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Franca Abumen, 27 anni, prostituta. Legata ai piedi, strangolata e abbandonata nel bosco

Narni (Terni), 9 Dicembre 2012

 


Titoli & Articoli

Franca Abumen legata e strangolata da più persone nel bosco di Stifone (Umbria 24 – 10 dicembre 2012)
Un delitto che riconduce al mondo, torbido, dello sfruttamento della prostituzione nell’area compresa fra Roma, Viterbo e Terni. Forse un regolamento di conti. È su queste piste che i carabinieri sono al lavoro per dare un nome e un volto all’assassino di Franca Abumen, la giovane di nazionalità nigeriana uccisa nei pressi di Stifone, fra Narni e Nera Montoro. Legata e uccisa Il corpo della donna, appena 27 anni, è stato trovato domenica intorno alle 12. Dalle prime ricostruzioni, sembra sia stata aggredita da più persone che l’avrebbero bloccata, legandole le caviglie, e poi uccisa barbaramente con un cordino nero stretto intorno al collo. I carabinieri di Terni hanno interessato anche i comandi dell’Arma di Roma e Viterbo, per cercare di ricostruire il quadro che ruotava intorno alla giovane, ma anche a quello delle amiche che sabato sera avevano dato l’allarme, non vedendola rientrare. A breve verrà deciso anche il giorno dell’autopsia che verrà eseguita dal dottor Luigi Carlini su disposizione del sostituto procuratore Raffaella Gammarota.
Una vita da clandestina Intanto anche la polizia di Terni ha ricostruito alcuni passaggi relativi al passato della vittima, sulla base dei controlli svolti. Dalla prima identificazione dell’ottobre 2008 da parte dei carabinieri di Amelia, fino all’espulsione perché non in regola con il permesso di soggiorno. Presso il Centro di identificazione e accoglienza di Ponte Galeria, la giovane aveva presentato anche richiesta di asilo. Una domanda inoltrata anche al tribunale di Roma dopo il parere negativo della commissione territoriale. In attesa della decisione, ogni provvedimento di espulsione era stato sospeso. «I killer non resteranno impuniti» Su Facebook diversi messaggi sulla pagina della ragazza. Alexander Aigbe scrive: «r.i.p. ur killer neve go unpunished» (riposa in pace, i tuoi killer non resteranno impuniti), mentre Osamu Loye: «We miss you r.i.p.» (Ci manchi, riposa in pace»).
Violenza legalizzata Pochi giorni prima dell’orribile delitto, durante un convegno organizzato dall’ordine dei medici e dall’associazione donne medico, il comandante del carabinieri della provincia di Terni, Giuseppe Alverone, aveva definito la prostituzione una «violenza legalizzata», sottolineando come di tante denunce e segnalazioni di cittadini giunte in caserma, relative a episodi di prostituzione, nessuna avesse mai avuto come oggetto i clienti o gli sfruttatori. Oggi quelle parole pongono la responsabilità del delitto anche sulle spalle di chi dà linfa e nutre quella che è una forma vera e propria di schiavitù.


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In memoria di

Una cerimonia per Franca Abumen (Umbria On – 17 gennaio 2017)
Fu uccisa, lungo la Tiberina nei pressi di Stifone – dove si prostituiva – il 9 dicembre del 2012. E mercoledì, l’amministrazione comunale di Narni ha organizza una cerimonia in suo ricordo: la vittima della violenza fu la giovane nigeriana Franca Abumen, i cui assassini sono tuttora ignoti.
L’omaggio Per ricordare la Abumen e, simbolicamente, tutte le donne vittime di violenza ci sarà una cerimonia di commemorazione – alle 15 – al cimitero di Narni Scalo: «Nessuno ha chiesto indietro la salma – sottolinea l’amministrazione comunale – e così il 18 gennaio 2013 Franca è stata seppellita nel campo comune del cimitero centrale. Aveva presentato richiesta di asilo e viveva tra Roma e Viterbo. A Narni veniva per vendere il suo corpo».