Maria Grazia Cutrone, 29 anni, mamma. Uccisa, dopo anni di violenze, con 10 coltellate dal marito, davanti al figlio di 3 anni
Bitonto (Bari), 3 Novembre 2016
Titoli & Articoli
Bitonto: Mariagrazia Cutrone, 29enne uccisa a coltellate dal marito che poi tenta il suicidio (Noi Notizie – 3 novembre 2016)
Movente, la gelosia. Il quarantenne è ricoverato al policlinico di Bari
Dopo la lite di ieri sera, l’assassinio stamani. Il quarantenne Mustafa Oustafi ha ucciso la moglie Mariagrazia Cutrone,29enne, a coltellate, poi si è buttato dal balcone. È accaduto nell’abitazione della famiglia, in via Pertini a Bitonto. L’uomo, tunisino mentre lei era bitontina, è sopravvissuto al volo nel vuoto ed è ricoverato al policlinico di Bari. La coppia aveva tre figli e abitava in casa della mamma di lei. La mamma, l’unica che lavorava.
(foto: fonte tgnorba24)
Bari, uccide la moglie davanti al figlioletto e tenta il suicidio. La suocera diceva: “La ammazzerà” (la Repubblica – 3 novembre 2016)
La tragedia a Bitonto: Mariagrazia Cutrone aveva 29 anni. La sera prima l’ennesimo violento litigio in casa. Dopo l’omicidio il marito, un cittadino tunisino, si è gettato dal balcone: non è in pericolo di vita
La lite, furibonda, la sera prima. Così forte che anche i vicini di casa avevano sentito le urla della coppia e il pianto del bambino. Poi lei prende i suoi tre figli e corre dai carabinieri, nella caserma di fronte all’abitazione di via Nacci. I militari la calmano e tornano con lei a casa. Parlano con suo marito, gli animi si sedano e tutto sembra risolto. Ae la mamma della giovane donna ferma i militari dicendo: “Portatelo via, sennò prima o poi ucciderà mia figlia”.
Appena 12 ore più tardi Mustafà Ouslati, quarant’anni, ha accoltellato per dieci volte sua moglie, la 29enne Maria Grazia Cutrone. Nella stanza accanto c’era il loro figlio piu piccolo, quattro anni, mentre gli altri due di cinque anni e mezzo e di sette erano appena stati prelevati dal pullmino che li porta a scuola. E’ accaduto nella prima mattinata a Bitonto, alle porte di Bari, nel complesso di palazzi che si trova proprio all’ingresso del paese. L’uomo, un tunisino residente a Bitonto da molti anni e con un lavoro saltuario in un’azienda agricola della provincia, l’ha uccisa con un coltello da cucina con una lama di 20 centimetri.
L’ha raggiunta alle spalle, in cucina, le ha sferrato il primo fendente e poi altri nove all’addome. Poi ha spalancato la finestra e si è lanciato dal terzo piano. A un passante che era per strada e si è avvicinato appena l’ha visto cadere ha detto: “Ho ucciso mia moglie”. Soccorso da un’ambulanza del 118 è stato trasportato al Policlinico di Bari, ma le sue condizioni non sono gravi: potrebbe essere trasferito a breve in carcere. Saliti nell’appartamento, i carabinieri hanno trovato la porta aperta e il bambino che giocava con il telefono cellulare.
La notizia della morte di Maria Grazia Cutrone si è subito diffusa nel quartiere, tra i residenti che ben conoscevano quella famiglia e che ricordano le numerose liti fra i due. Lui, raccontano, era molto geloso e la controllava spesso, diventando anche manesco, al punto che lei aveva manifestato più di una volta l’intenzione di lasciarlo. Ne parlava con i suoi fratelli e con sua madre, che li aiutava economicamente e aveva messo a loro disposizione il suo appartamento, due anni fa, dopo che erano stati sfrattati da un’abitazione nel centro storico del paese. La donna ha ricevuto la notizia dell’omicidio mentre si trovava al lavoro nella casa di riposo Villa Giovanni XXIII. Le indagini, che si basano anche sui rilievi fatti dai militari della sezione Investigazioni scientifiche, sono coordinate dal pm Antonino Lupo.