Santina Rizzo detta “la signora Sandra”, 63 anni, prostituta occasionale, mamma. Uccisa e mutilata con delle forbici da un conoscente
Nocera Superiore (Salerno), 13 Febbraio 2010
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Uccisa e poi mutilata con le forbici (il Giornale – 15 gennaio 2010)
L’ha trovata il nipote due notti fa, accasciata sul pavimento di casa, ormai senza vita. Una fine atroce per Santina Rizzo, 63 anni, strangolata con una corda e poi sfregiata con due paia di forbici.
Per il momento la morte di Santina, detta la «Signora Sandra», è un giallo. Il corpo dell’anziana era seminudo, in gola l’assassino le ha lasciato il suo marchio di crudeltà: un paio di forbici che il nipote le ha sfilato come se il gesto servisse ad alleviare le sofferenze della donna. Poi, illudendosi che la zia potesse ancora essere salvata, ha chiesto aiuto al 118. Poco dopo, in via Santa Maria Maggiore 4, a Nocera Superiore (Salerno), sono arrivati i carabinieri e un’ambulanza.
Santina era una prostituta: per sopravvivere riceveva ancora in un «basso» che utilizzava per il lavoro. Un cliente potrebbe essere l’assassino e su questa pista si dicono concentrati i carabinieri di Nocera Inferiore, guidati dal tenente colonnello Massimo Cagnazzo. Gli investigatori stanno cercando di identificare gli ultimi clienti della «Signora Sandra»: tra questi potrebbe esserci quello giusto.
Santina ha aperto la porta blindata del suo «basso» all’uomo che poi l’ha uccisa. Probabilmente ha avuto un rapporto sessuale con lui ma, dopo, ha dovuto subire la sua furia omicida. L’assassino dopo averla strangolata ha infierito sul suo corpo con due paia di forbici, colpendola al volto, allo stomaco, nella sua intimità.
Sembrerebbe da escludere, almeno per il momento, l’ipotesi dell’omicidio a scopo di rapina anche se il massacratore, prima di andarsene, si è impossessato dei soldi che la donna aveva incassato durante il giorno. Il nipote di Santina, sconvolto, è stato interrogato in caserma. Era una sua abitudine andare a trovare la zia nell’appartamentino di via Santa Maria Maggiore, un luogo non molto centrale di Nocera Superiore affacciato sul Parco archeologico della città.
Una mano alle indagini, finora ancora ai primi passi, potrebbe arrivare dalle telecamere sistemate all’esterno del Parco a tutela dei beni archeologici custoditi all’interno del sito. Poco distante c’è un parcheggio, spesso utilizzato dai clienti della Sandra. Le telecamere potrebbero avere ripreso qualcosa di interessante per le indagini, un’auto, forse un numero di targa, un volto. I militari stanno esaminando le immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza, qualcosa di interessante potrebbe venire fuori nel giro di poco tempo. In appena nove giorni la vasta area dell’Agro nocerino sarnese, sembra sia stata colpita da un virus omicida nei confronti delle donne. Quattro donne, infatti, sono state massacrate in tre circostanze diverse. Il 5 febbraio scorso, infatti, a Pagani, un anziano, Giuseppe Comunale, 74 anni (poi arrestato), uccise a colpi di fucile la nuora e la nipote perché non chiudevano il cancello di casa. Appena due giorni più tardi, a Nocera Inferiore, due rapinatori, un uomo e una donna, uccisero per rapina (500 euro) la tabaccaia Gaetana Spinosa, 80 anni. Anche in questo caso, i due assassini, conviventi, lui salernitano, lei uruguaiana, sono stati arrestati. Sabato scorso, la fine atroce di Santina. (di Carmine Spadafora)
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In memoria di
Ha ammazzato due lucciole: la prima nel 2010 e la seconda l’anno scorso
Preso il killer delle prostitute: a cinque anni di distanza dal primo dei due omicidi di lucciole, gli investigatori sono riusciti a risalire all’assassino. E’ un artigiano di 52 anni di Nocera, braccato da tempo dagli inquirenti che ieri l’hanno fermato e sottoposto a un interrogatorio durante il quale sarebbero stati confermati tutti gli indizi. Santina Rizzo e Maria Ambra sarebbero state ammazzate dallo stesso uomo. La prima vittima fu uccisa nel 2010 nella sua abitazione. Per quell’omicidio fu arrestato un uomo, che però poi si è rivelato non essere il colpevole. L’anno scorso, sempre a Nocera Inferiore, fu la volta di una prostituta di 73 anni. Le modalità dei due omicidi sono risultate simili per i carabinieri che hanno sviluppato le indagini e, coordinati dal pm Giuseppe Cacciapuoti, hanno unificato i due filoni d’inchiesta riuscendo a risalire alla matrice comune dei due omicidi.
Il decreto di fermo è stato eseguito nei confronti di Nobile Izzo, 52enne incensurato di Nocera Superiore, di professione tappezziere. La 63enne Santina Rizzo fu uccisa all’interno della sua abitazione dove si prostituiva. La donna fu strangolata e poi seviziata con un paio di forbici inserite in bocca e un altro paio infilate nella vagina. Le indagini svolte all’epoca dei fatti portarono all’arresto di Mario Della Monica, 54enne, falegname, ultimo cliente della 63enne, che è stato assolto dalla Corte di Assise di Salerno il 30 dicembre 2011. L’uomo era stato condannato a quattro anni di reclusione per omicidio colposo dalla Corte di Assise di Appello di Salerno nel 2013, mentre la Corte di Cassazione nel dicembre 2014 ha annullato la sentenza di condanna, disponendo che il processo venga nuovamente celebrato. Il secondo omicidio è avvenuto presso la baracca dove Maria Ambra esercitava l’attività di meretricio. Alla donna fu schiacciata la cassa toracica, le fu infilato nel cavo orale un piede della rete del letto e sfondata la colonna vertebrale.