Maria Sestina Arcuri, 26 anni, parrucchiera. Dopo violenze fisiche e psicologiche, il fidanzato la lancia dalle scale
Ronciglione (Viterbo), 4 Febbraio 2019
Titoli & Articoli
Maria Sestina, Chi l’ha Visto: «Il fidanzato era stato denunciato per maltrattamenti» (Leggo – 20 febbraio 2019)
Cosa è successo a Maria Sestina Arcuri, la ragazza di appena 26 anni morta in seguito a una presunta caduta dalle scale a Ronciglione? La Procura di Viterbo indaga per omicidio e Chi l’ha Visto? prova a fare luce sul caso. Le lesioni e i traumi non sarebbero compatibili con la versione del fidanzato, Andrea Landolfi, e infatti i sospetti sono subito ricaduti sul ragazzo, che in passato era stato denunciato per maltrattamenti da un’ex fidanzata per poi essere assolto.
La trasmissione di Rai Tre ricostruisce i fatti avvenuti nella notte a cavallo tra il 3 e 4 febbraio e si sofferma sul rapporto della coppia. Andrea era geloso e aggressivo con gli amici di infanzia della ragazza. Al ritorno dalle vacanze di Natale Maria Sestina si era licenziata dal salone da parrucchiera dove stava per essere promossa responsabile. «Ci è sembrato strano, era il suo sogno», raccontano i famigliari. La sera dell’incidente i due erano stati visti in un pub mentre discutevano. La mattina dopo, la disperata corsa all’ospedale dopo la caduta. Maria Sestina era partita da Nocara, un paesino in provincia di Cosenza, lasciando la sua famiglia di origine per cercare di emergere nel suo lavoro. Voleva trasferirsi in Spagna ed aprire un salone di bellezza ad Ibiza. Le sue ambizioni si sono infrante per sempre il 4 febbraio. Secondo la versione del fidanzato, i due stavano trascorrendo il weekend a casa della nonna del giovane e sono caduti dalle scale mentre scherzavano. Dopo l’incidente sarebbero andati a dormire e soltanto nella notte il giovane si sarebbe accorto che la ragazza stava male e doveva essere ricoverata. Maria Sestina è morta dopo atroci sofferenze all’ospedale Belcolle di Viterbo dopo che i medici hanno fatto di tutto per salvarla.
Dalle indagini è emerso che in passato il ragazzo è stato denunciato per maltrattamenti e che ha subito un processo dal quale è stato assolto. Aveva difficoltà a gestire la sua aggressività, spesso aveva sbalzi d’umore, tempestava l’ex fidanzata di messaggi ed era possessivo. Se qualcuno la guardava per strada, la insultava. Una volta ha aggredito un ragazzo per futili motivi facendogli saltare un dente. Secondo l’ex, quando era nervoso prendeva e spaccava qualsiasi oggetto. Un giorno le ha anche tirato i capelli e l’ha picchiata fino a ferirla. Lei è finita al pronto soccorso, ma ha omesso le cause. Dopo vari “tira e molla” ha preso coraggio e sporto denuncia. Il procedimento è terminato dopo tre anni con l’assoluzione perché il fatto non sussiste. «Per me l’esito di un processo è qualcosa di tombale, l’importante è che non ci siano precedenti specifici», dichiara ai microfoni di Rai Tre l’avvocato difensore di Landolfi. (di Silvia Natella)
Morte a Viterbo della calabrese Sestina Arcuri, assolto il fidanzato Andrea Landolfi: “per i giudici non fu lui a spingerla giù dalle scale” (Eco della Locride – 20 luglio 2021)
Assolto con formula piena e rimesso in libertà. È il verdetto in primo grado dei giudici della corte d’assise del tribunale di Viterbo nei confronti del 32enne romano Andrea Landolfi, imputato per omicidio volontario e omissione di soccorso della fidanzata Maria Sestina Arcuri, morta dopo una caduta dalle scale nell’abitazione della nonna del fidanzato a Ronciglione nel febbraio del 2019. Dopo la sentenza, pronunciata ieri dopo più di dieci ore di camera di consiglio, Landolfi è stato rimesso in libertà. Su di lui pendeva la richiesta dell’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Franco Pacifici, a 25 anni di reclusione.
Maria Sestina Arcuri, 26 anni, era precipitata dalle scale di una villetta di Ronciglione, nel Viterbese, intorno alle 2 della notte tra il 3 e il 4 febbraio del 2019 ed era morta due giorni dopo all’ospedale Belcolle di Viterbo. Sette mesi dopo, nel settembre del 2019, Landolfi è finito in carcere. Secondo la tesi dell’accusa avrebbe spinto la fidanzata per le scale della villetta dove stavano trascorrendo il weekend, causandone la morte dopo che tra i due c’erano stati diversi litigi legati soprattutto alla presunta decisione di Sestina di porre fine alla relazione. La famiglia della ragazza si era costituita parte civile. Il tribunale del Riesame aveva giudicato “un racconto chiarissimo” quello fatto allora dal figlio dell’indagato, un bambino di 5 anni, che avrebbe assistito alla caduta di Maria Sestina e l’avrebbe mimata a una psicologa con un peluche di Topo Gigio: il padre avrebbe provato ad abbracciare Sestina, lei lo avrebbe respinto, lui l’avrebbe sollevata oltre il parapetto lasciandola cadere, secondo quella ricostruzione. Landolfi, ora assolto in primo grado, si è sempre detto innocente. La famiglia di Maria Sestina Arcuri non ha mai creduto alla tesi dell’incidente. (fonte: https://www.today.it/cronaca/maria-sestina-arcuri-andrea-landolfi.html)