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Hui Zhou detta Summer o Stefania, 24 anni, barista. Uccisa a coltellate da un cliente ossessionato e respinto

Reggio Emilia, 7 Agosto 2019

Una ragazza splendida


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Omicidio Reggio Emilia, barista accoltellata. “è entrato e l’ha ammazzata”
Il delitto del Moulin Rouge in via XX Settembre: vittima Hui Zhou, barista di 24 anni. Caccia all’assassino. La madre: “Era un cliente”
«Sei, forse sette coltellate. Violente, senza possibilità di replica. È successo tutto in un attimo: non riesco a crederci». Un omicidio in un bar, alle 18 circa di un afoso giovedì di agosto, Foro Boario. Dietro al bancone del Moulin Rouge di via XX Settembre (FOTO), ieri, giaceva il corpo senza vita di Hui Zhou, 24 anni, origini cinesi, ma da dieci anni abbondanti nell’attività di famiglia, aperta nel 2008. Ammazzata con violenza atroce. Sotto una serie di coltellate che non le hanno lasciato scampo.
A raccontare in modo confuso l’accaduto è un testimone. Anzi, il testimone. L’unico – insieme a un’altra persona più spostata – ad aver assistito in diretta la scena. Come in un film. Senza la possibilità di capire realmente cosa stesse accadendo: «Ero vicino al bancone, dato che aveva appena preso da bere – ricostruisce in modo confuso, ma con grande impegno –. Ho sentito una persona inveire all’entrata del bar. Chi era? L’assassino. È entrato con un coltello spianato, da cucina credo, sarà stato lungo trenta centimetri».
I secondi successivi, sono quelli che hanno portato via per sempre ‘Summer’, come la conoscevano gli amici, o ‘Stefania’, nome utilizzato per i clienti. Le sue grida di terrore straziano i ricordi di Rasori: «Quell’uomo ha puntato dritto verso la barista. Ha urlato parole incomprensibili; mi sembrava tunisino, o marocchino: comunque nordafricano. Non ho capito niente. So solo che è andato dietro il bancone, e l’ha accoltellata per almeno sette volte. A morte».
Gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Brutali i fendenti ricevuti. «Sono fuggito subito – prosegue il testimone, portato via pochi minuti dopo dalla polizia per testimoniare –. Sono andato nella distesa fuori del bar, dove c’erano almeno altre cinque persone. Dalla vetrata ho intravisto l’uomo, sporco di sangue, uscire, avere un momento di tentennamento e poi scappare in direzione Crostolo».
Le tre ore successive sono febbrili. Il sistema di videosorveglianza ha permesso di vedere le immagini dell’assassino; le pattuglie si sono immediatamente lanciate alla sua caccia. I pianti disperati di mamma Ling (che avrebbe parlato di un «cliente», confermando le origini nordafricane) hanno riecheggiato in un clima surreale. Tantissimi cinesi a fianco a lei. Fondamentali nel richiedere l’intervento di un’ambulanza, dopo un malore della donna. Sbigottiti il vicesindaco Alex Pratissoli e l’assessore Nicola Tria. Perplessi il capo della squadra mobile Guglielmo Battisti, sul posto insieme al questore vicario e al magistrato Marano. La caccia all’uomo era ancora in corso. I segni del passaggio invece, avvolti da un telo bianco dietro un bancone. Lì, dove tutto si è fermato.

Omicidio Barista Reggio Emilia, commozione ai funerali di Hui Zhou
Oltre cinquecento persone sono arrivate da tutta Italia per rendere omaggio alla ragazza
Tutta la comunità cinese si è stretta attorno alla famiglia di  Hui Zhou, la barista cinese di 25 anni uccisa l’8 agosto. Nella chiesa cristiana evangelica cinese, di via Carlo Zatti, sono arrivate oltre cinquecento persone, provenienti da tutta Italia. Molti cittadini cinesi, infatti, si sono spostati da Milano, Torino, Genova, ma anche da altre città, tramite pullman organizzati. All’arrivo della bara bianca, coperta da tantissimo fiori bianchi, si è vissuto un momento di forte commozione, con i familiari e gli amici della ragazza che sono scoppiati in lacrime (foto). La messa, durante la quale sono stati cantati alcuni brani della Bibbia, è stata caratterizzata dalle parole del sacerdote che ha ricordato Hui Zhou: “Hui Zu si è addormentata e si risveglierà di fianco a Dio. Lei è stata vittima del male, ma noi abbiamo la pace eterna grazie al Signore”. Durante la messa è stato proiettato anche un video durante il quale sono state mostrate alcune foto della ragazza in compagnia delle amiche e dei parenti. Video che ha generato molta commozione.
Al funerale erano presenti anche il viceprefetto Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi, l’avvocato e parlamentare Gianluca Vinci, il vicesindaco Alex Pratissoli, e un diplomatico del consolato cinese. Il questore di Reggio Emilia Antonio Sbordone ieri aveva ricevuto i familiari di Hui Zhou. I familiari hanno “attestato la loro gratitudine per l’operato della Polizia di Stato reggiana teso alla cattura del pericoloso omicida”, il latitante marocchino Hicham Boukssid che nella notte si è costituito.
Il questore “ha sottolineato il proprio dolore per l’evento ed espresso quello di tutto il personale della Questura che in ogni ora del giorno e della notte, incessantemente, si è prodigato nelle ricerche e nelle attività investigative”. Il questore ha detto che il dolore della Polizia “riflette quello dell’intera comunità di Reggio Emilia”. Anche il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, è intervenuto subito dopo l’arresto, esprimendo la sua gratitudine alle forze dell’ordine e la sua solidarietà alla famiglia della vittima.
La polizia ha diffuso il video con le immagini delle telecamere che riprendono la fuga di Boukssid, 34 anni, clandestino di nazionalità marocchina dopo il delitto della 24enne, nota come Stefania, ammazzata con sei, forse sette coltellate (la dinamica la chiarirà soltanto l’esito dell’autopsia già eseguita) dietro al bancone del ‘Moulin Rouge’, nella prima periferia reggiana. Il magrebino si è costituito dopo dieci giorni di latitanza e ha indicato minuziosamente agli inquirenti il giaciglio in cui aveva nascosto l’arma del delitto: una lama lunga 19 centimetri. Poi è stato arrestato e condotto in carcere dove giovedì sarà ascoltato dal gip Giovanni Ghini per l’interrogatorio di garanzia.
Pesantissime le accuse. Omicidio volontario con tre aggravanti contestate: premeditazione, crudeltà e sevizie, futili motivi. Sul movente ci sono pochi dubbi. L’uomo si sarebbe infatuato della ragazza da almeno un anno. Un amore però non corrisposto. 

Omicidio Hui Zhou, le lacrime del fratello
La testimonianza del fratello della vittima in aula: “Abbiamo praticamente regalato il bar, non riuscivamo più a lavorare lì dentro”

 

 

 


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