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Teresa Santolupo, 54 anni, mamma. Uccisa insieme alle due figlie a colpi di pistola dal marito e padre

Orta Nova (Foggia), 12 Ottobre 2019


 


Titoli & Articoli

Triplice omicidio e suicidio: “Abbiamo sentito le urla, era una famiglia normale” (Foggia Today – 12 ottobre 2019)
Triplice omicidio e suicidio a Orta Nova: “Abbiamo sentito le urla, era una famiglia normale”
Le immagini video da via Luigi Guerrieri, dove in un’abitazione di Orta Nova Ciro Curcelli, agente di polizia penitenziaria di 53 anni ha ucciso la moglie Teresa Santolupo e le due figlie Miriana e Valentina. Poi si è sparato ed è morto dopo il ricovero agli Ospedali Riuniti di Foggia.  La testimonianza di una vicina di casa: “Abbiamo sentito le urla, era una famiglia normale, riservata”
Triplice omicidio-suicidio nella notte in via Luigi Guerrieri a Orta Nova, dove un assistente capo della polizia penitenziaria ha ucciso la moglie e le due figlie minorenni, di 13 e 18 anni, poi si è tolto la vita.
Secondo una primissima ricostruzione, intorno alle 2.30 l’uomo avrebbe chiamato i carabinieri – che indagano sull’accaduto – ai quali avrebbe riferito di aver ucciso la moglie e le sue due figlie, tutte morte sul colpo. Poco dopo ha tentato di togliersi la vita con la stessa arma da fuoco d’ordinanza ed è deceduto in un secondo momento agli Ospedali Riuniti di Foggia, dove nel frattempo era stato trasportato a bordo di un’ambulanza del 118. Sembrerebbe quindi che l’agente di polizia penitenziaria abbia sparato mentre le vittime dormivano, poi si sarebbe messo a letto e qui avrebbe aperto il fuoco nel tentativo di farla finita. Questa la scena del triplice delitto e suicidio che i carabinieri intervenuti sul posto avrebbero trovato. Le vittime sono Ciro Curcelli di 53 anni, Teresa Santolupo di 54 e le figlie Miriana di 13 e Valentina di 18. Un terzo figlio di 26 anni si trovava al Nord.

Strage di Orta Nova, agente stermina la famiglia. L’unico figlio superstite: “Sono sconvolto” (FanPage – 13 ottobre 2019)
Continuano le indagini sulla strage di Orta Nova, in provincia di Foggia, dove Ciro Curcelli, 53enne agente di polizia penitenziaria, ha prima ucciso la moglie e le due figlie di 18 e 12 anni e poi si è suicidato sparandosi con la sua pistola d’ordinanza. È stato sentito dagli inquirenti il primogenito della coppia, Antonio, unico superstite del delitto, che vive a Ravenna: “Non avrei mai potuto pensare a una cosa del genere”.
“Non avrei mai potuto pensare a una cosa del genere, sono sconvolto”. A parlare è Antonio, unico superstite della strage consumatasi la notte scorsa a Orta Nova, in provincia di Foggia: Ciro Curcelli, 53 anni e assistente capo della polizia penitenziaria, prima ha ucciso la moglie Teresa Santolupo, 54 anni, e le figlie, Valentina e Miriana, 18 e 12 anni, e poi si è suicidato sparandosi un colpo alla gola. Solo il suo primogenito, Antonio, 26 anni, è riuscito a sopravvivere alla sua furia omicida. Il ragazzo si trovava a Ravenna, dove da anni lavora in una ditta di facchinaggio, mentre il padre sterminava il resto della sua famiglia. Arrivato nel suo paese natale, ha parlato con gli inquirenti che proseguono le indagini sul delitto, confermando quanto già trapelato dalle testimonianze dei colleghi del killer: Antonio non sembrava depresso, anzi, i suoi erano apparsi sereni l’ultima volta che li ha visti, non c’era nulla che gli facesse percepire una sofferenza in famiglia, altrimenti non avrebbe mai lasciato soli i suoi.
Le sue dichiarazioni saranno utilizzate dagli investigatori per cercare di ricostruire gli attimi immediatamente precedenti la strage di Orta Nova. Il procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro, ha disposto l’autopsia e accertamenti sui tabulati telefonici. I carabinieri hanno già perquisito l’appartamento, ma non hanno trovato nulla che possa aiutare le indagini, neanche un biglietto che possa spiegare il perché di un gesto simile, probabilmente pianificato da tempo.
Stando ad una prima ricostruzione degli inquirenti, erano le 2:30 della notte tra venerdì e sabato scorsi quando Curcelli si è alzato, ha vagato nella casa di via Guerrieri, ha impugnato la pistola d’ordinanza, si è avvicinato alla moglie e ha aperto il fuoco, uccidendola nel sonno. Stessa sorte è toccata poi alle due figlie, che pure stavano dormendo nella loro stanza. Poi, ha telefonato ai carabinieri raccontando quello che aveva fatto e avvertendo che avrebbe lasciato la porta aperta. Si è steso accanto al cadavere della moglie e si è sparato. Quando i militari sono arrivati sul posto, lui respirava ancora ma è deceduto durante il tragitto in ospedale.
La notizia ha lasciato sotto choc tutto il paese del foggiano, dai vicini di casa a parenti e conoscenti della coppia. “Stavamo insieme da un anno e sette mesi, mi diceva che in famiglia non aveva alcun tipo di problema, era sempre felice”, ha detto il fidanzato di Valentina. Intanto, sindacati di polizia penitenziaria lanciano l’allarme sulle difficili condizioni di lavoro nelle carceri.


Manifesto funebre famiglia Curcelli: fa discutere aver inserito assassino su stesso piano vittime (L’Immediato – 14 ottobre 2019)
Fa discutere il manifesto funebre
apparso in questi giorni a Orta Nova, dopo la strage di via Guerrieri. Nell’immagine appaiono i volti dei quattro morti, Ciro Curcelli, 53 anni, la moglie Teresa Santolupo, 54 anni e le figlie Valentina e Miriana, 18 e 11 anni.
“Le famiglie e l’intera comunità ortese piangono la scomparsa dei cari”, con sotto le foto della famiglia sterminata. “I funerali saranno celebrati in data da destinarsi”. Mettere le vittime sullo stesso piano del loro assassino ha lasciato perplessa gran parte della comunità.

 

 

 


I funerali della famiglia Curcelli (Foggia Today – 17 ottobre 2019)
Si svolgeranno domani 18 ottobre alle 16 presso la Chiesa Beata Vergine Maria Addolorata di Orta Nova i funerali della famiglia Curcelli. Di Teresa Santolupo, Miriana e Valentina uccise nel sonno dal 53enne agente penitenziario suicida Ciro Curcelli, sul quale oggi è stata eseguita l’autopsia. Per la stessa giornata il sindaco Domenico Lasorsa ha proclamato il lutto cittadino invitando tutti i cittadini, le istituzioni pubbliche, le organizzazioni sociali, culturali ed i titolari di attività private di ogni genere, a manifestare il proprio cordoglio nelle forme ritenute più opportune, anche quali la sospensione delle attività, con esclusione dei servizi indispensabili e obbligatori, durante il corso della cerimonia funebre, dalle 16 alle 18. Il primo cittadino ha invitato istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado del territorio comunale, a sospendere le attività didattiche dalle ore 12.00, al fine di consentire agli studenti e al personale scolastico, di prendere parte alla cerimonia funebre.

 

 

 

 


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