidio ha chiamato i carabinieri, dicendo che aveva ucciso la fidanzata. Ora è in stato di arresto.PREMEDITAZIONE – I militari lo avrebbero trovato nei pressi della casa poco dopo e fermato con l’accusa di omicidio volontario. Al momento viene vagliata l’ipotesi della premeditazione. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, sembra che l’assassinio sia giunto nell’abitazione, dove abitava la ragazza, già con un coltello in tasca. La dinamica dei fatti, però, è in fase di lenta ricostruzione. È invece certo che al momento della colluttazione che si è conclusa con le coltellate, fosse presente anche il fratello della vittima, che dunque sarà chiamato come testimone oculare.
IL TEST DEL DNA – Da tempo i due non vivevano più insieme, grosso modo da quando Lisa Puzzoli ha dato alla luce una bimba che oggi ha due anni. Manduca non era convinto di esserne il padre e non l’ha mai riconosciuta. Ad agosto l’esame del Dna ha sancito che la piccola è figlia della ex coppia. La dinamica della vicenda, non ancora ricostruita nel dettaglio, non si differenza dal cliché del femminicidio: dopo vari episodi di stalking e molestie, nel pomeriggio, forse già con un coltello in tasca, Manduca, partito come spesso faceva da Forlì, raggiunge l’ex fidanzata nella casa di Basiliano, dove la ragazza viveva con la bimba, a pochi metri dall’ abitazione dei genitori e del fratello. Tra lei e l’ex convivente stavolta forse non c’è stata alcuna lite, nessun problema sul fatto che lui vedesse la figlia, come accaduto in passato. Tanto, che tra i due era in corso una vertenza legale.
LA TELEFONATA – Al contrario, a freddo, secondo una prima ricostruzione della tragedia, Manduca ha estratto il coltello e l’ha colpita più volte. Sarà l’anatomopatologo a stabilire l’esatto numero di coltellate. Da copione il seguito, forse anche questo già delineato nelle intenzioni dell’omicida: nessun pentimento ma la necessità in qualche modo di scagionarsi, di pagare. Esce di casa, arriva nella piazza del paese e telefona al 112: «Ho ucciso la mia ex fidanzata, ditemi dov’è la caserma che vengo a costituirmi». L’operatore nel dubbio lo trattiene al telefono, quanto basta perché i militari lo raggiungano dalla stazione di Campoformido e lo prendano in consegna. Sono loro a condurre le indagini, insieme con il Nucleo investigativo di Udine che compie i rilievi, tutti coordinati dal sostituto procuratore Marco Panzeri.

 

Omicidio Lisa Puzzoli: un delitto annunciato dopo anni di sofferenze? (Udine Today – 8 dicembre 2012)
La giovane aveva già denunciato diverse volte il suo carnefice, ma non è stato sufficiente a tenerlo lontano dalla sua vita. La cronaca di un triste episodio che segna la tranquillità di Villaorba.
L’ennesima lite, dopo diversi anni di denunce e prevaricazioni, e poi la tragedia.
Lisa Puzzoli, 22enne di Villaorba di Basiliano, ha trovato la morte sull’uscio di casa venerdì sera. A procurargliela è stato l’ex convivente Vincenzo Manduca,27enne forlivese con cui nel 2010 aveva avuto una bambina. I due si erano conosciuti nella cittadina romagnola, dove la ragazza si era trasferita per lavoro. Poi la fine della relazione e il ritorno a casa.
Manduca, denunciato dalla ragazza diverse volte per stalking, minacce e lesioni, si era presentato a casa della giovane con la scusa di discutere aspetti legati al mantenimento della figlia. Malvolentieri Lisa ha accettato di ascoltarlo, ma dopo pochi minuti di battute Manduca ha estratto un coltello da macellaio di 20 centimetri e l’ha freddata con almeno cinque colpi.
Il fratello 20enne di Lisa, Luca, era in casa con la bambina in quel momento. Dopo aver sentito le urla della sorella si è precipitato sul luogo dell’accaduto per fermare Manduca ma questi, dopo una breve colluttazione, è riuscito a fuggire a bordo della sua auto. La corsa, proseguita nei campi, si è interrotta nella piazza del paese dove, dopo una telefonata di autodenuncia, i carabinieri di Campoformido hanno fermato l’uomo. Il lavoro degli inquirenti è stato coordinato dal Sostituto procuratore Marco Panzeri della Procura di Udine. Dopo l’interrogatorio il 27enne è stato portato dai carabinieri sul luogo del delitto,  in via Indipendenza, per un sopralluogo. Poi, verso mezzanotte, è stato formalizzato il fermo di indiziato di delitto.
Lisa Puzzoli era nata a San Vito al Tagliamento e si era diplomata allo Stringher di Udine.  Dopo la nascita della figlia aveva deciso di stare a casa, dedicandosi icomoletamente alla piccola. Vincenzo Manduca è residente a Santa Sofia di Forlì, ma è siciliano d’origine. Aveva lavorato a Ravenna, come macellaio. Sul suo profilo Facebook aveva appena scritto di essere appassionato di criminologia.

I genitori di Lisa al processo: «Minacciava di portar via la bimba» (Il Gazzettino – 3 febbraio 2014)
Lisa Puzzoli, la giovane di 22 anni uccisa a coltellate sull’uscio di casa dall’ex fidanzato Vincenzo Manduca a Basiliano, aveva paura di perdere la sua bambina. Lo hanno ripetuto più volte, questa mattina, i genitori della ragazza, ascoltati come testimoni dell’accusa nel processo che vede Manduca imputato per l’omicidio. «La minacciava di portarle via la bambina. Aveva paura che gliela portasse via», ha ripetuto più volte mamma Mariella, ricostruendo i rapporti tra la figlia e l’ex fidanzato.
Le testimonianze si sono concentrate in particolare su un episodio, avvenuto il primo settembre 2012, quando la bimba della coppia venne chiusa per un paio d’ore nell’auto del padre, davanti alla casa della mamma a Basiliano, per cui Manduca è stato accusato anche di sottrazione di minore e sequestro di persona.


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