Aneta Katarzyna Danelczyc, 49 anni, mamma. Uccisa a coltellate dal marito
Taurisano (Lecce), 16 Marzo 2024
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Taurisano, uccisa a coltellate dal marito. L’assassino era in cura psichiatrica. Il sindaco: «Ci occuperemo dei figli» (Corriere del Mezzogiorno – 17 marzo 2024)
Aneta Danelczyk è stata assassinata a coltellate. Il marito, Albano Galati, era in cura al centro di igiene mentale
Sarà il Comune ad occuparsi, attraverso i Servizi sociali, dei quattro figli di Aneta Danelczyk, la 50enne di origine polacca uccisa a coltellate ieri pomeriggio a Taurisano, nel Salento, dal marito, il 57enne Albano Galati, reo confesso e accusato di omicidio. Ad annunciarlo è il sindaco del paese, Luigi Guidano, che invoca una rapida decisione da parte del Tribunale per i minorenni di Lecce riguardo alle sorti del più piccolo dei ragazzi, un 12enne che avrà certamente bisogno di maggiori attenzioni rispetto ai fratelli, tutti maggiorenni.
Assistenza psichiatrica. Galati era senza lavoro da tempo e si era rivolto alle strutture di assistenza psichiatrica della Asl di Lecce, come rende noto il sindaco. Intanto, «l’intera comunità cittadina è sotto choc – dice il sindaco al Corriere – a causa dell’azione violenta e assolutamente non prevedibile», del 57enne che, giunto nell’appartamento di via Corvaglia, nella zona 167, in cui viveva la moglie con i quattro figli (uno dei quali avuto da una precedente relazione), ha sferrato diverse coltellate alla donna, secondo quanto ricostruito, a seguito di un litigio. Sembra che Galati fosse in stato di alterazione psicofisica dovuto probabilmente all’abuso di alcol. La donna, avrebbe cercato di scappare, chiedendo aiuto ad un vicina di casa, ma il marito l’avrebbe raggiunta e accoltellata a morte. Nello stesso frangente la vicina è rimasta ferita in modo non grave: è stata medicata nell’ospedale Francesco Ferrari di Casarano e subito dopo dimessa. L’uxoricida, dopo il delitto, si è consegnato agli agenti del commissariato di polizia di Taurisano, dove ha confessato l’omicidio davanti al sostituto procuratore Giorgia Villa.
Matrimonio in crisi. Aneta Danelczyk e Albano Galati, negli anni scorsi si erano conosciuti in Svizzera, dove entrambi si trovavano per lavoro. Poi il trasferimento a Taurisano, paese di origine dell’uomo. «Quando è arrivato qui Albano Galati, aveva bisogno di un lavoro – ricorda il sindaco – e io l’ho aiutato per quanto mi è stato possibile. Comunque, è stato assunto dalla ditta incaricato del servizio di igiene urbana, ma forse per motivi di salute si era licenziato e percepiva una piccola pensione. Poca cosa. I soldi non gli bastavano di certo per sostenere la famiglia». Secondo quanto si è appreso dai vicini di casa, da qualche tempo, però, l’uomo si era trasferito in un altro alloggio, forse a causa di disaccordi con la moglie. Gli investigatori hanno trovato e sequestrato l’arma del delitto, un coltello da cucina a lama lunga.
«Aveva detto di voler uccidere» Resta da verificare l’indiscrezione secondo cui Galati avrebbe manifestato l’intento di uccidere la moglie ad alcuni conoscenti. «Il Comune farà la sua parte – assicura il sindaco Guidano – con i servizi sociali, ma sono preoccupato per i figli, per il loro futuro. Sarà necessario fare di tutto affinché sia data loro qualche opportunità. Ciò che è accaduto è grave e ce ne rendiamo perfettamente conto, questi episodi si ripetono con una frequenza allarmante ormai ovunque. Galati aveva scelto volontariamente di essere seguito dal Cim (Centro di igiene mentale), aveva problemi di salute ed economici. Una situazione complessa come tante altre che deve indurci a fare di più, ad un approccio diverso, più efficace verso queste problematiche. Sono chiari segnali del fatto – conclude il sindaco Luigi Guidano – che la società di sta andando in frantumi correndo dietro i disvalori». (di Antonio Della Rocca)
Uccisa a coltellate in casa della vicina: Aneta aveva cercato di sfuggire al marito, l’uomo confessa il femminicidio (l’Unità – 17 marzo 2024)
La coppia era sposata da più di vent’anni e aveva quattro figli. Ferita anche la vicina di casa che ha provato a difendere la vittima
L’avrebbe raggiunta in casa della vicina, dove si era rifugiata, e lì l’avrebbe uccisa. Albano Galati ha confessato l’omicidio della moglie, Aneta Danelczyk, uccisa a coltellate a Taurisano, in provincia di Lecce. La coppia era sposata da più di vent’anni e aveva quattro figli. L’uomo è stato ascoltato a lungo dalla pm Giorgia Villa e sottoposto a fermo. Sul posto sono intervenute pattuglie della polizia e dei carabinieri.
Il femminicidio si è consumato nella zona 167 del paese, in via Corvaglia. La coppia aveva avuto tre maschi e una femmina, tutti i figli vivevano con i genitori. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo da qualche tempo era rimasto senza lavoro, aveva chiesto aiuto ai servizi sociali che lo stavano seguendo e si era trasferito temporaneamente in un altro appartamento. Danelczyk, 50 anni, originaria della Polonia si era rifugiata nell’appartamento della vicina di casa. È morta poco dopo l’arrivo dei soccorsi. L’uomo avrebbe utilizzato un coltello da cucina a lama lunga, che la polizia ha trovato sul posto. Anche la vicina che aveva accolto la donna è rimasta ferita nel tentativo di difendere l’amica. Galati, 57 anni, ha chiamato la polizia e confessato. Sarebbe tornato a casa in uno stato di forte alterazione psicofisica e avrebbe cominciato a colpire la moglie che ha cercato riparo dalla vicina di casa. La comunità di Taurisano, 11mila abitanti, è sconvolta dall’accaduto. “È una giornata triste per la nostra città – ha detto la vicesindaca Sonia Santoro – Il femminicidio è una realtà che bisogna contrastare con la cultura del rispetto della donna. Come amministrazione comunale nel nostro piccolo lo stiamo facendo. Lo abbiamo fatto anche in occasione della festa della donna con dei momenti di riflessione in cui abbiamo coinvolto tutti. Dobbiamo fare il possibile perché non accada mai più”.
Uccisa a coltellate dal marito, in casa c’era anche il figlio 12enne. L’uomo ai pm: “Non ricordo nulla” (Fan Page – 17 marzo 2024)
Il femminicidio di Aneta Danelczyk, 50 anni, a Taurisano: il marito Albano Galati si è prima costituito, poi dopo un malore avrebbe detto ai pm di non ricordare nulla. Era da poco in cura in un Centro di igiene mentale: il Comune ha fatto sapere che si occuperà dei figli della coppia.
“Non ricordo nulla”. È questo quanto avrebbe detto nel corso di un lungo interrogatorio Albano Galati, il 57enne di Taurisano che ha ucciso a coltellate la moglie 50enne Aneta Danelczyk ferendo anche la vicina di casa a cui la vittima aveva chiesto aiuto per sfuggire alla furia del marito.
Il femminicidio nel Salento: la donna uccisa con un coltello da cucina. Dopo il femminicidio l’uomo si è costituito in commissariato. Poi si sarebbe sentito male e avrebbe perso i sensi. Una volta rinvenuto, dopo l’intervento di un’ambulanza, ai pm avrebbe appunto detto di non ricordare nulla, neanche perché si trovasse lì in quel momento. La pm Giorgia Villa ha disposto il fermo e il suo trasferimento in carcere in vista dell’interrogatorio di convalida. Deve rispondere dei reati di omicidio e tentato omicidio poiché la vicina di casa, 55 anni, è rimasta ferita, fortunatamente in maniera non grave. Il magistrato ha anche disposto l’autopsia sul corpo della vittima che sarà eseguita mercoledì dal medico legale Roberto Vaglio. Da un primo esame esterno risulta che l’uomo abbia inferto almeno nove fendenti con un coltello da cucina con una lama lunga 19 centimetri. Gli agenti del commissariato di Taurisano hanno sequestrato un coltello lungo 30 cm e un taglierino in plastica con lama spezzata: le armi sono state trovate nella casa della vicina della coppia, dove la cinquantenne aveva cercato invano rifugio.
Chi era Aneta Danelczyk, uccisa dal marito: lascia 4 figli
Aneta Danelczyk, originaria della Polonia, lascia quattro figli, di cui un minorenne che a quanto emerso era in casa quando la mamma è stata uccisa. La donna aveva conosciuto in Svizzera il marito: entrambi lavoravano lì e poi avevano deciso di trasferirsi in Salento, a Taurisano, il paese di origine di lui. Il loro matrimonio, però, stava per finire, i due si stavano per separare.
Il Comune si occuperà dei figli della vittima di femminicidio. “La priorità per la nostra amministrazione comunale, come ha precisato anche il nostro sindaco, sono i quattro figli di cui uno ha appena 12 anni. Saremo vicini concretamente a loro per tutto ciò che occorre”, è quanto ha detto all’ANSA la vicesindaca di Taurisano Sonia Santoro. “Noi ieri – ha detto ancora Santoro – venuti a conoscenza di quanto era accaduto, siamo andati sul luogo per assicurarci intanto che il minore fosse in un luogo sicuro e poi anche quelli maggiorenni che avevano appena appreso dell’omicidio della madre e dell’arresto del padre. Una tragedia che colpiva quattro figli che sono le vittime di questo grave fatto. Ci faremo carico di tutte le loro necessità, anche offrendo loro un supporto psicologico”.
Galati in cura in un Centro di igiene mentale
A quanto emerso, Galati era da poco in cura in un Centro di igiene mentale al quale si era rivolto spontaneamente dopo aver perso il lavoro. Secondo alcune testimonianze da verificare, aveva detto ad alcuni colleghi che aveva intenzione di compiere un omicidio ma la cosa non era stata presa sul serio. “L’intera cittadinanza si è stretta intorno a questa famiglia ma anche a quella di Galati, incolpevole di quello che lui ha fatto”, ha detto ancora la vicesindaca. “Ci uniamo al dolore di questa famiglia, dei figli sperando che, con l’aiuto di tutti, possano superare questo momento e trovare la forza di andare avanti”. (di Susanna Picone)