Loading

Cristina Turco, 39 anni, mamma. Strangolata e poi soffocata con un cuscino dal marito mentre i bambini dormono

Ponticelli (Napoli), 18 Marzo 2003


Titoli & Articoli

Uccide la moglie per gelosia (la Repubblica – 19 marzo 2003)
Voleva separarsi dal marito, non ne poteva più delle scenate di gelosia di quell’ uomo. Ipotesi che il coniuge non considerava: «Ma ti rendi conto che abbiamo due bambini? Tu sei pazza, che madre sei».
E ieri un raptus di follia ha chiuso la partita. Carlo Santacroce, 40 anni, un esperto tecnico di tipografia, alle spalle solo un vecchissimo precedente penale, casa popolare a Ponticelli, lotto Zero, in via Cleopatra, ha strangolato la moglie con le sue mani, l’ ha finita con un cuscino sul volto, poi ha adagiato sul letto, ben coperta da lenzuola e piumone, il cadavere di sua moglie, Cristina Turco, 39 anni, casalinga. E le si è disteso accanto, restando così per almeno venti minuti. Tutto mentre erano in casa i loro due figli, di 3 e 10 anni che – solo per caso, stando alla testimonianza di un parente – non hanno assistito all’ agghiacciante scena. Dormivano nella loro cameretta. Mentre mamma e papà litigavano e si prendevano a botte nella loro stanza, fino al tragico epilogo.
«Una donna semplice, serena», la raccontano alcuni vicini. «La vedevamo accompagnare i figli a scuola». L’ assassino è stato arrestato subito dopo dalla polizia del commissariato Ponticelli. Ha confessato, mostrando un barlume di lucidità. «Voleva lasciarmi, voleva andarsene, non ragionava più quella donna. Non so che cosa ho fato, ma ora lei sta bene, dorme~ Ma come – le dicevo io – noi abbiamo due figli, perché dobbiamo separarci?».
Stando alla ricostruzione degli investigatori, quei figli – per fortuna – non avranno ricordo del delitto familiare. è stato un fratello dell’ omicida a scoprire la scena, preoccupato che al telefono non rispondesse nessuno, da più di un’ ora. Quando è entrato in quell’ appartamento di Ponticelli, con le sue chiavi, ha colto subito quello strano silenzio. Ecco come racconta il tragico ritrovamento: «La casa era quasi al buio, non un rumore. Mi sono precipitato subito nella stanza dei mie due nipotini, ma per fortuna dormivano, credo proprio che non abbiano capito nulla di quanto è accaduto. Non hanno assistito a nessuna scena drammatica, così credo, perché li ho visto riposare serenamente. Allora, sono entrato nella camera da letto di mio fratello: ero molto preoccupato, sapevo che vivevano un momento di crisi. Ho visto lui disteso, accanto a mia cognata. E alla mia aria preoccupata, interrogativa, Carlo ha risposto: “Tutto a posto, nessuna preoccupazione~La vedi, Cristina? Sta dormendo. Cioè, sta dormendo per sempre”»


Link