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Mirella Fiaccarini, 81 anni, pensionata, mamma. Soffocata dal marito

Roma, 14 Luglio 2017


Titoli & Articoli

Monteverde, soffoca l’anziana moglie Poi si lancia dal quinto piano e muore (Corriere della Sera – 14 luglio 2017)
La tragedia venerdì mattina in via Damaso Cerquetti. Entrambi erano malati da tempo. Lui poche ore prima era stato visto in strada con il giornale: sembra che non sopportasse l’idea che lei potesse restare da sola dopo la sua morte
Chi lo ha incontrato poco prima della tragedia non poteva immaginare. Luigi Biasini sembrava lo stesso di tutti i giorni: il giornale sportivo sotto il braccio, la colazione al solito bar. «Ci ha salutato, sorridente, come sempre», ricorda chi abita in via Damaso Cerquetti, nel cuore di Monteverde. Invece Biasini, 79 anni, pensionato, soffriva. E anche tanto. Soffriva da tempo, da quando la moglie Mirella Fiaccarini, di due anni più anziana, si era ammalata di Alzheimer. Ma ancora di più negli ultimi mesi: i medici gli avevano diagnosticato un brutto male.
Un doppio dolore che Biasini ha deciso di interrompere venerdì mattina, poco dopo le 9, in modo drastico: ha soffocato la moglie prima spingendole una busta di plastica in bocca, poi infilandole la testa in un altro sacchetto. Non è ancora chiaro quando l’abbia uccisa, in camera da letto, nè se poi sia uscito per cercare di proseguire una normalità quotidiana impossibile da mantenere. Fatto sta che il pensionato ha afferrato una scaletta, l’ha sistemata sul balconcino e poi si è lanciato oltre il parapetto, dal quinto piano. È caduto fra un cassonetto e l’ingresso del supermercato Tigre, morendo sul colpo.
«Abbiamo sentito un tonfo – raccontano alcuni testimoni -, ci siamo avvicinati, sembrava un fagotto, invece era un uomo». Il corpo della signora Mirella è stato scoperto poco dopo: un vicino di casa ha dato le chiavi ai soccorritori del 118 e alla polizia. Un medico ha tentato a lungo di rianimare l’ottantenne, ma ormai non c’era più nulla da fare. Gli investigatori del commissariato Monteverde sono riusciti a rintracciare il figlio della coppia che abita in un’altra zona di Roma e che si è precipitato in via Cerquetti. Sembra che il padre avesse da qualche tempo manifestato segni di insofferenza per la situazione che stava vivendo. E soprattutto era preoccupato da quello che sarebbe accaduto alla moglie, bisognosa di assistenza continua, quando la malattia lo avrebbe ucciso. Così avrebbe deciso di anticipare la fine, coinvolgendo la compagna. Senza lasciare biglietti d’addio. (di Rinaldo Frignani)


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