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81enne sposata in seconde nozze. Uccisa a colpi di arma da fuoco dal marito

Catania, 20 Maggio 2017


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Coniugi trovati morti in casa, ipotesi omicidio-suicidio: indagini in corso (Catania Today – 20 maggio 2017)
L’uomo avrebbe impugnato un’arma detenuta legamente e avrebbe prima sparato alla moglie per poi rivolgerla contro se stesso
I corpi di un’anziana coppia, senza figli, sono stati trovati dalla polizia di Stato nella loro abitazione in via Lecce. Secondo i primi accertamenti, si ipotizza che sia stato un caso di omicidio-suicidio. L’uomo avrebbe sparato alla moglie con un’arma legalmente detenuta, e poi l’avrebbe rivolta contro se stesso, suicidandosi.
Sul posto la squadra mobile della Questura, con il medico legale e il magistrato di turno in Procura. A sparare, con un fucile legalmente detenuto, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato l’uomo, un ex trasportatore di 82 anni, che avrebbe ucciso la moglie, una 81enne sposata in seconde nozze, che era costretta a letto per i postumi di una frattura. Ad avvisare le forze dell’ordine sarebbe stato un familiare della coppia allertato dal fatto che i due avevano ‘saltato’ una visita medica, senza avvertire. La donna, infatti, era immobilizzata a letto a causa di una frattura. Quando al citofono nessuno ha risposto è partita la segnalazione alla polizia di Stato. Per la Procura di Catania, che coordina le indagini della squadra mobile, lo scenario che si delinea è quello dell’omicidio-suicidio, ma prima di definirlo così con certezza si attendono i rilievi del medico legale e della polizia scientifica.

Via Lecce: spari in casa, morta coppia di coniugi Ipotesi omicidio-suicidio per due ultraottantenni (MeridioNews – 20 maggio 2017)
Marito e moglie, morti entrambi per i colpi di un fucile sparati forse nella prima mattina di oggi, intorno alle 5.30. Secondo le forze dell’ordine, oggi in via Lecce – una traversa di via Vincenzo Giuffrida – si sarebbe consumato un omicidio-suicidio. Al primo piano di una palazzina al civico 9 ci sono ancora i panni stesi fuori nel balcone. Lì vivevano i due coniugi: un ex trasportatore di 82 anni, e la sua seconda moglie, una donna di 81 anni, che sarebbe stata costretta a letto per colpa dei postumi di una frattura. Che, secondo i vicini, già da tempo avevano portato la donna a deambulare male.
Chi abita nella zona li descrive come una coppia tranquilla, abituata a uscire da casa insieme. I vicini non avrebbero sentito alcun rumore e si sono limitati a confermare che tra i due non c’erano segni di squilibrio. «Ultimamente – spiega un uomo – lei non usciva più tanto di casaSo che stava male, aveva qualche rottura, non so spiegare meglio», commenta di fronte ai giornalisti. Lo stesso dice una signora anziana, anche lei residente nel palazzo: «Vivevano qui da sempre – sostiene – Lei aveva solo una sorella, non aveva figli. Era molto sofferente».
Al pianterreno del palazzo ci sono gli uomini della squadra mobile, diretti da Antonio Salvago, diverse volanti della polizia e gli agenti che presidiano il piccolo portoncino di ingresso. Il primo esame esterno dei cadaveri da parte del medico legale è ancora in corso, mentre sul posto è arrivato il magistrato di turno. Secondo quanto diffuso dalle agenzie di stampa, ad avvisare le forze dell’ordine sarebbe stato un familiare della coppia che si era insospettito perché i due non si sarebbero sottoposti a una visita medica, senza avvertire. Alla mancata risposta al citofono sarebbe scattata la chiamata al 113.


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