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Giulia Lai, 84 anni, sarta, mamma. Gettata dalle scale e poi uccisa a martellate dal marito

Domusnovas (Iglesias), 28 Settembre 2023


 

 


Titoli & Articoli

Domusnovas, spinge la moglie dalle scale e poi la uccide a martellate: arrestato (Unione Sarda – 28 settembre 2017)
Si chiama Giulia Lai la vittima di un omicidio avvenuto questa mattina, alle 11, a Domusnovas, per mano del marito. Bernardino Asoni, 81 anni, ha ucciso la moglie 84enne nella loro abitazione di via Papa Luciani, al termine di una lite.
La donna, prima di morire, è riuscita a chiamare il fratello, parlandogli del litigio e del colpo ricevuto dal marito. L’uomo dopo il delitto si è allontanato ed è stato bloccato dai carabinieri mentre si aggirava, in stato confusionale, intorno alla casa di famiglia.
LA RICOSTRUZIONE – Secondo i primi accertamenti, l‘anziana sarebbe stata spinta giù dalle scale. Quando l’81enne ha visto che la moglie era ancora abbastanza in forze per chiedere soccorso, l’ha uccisa con un corpo contundente. Probabilmente un martello, trovato sul luogo del delitto e sporco di sangue.

 

Asoni ha ucciso perchè “offuscato dalla demenza” (Unione Sarda – 29 settembre 2017)
Verrà effettuato domenica al Policlinico di Monserrato dal medico legale Roberto Demontis l’esame autoptico sul corpo dell’84enne Giulia Lai, uccisa con un corpo contundente giovedì mattina nell’abitazione di famiglia a Domusnovas dal marito Bernardino Asoni, 81 anni, al culmine di una lite domestica. I familiari potranno così celebrare le esequie. Lunedì mattina, invece, l’omicida comparirà davanti gip Giampaolo Casula per l’udienza preliminare.
Intanto, gli inquirenti sono al lavoro per dare maggiore solidità a un movente che finora pare legato a delle incompatibilità di convivenza che la coppia attraversava nell’ultimo periodo e che hanno acuito dei contrasti latenti favoriti, forse, anche da un principio di demenza dell’uomo, che pare sia stato trovato subito dopo il delitto davanti alla televisione con ancora indosso la camicia sporca di sangue. È questa la pista che si segue per un delitto che ha turbato la tranquillità del paese e reso sgomenti vicini di casa e conoscenti dell’anziana coppia.
Secondo quanto trapelato dal racconto dei familiari al pm Emanuele Secci, sarebbero state quindi le difficoltà dell’uomo, che probabilmente mal sopportava le continue richieste della moglie e delle figlie di curare maggiormente igiene e vestiario e di consultare un medico, ad averlo offuscato al punto da commettere l’omicidio di giovedì mattina.

 

Spunta il cellulare di Giulia: due chiamate prima dell’omicidio (l’Unione Sarda – 2 ottobre 2017)
Trapelano particolari importanti dall’autopsia svolta ieri sul corpo di Giulia Lai della quale questo pomeriggio si è tenuto il funerale: l’ottanquattrenne sarebbe morta giovedì mattina in seguito a 8 colpi sferrati con un martello che secondo l’accusa le sarebbero stati inferti dal martito Bernardino Asoni al culmine di una lite domestica nella villetta di via Papa Luciani. Saranno gli esiti dell’esame autoptico a stabilirlo con precisione.
Non solo, nelle fasi preliminari dell’esame è saltato fuori un cellulare celato tra gli abiti della donna, presumibilmente quello usato da Giulia Lai per invocare, con due chiamate, l’aiuto di una delle due figlie dopo una prima aggressione subita dal marito e poco prima del decesso. Particolari che sono al vaglio degli inquirenti per completare un quadro accusatorio nei confronti di Asoni che comunque pare abbastanza chiaro.
Intanto ieri si sono tenute le esequie della donna in una chiesa dell’Assunta gremita. Nell’omelia don Lilliu ha chiesto per tutti al Signore “il dono del silenzio rispettoso e della preghiera misericordiosa senza le quali quella accaduta giovedì potrebbe rimanere solo una tragedia”. Un dolore composto quello delle figlie Luisa e Carla, dei fratelli Egidio e Ada, del genero Roberto e dei nipoti. Al termine la bara di ebiara in rosato chiaro prende la via del cimitero per l’ultimo saluto terreno alla povera donna.

 

 

 

 

 

 


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