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Enkelejda Agaj, 32 anni, mamma. Uccisa a picconate in testa dal marito

Cave (Roma), 20 Ottobre 2001

Di lei sappiamo solo quello che i giornali scrivono 13 anni dopo, quando il suo assassino uccide un’altra donna

 

 

Asilan Agaj, 40 anni, operaio, padre. Uccide la moglie sfondandole il cranio a picconate


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Nel 2001 fracassò il cranio a picconate alla moglie
L’albanese, oggi 53enne, arrestato ieri l’altro a Sutri per aver assassinato la convivente a coltellate, tredici anni fa aveva un’altra vita. Una vita normale, tranquilla. Dal 1993 si era trasferito con la famiglia a Cave, in provincia di Roma, dove godeva di ottima reputazione. Lavorava in regola per un’impresa edile fino al luglio del ’99, quando un incidente sul lavoro lo aveva lasciato in mezzo ad una strada. Fino al 20 ottobre 2001, giorno dell’uxoricidio, a mandare avanti la famiglia ci aveva pensato Enkelejda con lavori saltuari. Alla base di quel folle gesto, dunque, poteva esserci la difficile situazione economica. Ma, non lo esclusero gli inquirenti, anche la gelosia.
Quella mattina di ottobre, aspettò che i figli andassero a scuola, per poi uccidere la moglie con un attrezzo da muratore, il ”male e peggio”, colpendola alla testa e fracassandole il cranio. Dopodiché si consegnò alla polizia municipale che, a sua volta, allertò i carabinieri. La tragedia sconvolse l’intera comunità di Cave, dove la famiglia era conosciuta a apprezzata. Due anni più tardi arrivò la condanna a 14 anni di reclusione della Corte d’assise d’appello. I due figli furono affidati agli zii. Nel 2012, dopo aver scontato 9 anni di carcere, l’uomo tornò in libertà. Circa un mese fa, il perché è ancora oggetto d’indagine, arrivò a Sutri e si stabilì nella casa della donna di 31anni, madre di tre figli. E la tragedia si è ripetuta: l’ha uccisa a coltellate. Quella mortale le ha passato da parte a parte il collo.

L’albanese è recidivo, aveva già ucciso la moglie
E’ recidivo Agaj Asilan, l’albanese di 53 anni che, ieri pomeriggio, ha ucciso a coltellate la convivente di 31 anni, madre di 3 figli, a Sutri. Dalle indagini attualmente in corso è emerso che l’uomo, circa tredici anni fa, aveva ucciso la moglie. L’episodio di sangue accade a Cave, in provincia di Roma, nel 2001: la donna fu ammazzata a picconate. Gli investigatori accertarono che il movente del delitto era la gelosia. Il matrimonio tra Agaj e la moglie, dopo 20 anni, era entrato in crisi. Le liti tra la coppia, molte delle quali violente, erano all’ordine del giorno. E fu proprio al culmine dell’ennesima lite che l’uomo afferrò un piccone e assassinò la moglie. Poi, proprio come ha fatto ieri a Sutri dopo aver sgozzato la 31enne, chiamò i carabinieri e si costituì. Il Tribunale di Tivoli, nel 2003, lo condannò a 16 anni di reclusione. La pena fu ridotta a 14 anni dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma. Nel 2012, dopo aver scontato 9 anni di carcere, l’uomo è tornato in libertà.Di le


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