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Silvano Sabatini, 31 anni, operaio, pluripregiudicato, padre. Uccide la moglie con 35 coltellate davanti alla figlia di 3 anni, poi, sempre davanti, alla bimba, tenta il suicidio lanciandosi dal tetto. Condannato a 22, poi ridotti a 16, è un “detenuto modello” e dopo 10 anni è libero

Castel Giorgio (Terni), 15 Dicembre 2002


Titoli & Articoli

“Come sta la mia bambina?” (Orvieto News – 28 dicembre 2002)
Ha deciso di non rispondere alle domande del magistrato romano che lo ha interrogato all’ospedale San Camillo su delega della procura orvietana. Silvano Sabatini, il trentaduenne originario di San Venanzo accusato di aver massacrato la moglie Mara Cicala con 35 coltellate, rimane ancora ricoverato in prognosi riservata dopo aver tentato il suicidio gettandosi dal tetto. Nei suoi confronti è stato emesso un provvedimento di arresto.
L’uomo ha chiesto solamente notizie della bambina che, secondo la ricostruzione dell’omicidio effettuata dagli inquirenti, avrebbe assistito suo malgrado all’efferata scena del delitto. Per il resto ha riferito di non ricordarsi assolutamente nulla e, per tale motivo, si è rifiutato di fornire spiegazioni al sostituto procuratore. Il suo difensore, l’avvocato Carlo Bizzarri del foro di Perugia, ha annunciato ricorso al tribunale del riesame contro l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Orvieto Massimo Zanetti.
“Il fatto che l’inchiesta sia ancora in corso lascia il campo libero ad ogni ipotesi” ha detto l’avvocato. Secondo il legale potrebbe insomma avere una certa consistenza l’ipotesi che ad uccidere la povera Mara non sia stato il marito. Un’eventualità che non viene invece presa nemmeno in considerazione dal sostituto procuratore Carlo Dibello le cui indagini avrebbero finora consentito di attribuire un certo credito alla pista dell’omicidio passionale, pur non essendo questa l’unica pista seguita.

 

PERUGIA: UCCISE LA MOGLIE A COLTELLATE, CONDANNATO A 16 ANNI (AdnKronos – 28 settembre 2005)
CORTE D’ASSISE D’APPELLO HA ACCOLTO ISTANZA PATTEGGIAMENTO
La Corte d’Assise d’appello di Perugia ha accolto questa mattina l’istanza di patteggiamento formulata dagli avvocati di Silvano Sabatini, l’operaio di 36 anni che nel dicembre del 2002 uccise la moglie, Maria Cicala, colpendola con 35 coltellate sotto gli occhi della figlioletta di soli 4 anni. Sabatini, pluripregiudicato, accusato di omicidio volontario e difeso dagli avvocati Carlo Bizzarri e Maurizio Filiacci, era stato condannato in primo grado a 22 anni di reclusione dal gup di Orvieto, pena ridotta oggi a 16 anni, in seguito all’accoglimento del pattegiamento. Confermata invece, la sentenza di primo grado per quanto riguarda le statuizioni civili e le pene accessorie. (segue)

Silvano Sabatini tornerà a casa tra un anno (OrvietoSì – 15 ottobre 2012)
Tornerà in libertà tra meno di un anno Silvano Sabatini. L’omicida di casa Perazza che nel dicembre 2002 massacrò la moglie Mara Cicala con 35 coltellate sotto gli occhi della figlioletta sta finendo di scontare la condanna a 16 anni di carcere ricevuta in Appello e tornerà libero prima del mese di luglio 2013. Sabatini che si trova attualmente nel carcere di Spoleto, dopo aver scontato i primissimi anni tra una casa di cura bolognese e il carcere di Orvieto, in questi anni “è stato un detenuto modello”, come conferma il suo legale Carlo Bizzarri. E così, per effetto delle scarcerazioni anticipate, alla data attuale potrebbe già uscire per l’agosto del prossimo anno, ma col trascorrere dei mesi continuerà a maturare altri sconti di pena che gli consentiranno, di fatto, di tornare in libertà prima di luglio. Ancor prima Sabatini potrebbe ottenere l’affidamento in prova.
“Voglio espiare il mio peccato”. “Prego tutti i giorni per Mara e chiedo perdono a mia figlia e ai miei suoceri”. Con quest’animo l’operaio di San Vito in Monte (San Venanzo), 32 anni al momento del delitto, accoglieva nel 2004 e poi nel 2005, le condanne a suo carico: 22 anni in primo grado, tramutati in 16 in Appello per un computo errato. I giudici nell’emettere la sentenza avevano ritenuto equivalenti le attenuanti del vizio parziale di mente con le aggravanti. Oggi Sabatini, ex dipendente Itelco, ha 42 anni. A 43 uscirà dal carcere, a meno di undici anni dal delitto che la mattina del 15 dicembre 2002 sconvolse la frazione di Casa Perazza, nelle campagne di Castel Giorgio.


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