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Rosario Lupo, 59 anni, bracciante agricolo. Uccide la compagna incinta con 11 coltellate e porta in auto il corpo fino alla caserma dei Carabinieri. Condannato a 8 anni e 10 mesi

Cerignola (Foggia), 1 Gennaio 2011

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Titoli & Articoli

Uccide una donna e la porta in auto dai carabinieri (La Gazzetta del Mezzogiorno – 2 gennaio 2011)
Ha ucciso la donna con cui aveva avuto una relazione poi ha portato il cadavere in auto sino alla caserma dei carabinieri per autodenunciarsi. È questa la ricostruzione dell’omicidio avvenuto oggi a Cerignola (Foggia).
L’uomo, un bracciante agricolo, ha ucciso la donna con una coltellata in località Canneto, agro di Cerignola. Si è poi presentato con il cadavere nell’auto davanti alla caserma dei carabinieri. I militari dell’Arma hanno trovato il corpo della donna, avvolto in un telo, con un coltello da cucina ancora conficcato nel petto. Il cadavere era adagiato sul sedile anteriore, lato passeggero, della vettura, una Volkswagen Polo di proprietà del bracciante.  Il presunto omicida si chiama Rosario Lupo ed ha 55 anni; la donna uccisa è Anna Maria Curci e aveva 50 anni. Secondo le prime notizie e il racconto fornito ai carabinieri dallo stesso bracciante, il 31 dicembre scorso la coppia avrebbe avuto un rapporto sessuale.  I due si sarebbero incontrati di nuovo più tardi per un chiarimento. Così poco dopo l’ora di pranzo si sarebbero recati con l’auto del bracciante in località Canneto, dove la coppia avrebbe litigato e Lupo, al culmine del diverbio, avrebbe accoltellato Anna Maria Curci. La versione dei fatti fornita dal bracciante non convincerebbe però del tutto gli inquirenti. L’uomo è sottoposto ad interrogatorio nella caserma dei carabinieri a Cerignola. Le indagini sono dirette dal pm della Procura di Foggia Paola De Martino.

 

Uccide una donna e porta corpo e coltello ai carabinieri (Corriere della Sera – 2 gennaio 2011)
Avrebbero avuto un incontro sessuale la notte di fine anno. Ora lei voleva essere sposata perché incinta
Ha ucciso la donna con cui aveva avuto una relazione poi ha portato il cadavere in auto sino alla caserma dei carabinieri per autodenunciarsi. È questa la ricostruzione dell’omicidio avvenuto a Cerignola (Foggia). L’uomo, Rosario Lupo di 55 anni, è un bracciante agricolo. La donna uccisa si chiamava Anna Maria Curci e aveva 50 anni. Rosario Lupo l’avrebbe uccisa con una coltellata in località Canneto, agro di Cerignola. Si è poi presentato davanti alla caserma dei carabinieri dicendo che voleva essere arrestato perché aveva ucciso una donna. Ai militari l’uomo ha detto anche che il corpo era fuori nella sua auto. Lì gli investigatori hanno trovato avvolto in un telo il corpo di una donna con ancora un coltello da cucina conficcato nel petto. Era adagiato sul sedile anteriore, lato passeggero, della vettura, una Volkswagen Polo di proprietà del bracciante.
Secondo le prime notizie e il racconto fornito ai carabinieri dallo stesso Rosario Lupo, il 31 dicembre la coppia avrebbe avuto un rapporto sessuale. Due giorni dopo, la mattina del 2 gennaio, Anna Maria Curci sarebbe tornata da lui dicendogli che avrebbe dovuto sposarla perché era incinta. La coppia si sarebbe rivista poche ore dopo per un chiarimento. E, poco dopo l’ora di pranzo, Anna Maria e Rosario sarebbero andati con l’auto di lui a Canneto. Tra i due sarebbe scoppiato un litigio al culmine del quale Rosario avrebbe accoltellato Anna Maria. La versione dei fatti fornita da Rosario Lupo non convincerebbe però gli inquirenti, diretti dal pm della Procura di Foggia Paola De Martino, che stanno ancora interrogandolo nella caserma dei carabinieri a Cerignola. L’assassino avrebbe anche raccontato che alcuni giorni prima, Anna Maria Curci avrebbe tentato di violentarlo, ma lui è riuscito a fuggire. Ma che nella giornata di domenica lei avrebbe tentato ancora di violentarlo. Così l’avrebbe uccisa.

 

Uccide una donna e porta il corpo dai carabinieri: “Lei mi insidiava” (La Stampa – 2 gennaio 2011)
Il delitto è avvenuto a Cerignola.Confessa un bracciante agricolo
Ha litigato in auto in campagna con la donna con la quale aveva una relazione sentimentale, e al culmine del diverbio ha tirato fuori un coltello da cucina e gliel’ha conficcato nel petto, uccidendola. Allora ha coperto il cadavere con un telo, ha messo in moto la vettura e si è recato dai carabinieri, parcheggiando vicino alla caserma. Ha bussato e ai militari ha detto: «Arrestatemi, ho ucciso una donna».
È la sequenza quasi incredibile dell’omicidio di cui si è macchiato oggi a Cerignola Rosario Lupo, 55 anni, bracciante agricolo di Cerignola. La vittima è Anna Maria Curci, 50 anni, casalinga. «Lei mi insidiava», dirà poi il bracciante ai carabinieri, dopo essere stato trattenuto in caserma in attesa dell’arrivo del magistrato di turno alla Procura di Foggia, il pm Paola De Martino, e forse cercando di dare una motivazione al suo folle gesto. Ma gli inquirenti sembrano poco propensi a credere che l’uomo sia stato provocato dalla casalinga prima di ucciderla, anche se in serata i militari dell’Arma hanno proceduto all’arresto del bracciante con l’accusa di omicidio volontario.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, anche sulla base del racconto fornito dall’assassino, Lupo e la Curci avevano una relazione da alcuni anni. Di recente la coppia avrebbe avuto un rapporto sessuale e stamani la donna si sarebbe recata dal bracciante. «Mi ha detto: mi devi sposare – ha riferito l’uomo ai carabinieri – perchè sono incinta». I due avrebbero discusso un po’, poi si sarebbero lasciati e rivisti più tardi per un chiarimento. Così, poco dopo l’ora di pranzo, la coppia, a bordo della Volkswagen Polo del bracciante, si è recata in campagna in località Canneto. L’uomo ha fermato l’auto e i due hanno ricominciato a discutere sul loro controverso rapporto sentimentale. Il litigio è sfociato in tragedia quando Lupo ha preso un coltello da cucina, che pare custodisse nel vano portaoggetti dell’auto, ed ha colpito al petto la donna.
Il bracciante avrebbe subito pensato di confessare tutto ai carabinieri. Ha coperto il cadavere, che aveva ancora il coltello nel petto, con un telo che custodiva in auto, ha messo in moto e si è recato in caserma a Cerignola. È stato sempre lui ad accompagnare i carabinieri all’auto facendo trovare il cadavere, riverso sul sedile anteriore, lato passeggero. Lupo è stato interrogato a lungo in caserma. Alcuni particolari del suo racconto, come quello delle insidie che la casalinga gli avrebbe rivolto, avranno bisogno probabilmente di ulteriori verifiche. Resta l’assurdo gesto del bracciante, che ha troncato col sangue un rapporto di coppia, sia pure tormentato.

 

Uccise la compagna a coltellate perchè non voleva sposarla, 8 anni di galera per Rosario Lupo (L’immediato – 22 febbraio 2018)
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cerignola hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione scaturito dalle risultanze investigative a carico di Rosario Lupo, 59 anni, bracciante agricolo, per aver commesso l’omicidio della compagna Anna Maria Curci. I fatti risalgono all’1 gennaio 2011. Lupo si presentò in caserma a Cerignola ricoperto di sangue urlando di aver ucciso una donna. Effettivamente i Carabinieri accertarono che nell’autovettura, che l’uomo aveva parcheggiato proprio davanti alla caserma, si trovava il corpo senza vita di una donna coperto da un lenzuolo e con il coltello ancora conficcato nel torace. L’esame autoptico aveva evidenziato che la donna era stata attinta con 11 coltellate al collo, al torace e all’addome. Si accertò, attraverso la confessione dell’imputato, che la vittima, dopo una relazione durata circa 10 anni, gli aveva riferito di essere rimasta incinta e di volersi quindi sposare.
Appresa la notizia, Lupo perse il controllo
e dopo aver prelevato l’arma del delitto, un coltello di 26 centimetri, si recò sotto casa della donna per un appuntamento e dopo averla prelevata e portata in un luogo isolato la uccise. Ieri Lupo è stato arrestato in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia dovendo espiare una pena di 8 anni e 10 mesi. L’arrestato è stato associato al carcere di Foggia.


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