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Adriana Tibaldo, 60 anni, contadina, pensionata. Strangolata dal marito

Molina di Altissimo (Vicenza), 3 Giugno 2008


Titoli & Articoli

Tragedia a Vicenza, coniugi trovati morti (la Voce del NordEst – 4 giugno 2008)
Potrebbe trattarsi di un omicidio – suicidio. Le due persone ritrovate senza vita nel vicentino sono: Bruno Davide Cattazzo e Adriana Tibaldo, entrambi di 60 anni. I due coniugi, sono stati trovati nella loro abitazione a Molina di Altissimo, in provincia di Vicenza.
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, l’uomo avrebbe prima strangolato la moglie e poi si sarebbe ucciso. I militari del’Arma, hanno trovato i corpi nel corso della notte, dopo essere entrati in casa con l’aiuto dei Vigili del fuoco, che hanno aperto la porta dell’abitazione.
La segnalazione dei vicini  I militari sono intervenuti su segnalazione di alcuni vicini e conoscenti che da più di un giorno non avevano notizie della coppia, né erano riusciti a contattarli, nemmeno telefonicamente. In casa i carabinieri hanno rilevano una serie di elementi che, al momento, confermano l’ipotesi dell’omicidio-suicidio.

 

Omicidio-suicidio di coniugi nel Vicentino. Il biglietto: «Sono stato io, scusatemi» (Corriere della Sera – 4 giugno 2008)
Secondo una prima ricostruzione l’uomo avrebbe prima strangolato la moglie e poi si sarebbe tolto la vita
I cadaveri di Bruno Davide Cattazzo e Adriana Tibaldo, coniugi entrambi 60enni, sono stati trovati nella loro abitazione a Molina di Altissimo, in provincia di Vicenza. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, l’uomo avrebbe prima strangolato la moglie e poi si sarebbe impiccato. I carabinieri hanno trovato i loro corpi di notte dopo essere entrati in casa con l’aiuto dei vigili del fuoco, che hanno aperto la porta. I militari sono intervenuti su segnalazione di alcuni vicini e conoscenti che da due giorni non avevano notizie dei coniugi, né erano riusciti a contattarli per telefono. In casa i carabinieri hanno trovato elementi che confermano l’ipotesi dell’omicidio-suicidio.
IL BIGLIETTO – Altra prova è un biglietto lasciato da Cattazzo: «Sono stato io. Scusatemi». L’uomo non ha fornito spiegazioni del proprio gesto che – secondo i carabinieri – è stato attuato fra lunedì e martedì. Martedì sera a casa dei Cattazzo è arrivata una sorella di Adriana Tibaldo. Con l’aiuto di una figlia è riuscita a guardare dentro casa e, vista la donna sul letto, composta con le braccia incrociate e un’immaginetta della Madonna nelle mani giunte, ha chiamato i carabinieri. In soffitta, appeso a una trave, c’era il corpo di Cattazzo. I coniugi, entrambi pensionati, erano sposati da 15 anni, non avevano figli ed erano conosciuti in paese come una coppia molto unita, dedita al lavoro nei campi e dall’esistenza tranquilla e solitaria.


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