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Ambra Pregnolato, 40 anni, maestra d’asilo, mamma. Uccisa a martellate dall’ex amante

Valenza (Alessandria), 24 Gennaio 2020


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Valenza, maestra d’asilo uccisa dall’amante: lei lo voleva lasciare, lui l’ha massacrata con un martello
Svolta nelle indagini sul misterioso delitto di Ambra Pregnolato, la maestra d’asilo 40enne uccisa ieri, 24 gennaio, nell’appartamento di Valenza (Alessandria) in cui viveva con il marito e la figlia dodicenne. I carabinieri del comando provinciale di Alessandria, nel pomeriggio di oggi hanno sottoposto a fermo un amico della donna che ha confessato l’omicidio. Il movente del delitto sarebbe passionale: i due, secondo quanto scrive La Repubblica, erano amanti da alcuni mesi, ma lei aveva deciso di mettere fine alla relazione. E l’uomo a quel punto l’ha colpita più volte con un martello. Ulteriori dettagli sul movente dell’omicidio li riporta La Stampa. L’uomo era ricercato sin dalle prime ore del mattino, in quanto si era allontanato dall’abitazione di parenti dove soggiornava, facendo perdere le proprie tracce. Era stato trovato oggi pomeriggio ferito, sui binari di una ferrovia, dove poco prima aveva tentato di togliersi la vita, gettandosi sotto un treno. Ma era rimasto solo ferito. 

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La maestra d’asilo uccisa ieri a Valenza (Alessandria), Ambra Pregnolato, 40 anni, conosceva benissimo il suo assassino. E anche la famiglia della vittima sapeva chi era. Un amico, che – ha raccontato l’omicida nella confessione ai carabinieri e al magistrato – era stato l’amante della donna, per un anno.
Questa sera è stato fermato: è Michele Venturelli, 46 anni. Avrebbe compiuto il femminicidio perché la vittima aveva cambiato idea e non voleva più andare a vivere con lui, lasciando il marito, come gli avrebbe promesso. Allora l’ha colpita con un martello che teneva nello zaino, un arnese che gli serviva – ha raccontato – per aggiustare la bicicletta. La vittima è stata trovata morta dal marito, nel salotto, con la testa fracassata.
Il caso di Valenza è stato risolto in poche ore dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale e della compagnia di Alessandria. I militari hanno trovato Venturelli ferito sui binari della ferrovia, vicino a un ponte di Alessandria: aveva cercato di uccidersi, sconvolto per il delitto di cui si era macchiato. Dopo le prime cure, è stato interrogato dai carabinieri e dal pm. Resta ricoverato in ospedale, piantonato dai carabinieri, ma non un pericolo di vita.
L’omicida ha confessato, ma prima di arrivare al fermo gli investigatori dell’Arma avevano già raccolto “molteplici, univoci e concordanti elementi di responsabilità”. E già ieri era stato interrogato. I militari hanno ricostruito ogni fase del delitto e la successiva disperazione dell’uomo: Venturelli, che era ospite del padre e della sorella in una casa vicina a quella della maestra, ieri mattina era andato a casa della vittima, sapendo che era sola. Voleva convincerla a proseguire la loro relazione e, quando la donna, gli ha spiegato che invece era finita per sempre, ha preso il martello e l’ha colpita con ferocia alla testa fino a ucciderla. Poi si è disfatto delle scarpe e degli abiti insanguinati, del martello, che ha gettato in un fiume, e si è rifugiato a casa del padre e della sorella. Dove i carabinieri l’hanno trovato e interrogato fino a tarda notte. Dopo il 46enne si è allontanato dalla casa dei parenti e, in preda al rimorso, ha tentato il suicidio. Ricercato dalle prime ore del mattino, è stato rintracciato oggi, ferito, poco dopo l’ora di pranzo. E’ stato portato in ospedale e ricoverato in prognosi riservata; è stato interrogato, assistito dall’avvocato d’ufficio, e ha confessato il delitto spiegando il movente.


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