Loading

Sergio Cini, 85 anni, pensionato, padre. Si uccide insieme alla moglie con un colpo di pistola

Fai della Paganella (Trento), 9 Gennaio 2019


Titoli & Articoli

Sergio e Luisa, innamorati oltre la morte: decidono di farla finita insieme: trovati abbracciati (Internapoli – 10 gennaio 2019)
Chi ieri mattina li ha trovati stesi a terra, senza vita e abbracciati al secondo piano della loro villetta a Fai della Paganella, un piccolo comune in provincia di Trento, aveva suonato al campanello dei veneziani Sergio Cini e Luisa Zardo con animo sereno. Sempre lui, un conoscente che ogni tanto faceva dei lavoretti a casa della coppia di anziani, racconterà ai carabinieri della compagnia di Cles, di averli sentiti martedì, sul tardo pomeriggio e di aver ricevuto un invito a passare a casa loro, a Fai, in via Cortalta. Mai però si sarebbe immaginato che quell’invito fosse l’ultimo, disperato, capitolo di una tragedia della solitudine.
La coppia è stata trovata morta abbracciata, sul divano della loro casa, al primo piano del numero 14 di via Cortalta, a Fai della Paganella. La morte di Sergio Cini, 85 anni, e Luisa Zardo, 87 anni è da considerarsi un omicidio – suicidio e che è avvenuta nella giornata di martedì. Si amavano molto e condividevano tutto, «vivevano uno per l’altra e avevano solo loro stessi» – spiegano gli amici e vicini di casa. A Luisa Zardo poi era stato diagnosticato un terribile male. Probabilmente il peso della malattia di lei e della sofferenza e solitudine del marito era diventato troppo pesante da sopportare. E hanno deciso di comune accordo di farla finita per sempre.

 

(Corriere dell’Alto Adige – 11 gennaio 2019)

 

 

«È stata una scelta d’amore, va rispettata» (il Mattino di Padova – 12 gennaio 2019)
Parla la figlia di Sergio e Luisa Cini. «Della pistola non sapevo nulla». L’ultimo desiderio: le loro ceneri nel mare del Lido
«È stata una scelta d’amore che come tale va rispettata. Un epilogo drammatico che noi certamente avremmo voluto diverso, ma è stata l’estrema volontà dei miei genitori, una decisione presa insieme, segno della loro unione». Sonia Cini non ha dubbi: la tragica scomparsa dei genitori Sergio e Luisa Zardo va rispettata.
l’ultimo abbraccio. Una morte a cui i suoi genitori sono andati incontro insieme, stretti nell’ultimo abbraccio. La presenza della pistola che l’anziano ha puntato contro la moglie e ha poi rivolto verso se stesso resta un mistero per la figlia cinquantanovenne della coppia. Il padre non ha mai manifestato interesse o passione per le armi: «È evidente che se la sia procurata per essere certo che la loro scelta fosse irrevocabile. Non ne sapevamo nulla, altrimenti sarei andata di persona a toglierla dalle sue mani. Più di questo al momento non so, le indagini sono in corso» afferma. È provata Sonia, ma con grande dignità e amore ricorda i genitori e sottolinea l’affetto ricevuto dall’intera comunità di Fai della Paganella, dove in questi giorni è arrivata per gestire la situazione e dove i genitori vivevano da anni in quella che da seconda casa era diventata la loro abitazione principale.
la solidarietà. «Tutti, dal primo all’ultimo hanno dimostrato per i miei genitori una stima immensa e verso di noi un senso di protezione e supporto prezioso. Ci hanno difesi e sostenuti in modo commovente. Mamma e papà erano molto benvoluti», la gratitudine traspare da ogni sua parola. Sergio e Luisa hanno sempre cercato di farcela da soli. Nonostante i forti problemi di salute della moglie, che ha affrontato lunghi periodi di ricovero, l’uomo l’ha aiutata in ogni modo. Negli ultimi mesi hanno rifiutato i pasti e l’aiuto domestico che ricevevano dal Comune.
la determinazione «Due anni fa sono stata da loro sette mesi» racconta la figlia. «Ma erano orgogliosi. Vivendo a Padova con mio marito e mia suocera anziana li vedevo poco, ma loro ci hanno sempre fatto sembrare che tutto andasse bene. La situazione si è fatta sempre più pesante, ma loro volevano rigorosamente essere capaci di cavarsela. Quando le difficoltà sono diventate insormontabili hanno capito che quella vita non era più sostenibile e hanno deciso di andarsene con la dignità che li ha sempre contraddistinti».
la scelta. Le loro ceneri saranno accolte dalle onde del mare che accarezza l’isola del Lido. La loro isola. L’isola dove erano nati e dove era nato il loro amore. Questa l’ultima volontà di Sergio Cini e Luisa Zardo. Lo hanno lasciato scritto nella lettera che è stata trovata accanto ai due corpi privi di vita.

 

 


Link