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Rosaria Garofalo, 52 anni, mamma. Dopo anni di violenze e denunce, torna a vivere col marito che la massacra di botte fino ad ammazzarla

Mazara del Vallo (Trapani), 29 Gennaio 2020


Titoli & Articoli

Rosaria Garofalo, massacrata di botte dal marito per tre giorni e uccisa: la violenza continua (Casteddu online – 30 gennaio 2020)
Fermato il marito Vincenzo Frasillo, un disoccupato di 53 anni ossessionato dall’idea di essere tradito
Rosaria Garofalo, massacrata di botte dal marito per tre giorni e uccisa: la violenza continua. Una storia drammatica  un altro femminicidio. Massacrata di botte dal marito per tre giorni. E’ morta così Rosaria Garofalo, 52 anni, di Mazara del Vallo, ritrovata senza vita ieri sera dalla polizia, intervenuta nell’abitazione della coppia in via Calipso dopo che l’uomo aveva chiamato il 118 segnalandone il decesso, come riporta il nostro giornale partner Quotidiano.net. “Un mosaico di ecchimosi, una visione terribile. La vittima è stata picchiata per almeno tre giorni prima della sua morte senza mai ricevere alcuna assistenza”, ha riferito il dirigente della Squadra mobile di Trapani, Fabrizio Mustaro. Fermato il marito Vincenzo Frasillo, un disoccupato di 53 anni ossessionato dall’idea di essere tradito. “Mi tradiva con tanti uomini – si è giustificato con i poliziotti -. Io uscivo e loro, nascosti in campagna, entravano in casa. Ma l’ho picchiata solo lunedì”.

 

Mazara, il dolore e la commozione per Rosalia Garofalo, uccisa dopo tre giorni di violenze (Tp24 – 30 gennaio 2020)
Dolore e commozione, tanta rabbia, per Rosalia Garofalo, la donna uccisa dal marito dopo tre giorni di violenze inaudite. Il corpo senza vita della donna è stato trovato dalla polizia pieno di lividi e feriti. “Una scena terribile, mai vista” raccontano gli operatori del 118. Il sostituto procuratore di Marsala Marina Filingeri ha emesso un provvedimento di fermo per Vincenzo Frasillo, 53 anni, disoccupato e pregiudicato. E’ accusato di aver ucciso la moglie, Rosalia Garofalo, 52 anni.
Rosalia è stata picchiata lunedì, ma poi anche nei giorni seguenti. Picchiata a sangue e abbandonata, racconta il primo esame del medico legale. Un dramma che andava avanti da anni. La donna aveva denunciato due volte il marito, per qualche tempo era stata anche ospite di una comunità per donne in situazione di disagio. Ad ottobre, aveva fatto un nuova denuncia, però poi aveva ritirato la querela, assicurando che non sarebbe più tornata a vivere con lui.
Invece, è tornata in quella casa
di campagna di via Calypso. Ieri sera, intorno alle 20,30, Frasillo ha chiamato il 118 dicendo che la moglie aveva avuto un malore ed era morta. I sanitari hanno subito avvertito la polizia, che ha trovato la donna sul letto, con evidenti segni di percosse su tutto il corpo. L’uomo è stato subito accompagnato in commissariato e interrogato alla presenza di un avvocato. Nella notte, è scattato il fermo. La coppia ha un figlio che vive all’estero.

 

Funerali Rosalia Garofalo, massacrata di botte dal marito: “Trattata come pecora da macello” (FanPage – 5 febbraio 2020)
A Mazara del Vallo (Trapani) lutto cittadino per i funerali di Rosalia Garofalo, la donna uccisa dopo tre giorni di violenze del marito Vincenzo Fasillo. Dura l’omelia del vescovo, monsignor Domenico Mogavero: “Rosalia è stata vittima di una allucinante fissazione che la riteneva colpevole di infedeltà”.
Lutto cittadino a Mazara del Vallo (Trapani), dove questa mattina sono stati celebrati i funerali di Rosalia Garofalo, uccisa dal marito Vincenzo Fasillo nella loro abitazione. Dura l’omelia del vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, che ha parlato delle vittima come di una donna “considerata e trattata come pecora da macello”. “Essa ora è nelle mani di Dio, nessun tormento la toccherà più, la sua morte può essere ritenuta una sciagura, la sua partenza da questo mondo una rovina, ma essa è finalmente nella pace, verso la quale l’accompagna la nostra affettuosa preghiera di suffragio, che invoca anche il conforto della fede per il figlio e i parenti tutti, provati da un dolore tanto grande”, le parole del vescovo durante i funerali. Alla messa per Rosalia Garofalo, massacrata per tre giorni dal marito che lei stessa aveva più volte segnalato alle forze dell’ordine salvo poi ritirare le denunce, hanno partecipato parenti, amici, e anche il sindaco Salvatore Quinci, che ha proclamato il lutto cittadino.
“Per quanto abbiamo appreso dalle cronache – ha detto ancora il vescovo durante l’omelia – essa è stata vittima di una allucinante fissazione che la riteneva colpevole di infedeltà. Sottoposta a indicibili tormenti e a torture massacranti, sola e senza possibilità di difendersi, è stata vittima di terribili e prolungate sevizie che hanno reso lenta e interminabile la sua agonia”. E ancora il religioso ha detto di non poter neppure immaginare “l’abisso di sofferenze patite nel corpo e nell’anima”, “associato all’impotenza di fronte alle brutalità del marito”. Dopo l’allarme lanciato dai vicini di casa il 30 gennaio scorso, i sanitari del 118 giunti nella casa di Mazara del Vallo hanno trovato Rosalia riversa sul letto e non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul suo corpo è stata riscontrata la presenza di numerose ecchimosi, che hanno confermato l’ipotesi secondo cui sarebbe stata picchiata fino alla morte.


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