Sohaib Teima, 21 anni, studente e cameriere. Già denunciato per maltrattamenti, è accusato di aver ucciso e occultato il corpo della ex fidanzata
La Salle, 5 Aprile 2024
Titoli & Articoli
Donna morta vicino Aosta, testimone “due ragazzi sofferenti” (Ansa – 9 aprile 2024)
Intervistato da La Stampa, “nessun furgone, erano a piedi”
Lei: molto bella, ma sofferente, emaciata. Lui con i ricci neri e la carnagione olivastra. Erano vestiti come due dark, tutti di scuro. Come quei ragazzi che venerano la morte. Ho pensato: due vampiri. E ho pensato anche un’altra cosa, per cui adesso provo molta vergogna: lei era così pallida che sembrava un cadavere.
Non riesco più a dormire sapendo quello che è successo”. E’ il racconto di un testimone – raccolto e pubblicato dal quotidiano La Stampa – in merito al ritrovamento di una ragazza morta in una chiesetta diroccata sopra La Salle, in Valle d’Aosta. “Mi sembravano – prosegue – due di quei ragazzi che si tagliano e si procurano delle ferite. Emo. Dark. Non so come definirli.
Ragazzi sofferenti. Mi hanno raccontato di essere arrivati dal confine svizzero. Cercavano un supermercato grande per fare la spesa. E poi volevano andare a campeggiare sulle montagne. Per questo so che non esiste il furgone di cui ho sentito parlare al telegiornale. Perché mi hanno chiesto indicazioni per la fermata del pullman, io li ho accompagnati e li ho visti salire a bordo”. “Ha sempre parlato lui. Si esprimeva in un buon italiano, anche se non sembrava italiano. Era molto più giovane di lei, non dico minorenne ma quasi. Non sembrava un tipo violento, tutt’altro. Non sembrava nemmeno uno con problemi di droghe. Con me è stato gentile. Io non credo che l’abbia uccisa” conclude il testimone.
Sohaib Teima, chi è il giovane italo-egiziano arrestato per l’omicidio di Aosta (SkyTg24 – 11 aprile 2024)
Sohaib Teima, ha 21 anni ed è residente a Fermo nelle Marche. Il giovane è stato arrestato a Lione in Francia ieri sera. Secondo gli investigatori, è lui il ragazzo che accompagnava la ventiduenne francese trovata morta il 6 aprile nella cappella di una chiesetta abbandonata a La Salle in provincia di Aosta, deceduta, poi, per cause violente. Teima è già a processo per atti di violenza sulla vittima e per queste accuse, dovrà comparire davanti al Tribunale correzionale di Grenoble tra poche settimane. Il giovane era ricercato in Francia e in Italia dalla fine di marzo per “violazione del controllo giudiziario”. Anche la Procura di Grenoble ha aperto un’indagine per l’omicidio della ragazza trovata morta ad Aosta. Secondo l’autopsia la giovane, una ventiduenne francese, è stata uccisa a coltellate.
Un testimone avrebbe parlato nei giorni precedenti con entrambi i ragazzi. “Erano vestiti in abiti dark, come due vampiri”. E stavano cercando “una casa dei fantasmi”. Quella di Derby, che si trova a pochi passi dal villaggio abbandonato. “Camminavano, erano a piedi. Lei: molto bella, ma sofferente, emaciata. Lui con i ricci neri e la carnagione olivastra”. Nella conversazione,dice il testimone, “ha sempre parlato lui. Si esprimeva in un buon italiano, anche se non sembrava italiano. Era molto più giovane di lei, non dico minorenne ma quasi. Non sembrava un tipo violento, tutt’altro”.
Violences contre Auriane Laisné : rebondissement à Grenoble, Sohaib Teima sera jugé une troisième fois (Le Progres – 24 luglio 2024)
La cour d’appel de Grenoble a délibéré plus tôt que prévu dans l’affaire du petit copain d’Auriane accusé de violences avant le meurtre de cette dernière en Italie. Elle a ordonné un complément d’enquête. Sohaib Teima sera donc jugé une troisième fois pour ces faits.
Coup de théâtre ce mardi dans l’affaire Sohaib Teima-Auriane Laisné. La chambre correctionnelle des appels de Grenoble qui devait rendre sa décision le 4 septembre, a ordonné ce mardi un supplément d’information. L’étudiant italien, suspecté du meurtre d’Auriane en Italie en mars, contestant la condamnation du 3 mai pour violences du temps de leur relation, avait été rejugé le 26 juin.
« Je suis innocent », avait-il répété, niant avoir commis des violences ou prononcé des insultes. En première et en seconde instance, les avocats de la défense avaient…
Femminicidio di Aosta, udienza d’Appello. Il pm: “Sohaib rimanga 10 anni fuori dalla Francia” (il Resto del Carlino – 17 ottobre 2024)
Il ragazzo è sospettato di aver ucciso la giovane Auriane, ma è già stato condannato in primo grado per maltrattamenti. La madre: “Spero che mio figlio venga assolto e scarcerato”
Diciotto mesi di carcere e dieci anni di divieto di ingresso in Francia. Il pm francese ha chiesto alla Corte d’Appello di Grenoble che venga aumentata di sei mesi la pena inflitta in primo grado a Sohaib Teima, il 21enne fermano di origini egiziane sospettato dell’omicidio della compagna Auriane Laisne, 22enne di Lione, e sotto processo anche per violenza domestica e minacce nei confronti della ragazza. Gli avvocati difensori dell’imputato hanno invece chiesto l’assoluzione e la scarcerazione del giovane fermano. Il presidente della Corte si è riservato la decisione e ha fissato la data della sentenza per il prossimo 13 novembre.
Nel corso dell’udienza è stato nuovamente ascoltato l’imputato che ha risposto con molta serenità a tutte le domande dei giudici spiegando ancora una volta di non aver mai fatto del male alla sua ex fidanzata. A confermare questa tesi anche la testimonianza di una collega della vittima, che lavorava nello stesso locale di intrattenimento a Vienna. La ballerina, chiamata a come testimone dai legali delle famiglia della vittima, ha dichiarato di non aver mai assistito a scenate di gelosia tra i due e che Teima non è mai stato violento, né ha mai minacciato Auriane. La difesa ha ulteriormente negato ogni violenza e si è soffermata sul profilo della vittima, presentando una serie di documenti e messaggi scritti che potrebbero scagionato Teima. Si tratta perlopiù di messaggi ed email che la giovane francese avrebbe inviato al suo ex fidanzato, scusandosi di averlo denunciato e di essere stata costretta dal padre a farlo.
Contro la strategia difensiva il pubblico ministero ha nuovamente presentato tre certificati medici e due denunce per dimostrare i maltrattamenti subiti dalla ragazza e ha parlato di comportamenti aggressivi di Teima. Ancora più categorico l’avvocato della famiglia della vittima che ha ribadito le continue sopraffazioni psicofisiche da parte del giovane fermano. Presenti al processo anche i familiari della vittima che già in primo grado si erano costituiti parte civile attraverso il loro legale.
In aula anche Atika, la mamma dell’imputato, che è rimasta soddisfatta dell’andamento dell’udienza: “Questa volta i giudici hanno ascoltato i nostri avvocati e hanno finalmente acquisito le memorie difensive e le prove che in primo grado erano state rigettate. E’ stata un’udienza più serena, dove tutti hanno potuto parlare e chiarire. Ora mi auguro che questo clima possa essere proiettato anche nella decisione della Corte, che mio figlio possa essere assolto e scarcerato, per poi essere rimpatriato. Una volta in Italia potremo affrontare con più chiarezza e con i mezzi giusti l’accusa di omicidio per la quale il mio Sohaib si è sempre dichiarato innocente“. Dopo il processo, il giovane è stato ricondotto in carcere in attesa di capire se dovrà scontare la pena in Francia e quando potrà essere estradato in Italia, come richiesto dalla Procura di Aosta, in quanto gravemente indiziato dell’omicidio della compagna. (di Fabio Castori)
Il silenzio di Teima, che da sempre nega il delitto di La Salle (Rai News – 22 novembre 2024)
Indiziato per la morte di Auriane Laisne, si avvale della facoltà di non rispondere perché attende di incontrare i legali e visionare gli atti
Un interrogatorio in collegamento dal carcere di Torino, dove Sohaib Teima è stato trasferito lunedì sera, al Tribunale di Aosta, dove sarà processato per omicidio aggravato dalla premeditazione. Questa mattina, 22 novembre, il 21enne fermano, accusato di aver tolto la vita alla compagna, la 22enne lionese Auriane Laisne, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Lo ha fatto perché non ha ancora incontrato i suoi avvocati Lucia Lupi e Igor Giostra e perché ci sono diversi atti e documenti da visionare insieme.
La strategia difensiva è chiara: dall’arresto in Francia, dove è stato condannato per maltrattamenti nei confronti della vittima, poi trovata morta nella cappella dell’Equilivaz, sopra La Salle, Teima ha sempre negato il delitto. Per gli inquirenti invece ne è gravemente indiziato.
Teima ha più volte sostenuto di non essere mai stato nella chiesetta diroccata e di essere ripartito per Grenoble il 27 marzo. Un biglietto testimonia il viaggio, ma chi indaga colloca la morte della giovane proprio tra il 26 e il giorno successivo.
Gli avvocati contestano anche il pericolo di fuga, al centro della misura cautelare che ha portato Teima in cella: sarebbe rientrato a casa per la fine del Ramadan, dai parenti, e solo in quel momento avrebbe scoperto della morte della giovane. In quell’occasione avrebbe anche indicato che, forse, c’era qualcun altro che poteva avercela con lei. Una coltellata alla gola, ma senza segni evidenti sul corpo, la causa del decesso e la difesa lascia intendere che l’autopsia abbia dato altri riscontri. Ci sono prove da dimostrare, testimoni da ascoltare, atti da integrare. L’unica certezza, per ora, è che il prossimo 2 dicembre gli avvocati saranno a Torino per un colloquio con lui. Da quel momento Teima potrà parlare con il giudice e raccontare la sua versione dei fatti.
Femminicidio a La Salle, sospettato “sono innocente” (Ansa – 2 dicembre 2024)
Sohaib Teima ha incontrato per la prima volta i suoi legali
“Sono innocente, non l’ho uccisa io”. Lo ha ribadito durante il colloquio con i suoi legali Sohaib Teima, il ventunenne di Fermo “gravemente indiziato” dalla procura di Aosta di aver ucciso alla fine del marzo scorso con un’arma da taglio la sua compagna Auriane Nathalie Laisne, di Lione, un anno più grande di lui, all’interno di una chiesetta diroccata a La Salle, in Valle d’Aosta.
Quest’oggi Teima per la prima volta ha incontrato di persona i suoi difensori, l’avvocata Lucia Lupi e il collega Igor Giostra, entrambi del foro di Fermo.Il ragazzo, estradato in Italia dalla Francia il 18 novembre, continua a proclamarsi innocente dal giorno in cui è stato arrestato a Grenoble quasi otto mesi fa. ”Ora – spiega l’avvocata Lucia Lupi – stiamo decidendo le prossime mosse difensive, se farlo interrogare prima della chiusura delle indagini o aspettare”. Intanto, la procura, prima di poter chiudere le indagini, sta aspettando che i consulenti tecnici da lei nominati depositino la relazione sui contenuti dei cellulari sequestrati a Teima.
Il ventunenne è indagato per omicidio aggravato dalla premeditazione e dal fatto che era legato sentimentalmente alla vittima, e per occultamento di cadavere, aggravato dal fatto che con questo gesto – secondo la procura di Aosta – mirava a garantirsi l’impunità.