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Francesco, 4 mesi. Ucciso, insieme alla sua mamma, a coltellate il giorno del suo battesimo dal padre

Acireale (Catania), 16 Dicembre 2007


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Ucciso poche ore prima del battesimo Morta anche la mamma, fermato il padre (Quotidiano Nazionale – 16 dicembre 2007)
AGGHIACCIANTE SCOPERTA AD ACIREALE
Una donna, Giovanna Toscano, di 24 anni e il figlio di quattro mesi sono stati uccisi con colpi di coltello nella loro abitazione di Acireale. I corpi sono stati trovati intorno alle 16 dai carabinieri della locale compagnia. Il bimbo è stato ucciso poche ore prima di essere battezzato Francesco. I carabinieri della compagnia di Acireale sono alla ricerca dell’ex convivente della donna di 24 anni per chiarire la sua posizione nella vicenda e interrogarlo.
L’uomo si sarebbe allontanato con l’auto della madre della vittima. La vettura è stata ritrovata, dopo aver avuto un incidente, tra Enna e Caltanissetta e l’uomo, Giovanni Prescimone, di 48 anni, residente a Giarre, che era alla guida è stato ricoverato in gravi condizioni. Adesso è piantonato nell’ospedale di Caltanissetta dai carabinieri con l’accusa di duplice omicidio aggravato. I carabinieri stanno accertando se si tratti proprio dell’ex convivente. Sta invece bene ed è con la madre naturale la bambina che il convivente della donna uccisa aveva avuto con la prima moglie. La piccola, secondo alcune testimonianze raccolte sul posto, era stata vista in compagnia del padre. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire se la piccola sia stata portata dalla madre prima o dopo il duplice omicidio.
Un omicidio di impeto, scaturito dalla gelosia. E’ questo il movente più accreditato dagli investigatori. Ad uccidere sarebbe stato il convivente della vittima al culmine di una violenta lite. La ricostruzione fornita dagli investigatori è agghiacciante: le due vittime sono state trovate per terra in una pozza di sangue colpite da numerose coltellate. A trovare i due corpi sono stati i genitori della donna che si erano recati a casa della figlia e del nipote per andare insieme in chiesa per celebrare il battesimo. Sono stati loro ad avvertire i carabinieri.
Davanti alla casa, in via Nazionale, si sono radunati alcuni parenti delle vittime. ”Sono il padrino – dice un uomo – anzi sarei dovuto esserlo. Stamattina erano un po’ nervosi ma io pensavo che fosse legato appunto al battesimo che si doveva celebrare oggi alle 18″. La cerimonia doveva essere celebrata nella chiesa madre di Guardia Mangano.
Per i vicini di casa delle vittime si tratta di “un delitto inspiegabile, una tragedia senza apparenti motivi”.  ”Sembravano due persone senza problemi – dice una signora  – non avevano mai litigato, almeno per quello che riuscivamo a capire da fuori”. Un ragazzo che conosceva Giovanna Toscano la ricorda come “una grande lavoratrice, impiegata in una rosticceria vicino casa, che pensava soprattutto alla famiglia”.
Il parroco della chiesa Maria Santissima Immacolata, don Giovanni Cavallaro, conoscevo bene la vittimaperchè “frequentava la chiesa ed era una ragazza tranquilla”. Il sacerdote ha ricordato Giovanna Toscano e il figlioletto durante l’omelia della messa pomeridiana, la funzione che sarebbe dovuta servire anche ad officiare il battesimo del bambino.

 


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