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Alessandra Immacolata Musarra, 29 anni. Massacrata di botte dal fidanzato

Messina, 6 Marzo 2019


Titoli & Articoli

Dramma a Messina, Alessandra uccisa di botte in casa dal fidanzato: “Ero geloso” (Fan Page – 7 marzo 2019)
La giovane trovata cadavere in una pozza di sangue all’interno della sua abitazione. La vittima, Alessandra Immacolata Musarra, giaceva nel suo letto con evidenti segni di violenza sul corpo. Rintracciato e fermato il fidanzato che era stato l’ultimo a vederla in vita: dopo l’interrogatorio il 26enne ha confessato il delitto.
Drammatico ritrovamento nella mattinata di giovedì a Messina: una giovane donna di 23anni è stata ritrovata cadavere in una pozza di sangue all’interno della sua abitazione  nel quartiere di Santa Lucia Sopra Contesse. Ad ucciderla il fidanzato 26enne. La vittima, Alessandra Immacolata Musarra, infatti giaceva nel suo letto con evidenti segni di violenza sul corpo. Secondo i primi accertamenti la morte potrebbe risalire diverse ore prima del ritrovamento cioè nella notte tra mercoledì e giovedì.
Dopo la tragica  scoperta e dopo aver interrogato vicini e parenti della 23enne, la polizia ha subito indirizzato le sue attenzioni sul fidanzato della vittima che era stato l’ultimo a vederla in vita. In poco tempo il giovane, il 26enne Christian Ioppolo, è stato rintracciato dagli inquirenti e portato in Questura a Messina dove è stato interrogato. L’uomo quindi è stato posto in stato di fermo ed infine ha confessato. Pare che i due ragazzi litigassero spesso perché lui era geloso e non era la prima volta che la picchiava.
Secondo quanto trapelato, i due avevano avviato una relazione da almeno un anno. Su facebook i due si erano mostrati in foto insieme anche di recente anche se lei ogni tanto postava frasi che fanno suscitare qualche dubbio sulla loro relazione come in un post in cui scriveva “Cercasi persona all’altezza dei miei sogni”. Secondo i primi accertamenti investigativi dunque ci si troverebbe di fronte all’ennesimo caso di femminicidio. Un’accusa che, se fosse confermata, sarebbe ancora più tragica visto che in uno dei suoi ultimissimi post su facebook la 23enne parlava proprio di violenza sulle donne. Commentando una puntata della fiction “Un posto al sole” incentrata proprio su un episodio che parlava di violenza domestiche, aveva scritto: “Bravissimi gli attori ogni anno in vista alla festa della donna ci sono sempre nuovi temi di violenze sulle donne perché sono in mille modi…e un posto al sole le racconta tutte, grandiosi”.

Alessandra massacrata di botte a Messina. I giudici: tante botte ma nessun segno premonitore (Gazzetta del Sud – 8 marzo 2019)
Nessun segnale premonitore. Le liti erano all’ordine del giorno, vero, ma sembra che nulla potesse far pensare che la storia fra Alessandra e Cristian potesse finire in questo modo. Parole di Giovannella Scaminaci, il sostituto procuratore di Messina che segue le indagini sull’omicidio di Alessandra Immacolata Musarra, la ragazza massacrata di botte ieri a Santa Lucia Sopra Contesse, a Messina, dal fidanzato Cristian Ioppolo, che ha poi confessato di averla uccisa.
“L’Ufficio di Procura – ha detto Scaminaci incontrando i giornalisti – ha emesso il fermo nei confronti del giovane Cristian Ioppolo, 26 anni. Le indagini sono iniziate subito, quando è stato evidente che si trattava di un femminicidio. Non c’era stato mai nessun segnale e per questo non è stato possibile evitare questo gesto fatto eclatante”.
“Gli strumenti oggi ci sono per prevenire questi fatti – ha aggiunto – ma non c’era mai stata una denuncia. Mi auguro che chiunque in futuro sia vittima di questo tipo di episodi li denunci”.


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In memoria di

La storia di Alessandra Musarra, dal femminicidio per soffocamento all’ergastolo di Cristian Ioppolo (Fan Page – 17 ottobre 2022)
Alessandra Musarra, 29 anni, viene uccisa la sera del 6 marzo 2019 nella sua casa di Messina dal fidanzato Cristian Ioppolo. Il 26enne, condannato in appello all’ergastolo, l’ha picchiata e soffocata.
La mattina del 7 marzo 2019 Alessandra Immacolata Musarra viene trovata morta nel suo appartamento al rione Santa Lucia sopra Contesse di Messina. A scoprire il cadavere è il padre preoccupato perché la figlia 29enne non risponde più al telefono. Alessandra è stata picchiata e poi soffocata dal suo fidanzato, Cristian Ioppolo, 26 anni, che viene arrestato poco dopo, non prima di aver cercato di sviare le indagini accusando l’ex compagno della vittima. Il 27 maggio 2022 la Corte d’Appello di Messina conferma per la condanna all’ergastolo.‍
Chi era Alessandra Immacolata Musarra, la giovane donna uccisa a Messina
Alessandra Immacolata Musarra ha 29 anni quando viene uccisa dal fidanzato Cristian. Aiuta la madre nel locale di Kebab alle spalle del Duomo di Messina ma da qualche tempo non lavorava più. Dopo un periodo difficile ha infatti incontrato Cristian al quale sembra rivolgere ogni sua attenzione. Con il fidanzato, di tre anni più giovane, ha però un rapporto burrascoso dovuto principalmente alle reazioni, spesso violente, sia fisicamente che verbalmente, da parte di Ioppolo. Convivono in un appartamento a Santa Lucia Sopra Contesse, frazione della città di Messina.
Chi è Cristian Ioppolo, l’ex fidanzato di Alessandra che la uccise per gelosia
Cristian Ioppolo, 26 anni, è originario di Messina. Inizia la sua storia d’amore con Alessandra un anno prima dell’omicidio: il loro rapporto però si incrina quasi subito, a causa della gelosia di quest’ultimo. Il 26enne è taciturno, non ha molti amici e trascorre le giornate da solo o in compagnia di Alessandra, è disoccupato ma non cerca un lavoro, ogni tanto aiuta la famiglia portando le pecore al pascolo. Le difficoltà economiche dei due influiscono negativamente nel loro rapporto.
Le violenze e le discussioni a causa della gelosia
Il problema principale però è che Cristian è geloso, lo è in maniera ossessiva nei confronti di Alessandra e spesso le sue reazioni sono piuttosto violente. Qualche volta intervengono pure intervenuti i carabinieri: nell’ultimo periodo in particolare il 26enne è ossessionato da un ex ragazzo della compagna col quale teme ci sia stato un riavvicinamento. Comportamenti ossessivi che esasperano Alessandra che decide così di mettere fine alla loro relazione.
L’omicidio di Alessandra e il tentativo di depistare le indagini con un sms

Il femminicidio di Alessandra avviene la sera del 6 marzo 2019. I due sono a casa quando scoppia una lite, l’ennesima, probabilmente perché Cristian non accetta la fine della loro storia e accusa la ormai ex compagna di averlo lasciato per un altro. Il 26enne a un certo punto si scaglia contro Alessandra che aggredisce con calci e pugni, accanendosi sul viso, fino a metterle le mani alla gola per soffocarla, infine la uccide. I pm parlano, durante la requisitoria in tribunale, di una violenza inaudita.
Il tempo passa. Sono le 2 di notte quando Cristian, con estrema lucidità, invia col telefono di Alessandra, un messaggio ai genitori ai quali dice di essere stata presa in ostaggio dall’ex fidanzato
. Un modo per sviare le indagini, ma che non sortisce il suo effetto: il malcapitato viene interrogato risultando estraneo ai fatti. A quel punto gli inquirenti si concentrano proprio su Ioppolo che viene così arrestato.
Il ritrovamento del cadavere da parte del padre di Alessandra Immacolata Musarra
Il cadavere di Alessandra viene ritrovato la mattina del 7 marzo dal padre che preoccupato dopo aver ricevuto il messaggio dalla figlia, prova a contattarla. Non ricevendo risposta decide di raggiungere l’abitazione della vittima dove fa la macabra scoperta. Alessandra è a terra, ormai senza vita, col volto tumefatto.
Le indagini e l’autopsia sul cadavere
Inizialmente Cristian nega qualsiasi coinvolgimento nell’omicidio della fidanzata spiegando di non ricordare nulla di quella notte, se non l’inizio della colluttazione. La versione non convince gli inquirenti che vanno avanti con le proprie indagini. Secondo il giudice per le indagini preliminari che lo interroga dopo l’arresto la sua amnesia è soltanto una strategia.
A chiarire ogni dubbio è l’autopsia sul corpo di Alessandra che, nel luglio 2019, stabilisce che la 29enne è stata strozzata, la morte è sopraggiunta “per asfissia meccanica violenta da strozzamento con segni anche di soffocazione, ed escludono altre dinamiche letifere”. La ventinovenne inoltre presenta lesioni a due vertebre cervicali causate dal pestaggio.
Le dichiarazioni della sorella Chiara Musarra
Chiara, la sorella di Alessandra, alle porte del processo d’Appello, decide di rompere il silenzio e ricordare la 29enne puntando il dito contro la richiesta della difesa: “È impossibile dimenticare, ogni giorno è difficile. E poi, pare che questa storia non debba mai finire – le sue parole – pensavamo che almeno giustizia fosse fatta, invece l’ultima udienza ci ha lasciati spiazzati. E’ impossibile per noi pensare che Alessandra non possa avere giustizia, che a noi non venga concesso di trovare pace”, spiega.
La confessione del fidanzato Cristian Ioppolo
Intanto gli inquirenti continuano le indagini. Viene perquisita casa di Cristian Ioppolo, al rione Camaro, e lì, nel vano lavanderia, gli agenti trovano gli abiti sporchi di sangue. Nel mese di ottobre vengono chiuse le indagini e Ioppolo viene considerato l’unico responsabile del pestaggio che ha causato la morte di Alessandra: deve rispondere del reato di omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e dalla stabile convivenza.‍‍
Il processo e la condanna all’ergastolo di Cristian Ioppolo
Il 28 gennaio 2020 Ioppolo viene rinviato a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Messina. Il 18 giugno 2021 viene condannato dalla Corte d’Assise di Messina alla pena dell’ergastolo, confermata il 27 maggio 2022 dalla Corte d’Appello che respinge così la riduzione della condanna a 24 anni.‍ Cristian Ioppolo è condannato anche al risarcimento dei familiari della vittima: 20mila a ciascuno dei due fratelli; 80mila a padre e madre. (di Chiara Ammendola)