Gorizia Coppola, 44 anni, prostituta. Accoltellata perchè rifiutava un rapporto a tre non pagato
Pagani (Salerno), 2 Maggio 2017
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Pagani, nessuna ombra nel passato della prostituta uccisa (LiraTv – 3 maggio 2017)
Aveva lavorato anche lunedì sera, ma nessuno l’ha vista allontanarsi o salire in auto con un cliente. Molto probabilmente Gorizia Coppola è stata uccisa dove è stata trovata martedì notte, a pochi passi dalla zona dove si prostituiva, a Pagani, nei pressi del mercato ortofrutticolo. Unica certezza è che stata colpita con un solo fendente al petto e lasciata agonizzante in strada. Cosa sia successo prima e chi possa averla uccisa, sono i due interrogativi che tengono impegnati i carabinieri del comando provinciale di Salerno che, diretti dal tenente colonello Enrico Calandro, stanno ricostruendo il quadro in cui sarebbe maturato l’omicidio.
Gorizia Coppola, 44anni, originaria di Nocera Inferiore, viveva con la mamma e non era spostata. Nessuna ombra nel suo passato, nessun altro episodio di violenza. Una donna, risulta al momento, dalla vita tranquilla, senza macchie, che da anni si prostituiva in quella zona, senza nessun protettore.
Il raptus di un cliente o un regolamento di conti negli ambienti della prostituzione, sono le piste più accreditate dagli inquirenti che stanno innanzitutto ricostruendo le ultime ore di vita della donna, ascoltando le persone a lei vicine. A trovarla agonizzante in strada, è stato un passante che ha allertato il 118. Ma per la donna non c’è stato nulla da fare. L’arma utilizzata non è stata trovata e sul corpo non ci sono altri segni di violenza Nella zona non risultano installate telecamere utili ad individuare il responsabile dell’omicidio. Si attende l’autopsia per acquisire ulteriori elementi per le indagini.
«Si è messa a ridere e l’ho accoltellata». Prostituta uccisa senza motivo, il racconto choc dell’omicida (InterNapoli- 6 maggio 2017)
“Non avevamo soldi e stavamo per andarcene ma dopo qualche centinaio di metri Gennaro mi dice di volerci provare, magari mettendole paura. E quando lei si è avvicinata al finestrino si è messa a ridere, ho estratto il coltello che mi ha passato Gennaro e l’ho colpita dal basso verso l’alto. Lei è indietreggiata ed è caduta a terra – scrive Cronache della Campania – A questa punto Gennaro mi ha detto: ‘hai fatto, possiamo andare’. Ha messo la marcia e ci siamo allontanati repentinamente dal luogo…”.
E’ questa la prima parte del racconto choc di Luigi Femiano, il 18enne del ‘Bronx’ di Pagani autore materiale dell’omicidio della prostituta 44enne di Nocera inferiore, Gorizia Coppola.
La donna fu uccisa martedì notte nei pressi del mercato di Pagani. Secondo il gip, Alfonso Scermino, del Tribunale di Nocera Inferiore, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere Femiano è stato l’esecutore del delitto mentre Gennaro Avitabile è l’istigatore avendo fornito l’arma nelle mani del 18enne omicida. Ma il racconto di Gennaro Avitabile è diverso da quello del suo amico. “Volevamo avere un rapporto sessuale certo, lei non ha accettato di farlo a tre e quando siamo ritornati indietro Luigi Femiano ha aperto il finestrino ed ha scagliato la coltellata alla donna. Preso dal panico ho accelerato e ci siamo dileguati. Non capisco perchè Luigi avesse fatto questa pazzia a mia insaputa. Il coltello era suo, l’ho visto la prima volta a casa di Luigi e non ce lo avevo in macchina. Quindi, ribadisco, non ho passato nessun coltello a Luigi’. Poi davanti alle insistenze dei giudici e alle domande pressanti Avitabile ha cambiato versione: “Il coltello era nella mia macchina da circa un anno, lo usavamo per andare a funghi insieme a mio padre ma era di Luigi… Comunque, dopo essere ritornati indietro per avere un rapporto sessuale con la donna io do il coltello a Luigi per far mettere paura a Gorizia Coppola cosi potevamo fare sesso gratis con lei’. Ammettendo cosi anche le sue responsabile di complice e ispiratore del delitto. Intanto dall’autopsia sul corpo di Gorizia Coppola sarebbe emerso che la sfortunata 44enne nocerina sarebbe morta per una emorragia interna. Sarebbe stato fatale quell’unico fendente sferrato da Luigi Femiano, che l’ha raggiunta sotto l’arcata costale; la punta del coltello avrebbe reciso l’aorta addominale, causando un’emorragia interna inarrestabile.