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Rossella Tosatto, 43 anni, infermiera, mamma. Uccisa dal marito a colpi di pistola insieme ai figli Deborah, 12 anni, e Matteo, 8 anni (strage di Verderio)

Verderio Superiore (Lecco), 10 Giugno 2000

 


Titoli & Articoli

Stermina la famiglia e poi si suicida (la Repubblica – 12 giugno 2000)

La tragedia in provincia di Lecco: un vigile urbano
uccide la moglie e i due figli prima di spararsi
Stermina la famiglia
e poi si suicida


VERDERIO SUPERIORE (Lecco) – Tragedia in provincia di Lecco: un uomo, Mario Montagna, 46 anni, vigile urbano, ha ucciso la moglie, Rossella Tosatto, e i due figli, Deborah e Matteo, rispettivamente di tredici e nove anni, e poi si è suicidato sparandosi con la sua pistola di ordinanza. Tre omicidi e un suicidio, una tragedia familiare; sconvolta la comunità di Verderio Superiore, 1300 abitanti in Brianza. Secondo una prima, frammentaria ricostruzione, nel tardo pomeriggio di oggi il fratello della donna uccisa, Sergio Tosatto, preoccupato perché da giorni non sentiva nessuno della famiglia è andato a suonare al campanello dell’abitazione. Nessuno rispondeva, ma le luci erano accese. A questo punto Tosatto ha chiamato i vigili del fuoco di Merate (Lecco) che hanno forzato la porta di ingresso dell’appartamento. La scena è stata orribile.

I corpi erano in due camere diverse: i bambini nei loro letti, i genitori nella loro camera. Tutti, ha detto il Questore di Lecco “parzialmente vestiti”. La strage sarebbe avvenuta sabato scorso: secondo una vicina della famiglia proprio due giorni fa si sarebbero sentiti strani rumori, forse degli spari, tanto forti da far partire l’allarme dell’appartamento. Ma, dopo qualche minuto, l’allarme si è spento e nessuno si è più preoccupato di quegli strani rumori che provenivano da quella casa, abitata da una famiglia irreprensibile.

Mario Montagna, prima di essere assunto al comando vigili di Verderio, lavorava con la stessa qualifica nel vicino comune di Calco (Lc). “Era persona degna e onestissima”, il primo commento dei vicini di casa dell’uomo. Sul posto stanno lavorando i vertici del comando provinciale carabinieri di Lecco e della compagnia di Merate, ma non ci sarebbero dubbi: Montagna avrebbe ucciso moglie e figli. Lo confermerebbero le testimonianze delle prime persone che sono entrate in casa. Nelle mani del cadavere di Mario Montagna c’era ancora la pistola.

 

La strage di Verderio. I cadaveri erano in diverse stanze (Ticinonline – 13 giugno 2000)

Non si esclude che le vittime del Vigile Urbano abbiano cercato di fuggire alla follia del congiunto.

VERDERIO INFERIORE. “I 4 cadaveri si trovavano in stanze diverse ed erano solo parzialmente vestiti”. Lo ha affermato poco dopo le 23.00 di questa sera il Questore di Lecco, Giovanni Selmin, uscendo dall’appartamento del secondo piano della palazzina di via Mons. Benedetto Sala, teatro della strage di Verderio Superiore. Selmin ha confermato che la mattanza si è consumata nella prima mattinata dell’altro giorno, verosimilmente attorno alle 7.00, orario in cui una pensionata che abita nello stesso stabile avrebbe sentito numerosi colpi di arma da fuoco, scambiati per quelli esplosi dai cacciatori in zona.
Il Questore ha anche confermato che al momento non sembra esserci una spiegazione apparentemente plausibile per il tremendo gesto compiuto dal Vigile Urbano, l’unico del paese, da tutti definita una persona “limpidissima”. Alcuni testimoni hanno anche riferito ai Carabinieri che nei giorni precedenti Mario Montagna si è regolarmente visto con indosso la sua divisa per le vie del piccolo della provincia di Lecco situato quasi ai confini con quella di Bergamo, nella zona della Brianza Meratese. Chi lo ha visto sostiene di non aver notato in lui assolutamente nulla di strano. “E’ sempre stato gentile ed affabile con tutti. Mario Montagna era una persona sensibile e disponibile con tutti”. Indescrivibile il dolore dei suoi parenti e di quelli di Rossella Tosatto, ed in particolare, del fratello della donna, Sergio, il primo ad entrare nella casa dell’orrore assieme ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri di Merate da lui stesso allertati dopo che da tre giorni non aveva notizie dei congiunti.

 

La strage di Verderio è avvenuta sabato all’alba (Ticino Online – 13 giugno 2000)

Gli inquirenti hanno ricostruito poco fa le fasi del terribile gesto compiuto dal Vigile Urbano di Verderio che ha sterminato l’intera famiglia.

VERDERIO SUPERIORE. Il Vigile Urbano di Verderio Superiore (Lecco) Montagna, ha ucciso la moglie e i due bimbetti sabato mattina all’alba sorprendendoli tutti nel sonno. E’ stata tragica sequenza di morte. Usando la sua pistola di ordinanza ha esploso un numero ancora imprecisato di colpi prima contro la consorte e poi contro i figli Deborah e Matteo. Alla fine ha rivolto l’arma contro di se ed ha fatto fuoco per l’ultima volta, uccidendosi. La ricostruzione ufficiale dell’omicidio-suicidio è stata completata pochi minuti fa dagli inquirenti proprio mentre sul posto giungeva il Sostituto Procuratore della Procura di Lecco Valeria Bove, che subito è entrata nella casa della famiglia Montagna posta al primo piano del numero civico 5 di via Mons. Sala dove ancora sta lavorando la Scientifica. Impossibile, al momento, stabilire quale sia stata la corsia scatenante dell’improvvisa mattanza del vigile urbano 40enne che ha sterminato l’intera sua famiglia. In paese gli amici e i parenti della coppia escludono l’improvviso raptus di gelosia.


La corposa serie di omicidi commessi in provincia: dal 2000 con Rossana salgono a dodici i figli uccisi da uno dei genitori  (Merateonline 25 ottobre 2022)
(…)
Ha usato l’arma di servizio, invece, Mario Montagna, 45 anni, originario del cremonese, agente di polizia locale a Verderio Superiore. In quel caso, nel gennaio 2000, a fare la tragica scoperta è stato il cognato che ha rinvenuto, dopo giorni, privi di vita tutti e quattro i componenti del nucleo famigliare e dunque oltre allo stesso Montagna, la moglie Rossella Tosatto, 40 anni infermiera presso l`Asl di Merate e i figli Debora di 13 anni e Matteo di 8 (…)

 

 


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