Antonietta Di Nunno, 35 anni, mamma. Uccisa con un colpo di pistola dall’ex marito
Segrate (Milano), 26 Maggio 2017
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Segrate, la tragedia di Antonietta Vittima della violenza che denunciava (Corriere della Sera – 27 maggio 2017)
Uccisa dal marito con un colpo di pistola. Su Facebook sosteneva la campagna Actionaid
All’epilogo purtroppo annunciato si arriva ieri, con la comunicazione del decesso di Antonietta Di Nunno, 35 anni, ammazzata da un colpo di pistola sparatole in strada giovedì pomeriggio a Segrate, dopo circa 24 ore di agonia al Policlinico dove, già nell’immediatezza del fatto, era stata decretata la morte cerebrale. Notizia arrivata poco dopo quella relativa al suo carnefice, il compagno Ciro Sorrentino, 38 anni, che dopo aver tolto la vita alla donna (dalla quale aveva avuto 4 figli) ha usato l’ultimo proiettile contro di sé. Nemmeno lui, trasportato al San Raffaele, ce l’ha fatta. Una tragedia resa ancora più drammatica da un’immagine che la stessa Antonietta aveva esibito sui «social», a novembre scorso. Tre volti. Il suo e probabilmente quello di due dei suoi figli. Sorridenti «sopra» l’appello lanciato dall’associazione Actionaid in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i maltrattamenti in famiglia. Come migliaia di altri utenti della rete, si era mostrata sensibile al tema e aveva aderito alla campagna, modificando simbolicamente l’immagine dei suo profilo Facebook con la scritta «No alla violenza sulle donne». Lei che, di quella violenza, è diventata invece bersaglio poco prima delle 16.30 di giovedì, in via Benvenuto Cellini, tranquilla strada di Segrate.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia di San Donato, coordinati dal pm Alessandro Gobbis, Antonietta aveva avuto una dura discussione il giorno precedente col marito. Questo, dopo aver scontato 6 anni per possesso di cocaina, voleva «recuperare» la relazione con la donna che era invece determinata a chiudere per sempre. Antonietta aveva lasciato l’appartamento a Milano dove abitava e se n’era andata dalla madre a Segrate. (di Federico Berni)