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Antonella Laurenza, 45 anni, cartolaia, mamma. Uccisa a colpi di pistola dal marito che uccide anche la cognata e i suoceri (strage della cartoleria)

Vairano Patenora (Caserta), 15 Novembre 2018


Titoli & Articoli

LA STRAGE DELLA CARTOLERIA. La moglie lo voleva lasciare lui non lo accettava. Ora due bambini sono orfani del padre e della madre (Caserta CE – 15 novembre 2018)
Purtroppo il movente del duplice omicidio e del suicidio, che hanno riempito di sangue e di dolore la serata della piccola comunità di Vairano, affonda le sue radici in uno schema classico: un uomo che non riesce ad accettare la fine di un matrimonio, la decisione della moglie di chiudere un sodalizio durato anni. Un tarlo che diventa un vero e proprio trapano nella mente e che produce una furia cieca, senza più ragione, senza più intravedere nemmeno uno spiraglio. Le indagini ci diranno se quei colpi di pistola, esplosi  nella cartoleria della famiglia Laurenza sono stati frutto di un piano premeditato o se invece sono arrivati al culmine di un raptus provocato da un evento specifico. Fatto sta che ora si contano tre morti e, soprattutto, due bambini rimasti orfani sia del padre che della madre.
Antonella Laurenza non voleva più ascoltar ragioni, d’altronde, i litigi con il marito erano diventati frequenti e , almeno dal suo punto di vista, quel matrimonio stava andando a rotoli. Ma, forse, non si aspettava che Marcello De Prato, il finanziere in servizio a Napoli, potesse diventare un assassino in grado di realizzare una strage. Per quanto riguarda le condizioni dei feriti, il padre di Antonella Laurenza, colpito al torace è sottoposto, proprio in questi minuti, ad un delicato intervento chirurgico nell’ Ospedale di Caserta.

 

Finanziere uccide moglie e cognata, ferisce i suoceri e si ammazza (il Mattino – 15 novembre 2018)
Duplice omicidio a Vairano Patenora, nel Casertano. Le vittime sono due donne della stessa famiglia; il responsabile, marito di una delle due, è morto dopo una lunga agonia alle ore 18 e 30. L’uomo, Marcello De Prata di 52 anni, appuntato scelto della guardia di finanza in servizio al porto di Napoli, si è ucciso con un colpo alla tempia sparato con la sua pistola d’ordinanza. Il fatto è avvenuto nella cartoleria «Laurenza» di Vairano Scalo. Sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Capua. Stando ad alcune indiscrezioni, il finanziere ha ucciso la moglie Antonella Laurenza (che gestiva la cartoleria con i suoi genitori) e la sorella di lei, Rosanna, insegnante. Ha ferito i suoceri, titolari della cartoleria in via Roma. Sono stati rintracciati i figli della coppia: una ragazza di 20 anni e il fratello di 14.
Sul posto i carabinieri dell’Arma coordinati dal colonnello Alberto Maestri, i medici del 118 e il pm di turno in procura a Santa Maria Capua Vetere, Annalisa Imparato.
LO SCENARIO «Lei era terrorizzata, viveva con la paura di essere uccisa. Erano continue le liti con il marito». Questi i primi commenti a caldo delle amiche di Antonella Laurenza, la donna uccisa dal marito questo pomeriggio a Vairano Patenora nella cartoleria del centro. (di Marilù Musto)

Sparatoria a Vairano: Marcello De Prata uccide la moglie Antonella e la cognata, poi si spara (Corriere della Sera – 16 novembre 2018)
Caserta, feriti anche i genitori delle donne. Le amiche: tra loro litigi continui
Dietro al bancone della cartoleria Laurenza è rimasta intatta la locandina che pubblicizza un «sistema assolutamente innovativo» per creare copertine protettive sui libri. Solo quella locandina e poco altro è ancora al proprio posto all’interno di questo negozio in via Roma a Vairano Scalo, un centro della provincia di Caserta, dopo che ieri pomeriggio lì dentro in pochi attimi si è consumata la tragedia di tre famiglie con un bilancio di morte quasi da strage.
La titolare della cartoleria, Antonella Laurenza, 45 anni, è stata uccisa a colpi di pistola dal marito, che ha sparato anche alla cognata — Rosanna Laurenza, un’insegnante di 43 anni —, ammazzando anche lei, e ha ferito gravemente i suoceri, presenti in quel momento nel negozio. Saranno state circa le 18 quando Marcello De Prata, 52 anni, maresciallo della Guardia di Finanza che prestava servizio al porto di Napoli, ha varcato l’ingresso impugnando la sua pistola d’ordinanza. Per qualche secondo hanno urlato tutti. Da parte dell’uomo improperi e insulti nei confronti della moglie, dagli altri grida di puro terrore. Ma è durato poco, perché poi De Prata ha fatto fuoco. E non solo una volta o due: se non ha svuotato l’intero caricatore ci è mancato poco. L’ultimo proiettile, poi, lo ha riservato a se stesso: mentre la moglie e la cognata giacevano a terra immobili, e i suoceri, prima di perdere completamente le forze, cercavano disperatamente di soccorrere le figlie, De Prata ha rivolto verso di sé la Beretta e si è esploso un colpo alla tempia. E anche lui è morto subito.
Le prime telefonate giunte al 112 segnalavano soltanto una sparatoria all’interno del negozio e le pattuglie dei carabinieri si sono mosse verso via Roma pensando di dover intervenire per una rapina trasformatasi in qualcosa di peggio. Poi si sono trovati davanti tre cadaveri e si è chiarito che non di una azione di bande criminali si trattava, ma di una tragedia familiare.
Una tragedia giunta al culmine di un rapporto che, secondo le prime testimonianze raccolte dai carabinieri tra le amiche, si trascinava da tempo tra incomprensioni e continui litigi. Pare che Marcello De Prata e Antonella Laurenza fossero anche giunti alla decisione di separarsi, ma evidentemente non si trattava di una soluzione condivisa. Gli scontri tra i due continuavano quotidianamente, e l’uomo riteneva che ci fossero responsabilità anche da parte della famiglia della moglie se il suo matrimonio stava andando così male. Quindi è molto probabile che sia andato nella cartoleria proprio con l’intenzione di fare una strage, e che solo il caso ha voluto che i genitori di sua moglie non facciano parte ora dell’elenco delle vittime.
Per un po’ si è temuto addirittura che De Prata avesse ucciso, precedentemente, anche i figli, una ventenne e un maschio di 14 anni, inizialmente irreperibili. Poi, però, i ragazzi sono stati rintracciati. (di Fulvio Bufi)

 


Vairano Patenora – Strage familiare, parla l’avvocato di Antonella: da anni sopportava violenze. Ecco perché voleva separarsi (Paese News – 17 novembre 2018)
Lo scorso 31 ottobre era stata notificata a Marcello De Prata, la fissazione dell’udienza, in tribunale, per la separazione. Un’azione intrapresa dalla moglie. Antonella Laurenza era stanca di sopportare prepotenze e aggressioni fisiche. Da molti anni la donna, madre di due figli, subiva l’azione del marito. Violenze fisiche e soprattutto psicologiche. Più volte aveva perdonato. Negli ultimi tempi, però, la situazione era peggiorata.
L’ultima violenta aggressione avvenuta poche settimane fa, nel mese di ottobre, proprio sotto casa della coppia, nella frazione Scalo, rappresenta la svolta. Erano intervenuti anche i carabinieri della locale stazione. Lei, Antonella, più volte si era recata dai militari dell’arma per esporre le  prepotenze subite. Mai presentata alcuna denuncia, purtroppo. Era titubante. Temeva, nonostante tutto, di danneggiare il marito e, di riflesso, anche i figli.  
Dopo le ultime minacce e le ultime violenze lei aveva deciso di vivere con i suoi genitori, nell’appartamento al piano inferiore. I figli era rimasti con il padre. Ma lei continuava ad accudire la casa, i figli. Aveva chiesto al marito, Marcello De Prata, la separazione consensuale che l’uomo però aveva rifiutato. Antonella ormai stanca di subire aveva scelto un avvocato di fiducia – Angelo Musco – avviando la separazione legale. Lo scorso 31 ottobre l’uomo aveva ricevuto la notifica dell’atto. E questo potrebbe essere stato l’innesco della follia che ha portato alla tragedia nella quale De prata, prima di suicidarsi, ha ucciso la moglie e la cognata, Rosanna Laurenza.

 

Vairano Patenora – Strage familiare, in migliaia per salutare le sorelle Laurenza. Il generale Ricozzi: colpiti tutti i Finanzieri (Paese News – 21 novembre 2018)
Una folla immensa ha partecipato ai funerali di Antonella e Rosanna Laurenza. Migliaia di persone hanno riempito la chiesa di Vairano Scalo, occupato i giardini antistanti la struttura sacra, i marciapiedi lungo la statale Venafrana. Dolore, rabbia e incredulità i sentimenti più diffusi.
Dolore per la tragica morte di due giovani donne, due madri, strappate alla vita dalla follia di un uomo che non è riuscito a trovare il coraggio e la serenità per accettare la fine del proprio matrimonio. Rabbia per l’ennesima tragedia che vede vittime donne le cui uniche colpe sembrano essere state quelle di voler vivere in serenità, libere da umiliazioni e violenze. Una comunità ancora incredula per l’accaduto e per la sua dinamica. Alla cerimonia funebre, celebrata dal parroco Don Luigi De Rosa, ha partecipato anche il Generale di corpo d’armata, Carlo Ricozzi, comandante interregionale Italia Meridionale Guardia di Finanza. “E’ una tragedia – spiega il generale – che colpisce tutto il nostro corpo, ogni singolo finanziere”. Dopo la funzione religiosa le salme delle due sorelle si sono separate ed hanno preso due strade diverse. Antonella è partita verso il cimitero di Marzanello (frazione di Vairano Patenora) mentre Rosanna ha raggiunto il cimitero di Campagnola (frazione di Marzano Appio). Sarà sepolta nella tomba vicino alla nonna Rosa. E’ stata così rispettata la sua volontà.  La strage è avvenuta lo scorso 15 novembre 2018, nella cartoleria di famiglia. A sparare fu il finanziere Marcello De Prata, marito di Antonella, suicidatosi subito dopo.


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