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Roberto Iuliano, 78 anni, poliziotto in pensione, padre. Spara alla moglie e si ammazza

Gallarate (Varese), 6 Aprile 2024


Titoli & Articoli

Ex poliziotto spara alla moglie e si uccide: il figlio va a casa e trova i corpi (l’Unione Sarda – 6 aprile 2024)
Omicidio-suicidio nel Varesotto: i coniugi erano sposati da oltre 50 anni, ignoto il movente
Tragedia a Gallarate nel Varesotto: una coppia di 70enni, marito e moglie, è stata trovata morta in casa, ieri sera, dal figlio. Si tratterebbe di un omicidio suicidio. Secondo le prime informazioni, Roberto Iuliano, ex poliziotto, avrebbe assassinato la consorte Nadia Gentili con una pistola legalmente detenuta. Con la stessa arma si è poi tolto la vita. E la morte risalirebbe ad alcuni giorni fa. Sul posto i carabinieri, coordinati dal pm Susanna Molteni. Il figlio, non riuscendo a contattare i genitori, è andato a casa e li ha trovati morti.
I coniugi erano sposati da oltre 50 anni, nessun pregresso di violenza, nessuno screzio. I vicini parlano di una coppia affiatata, nessun particolare litigio, persone gentili e riservate. I militari sentiranno famigliari e conoscenti per cercare di appurare cosa abbia armato la mano di Iuliano. Al vaglio anche la situazione clinica della coppia per accertare se uno dei due soffrisse di una particolare patologia.

 

Tragedia di Gallarate, l’ultimo saluto a Roberto e Nadia. «Un giorno capiremo» (Malpensa 24 – 12 aprile 2024)
«Ogni morte ci destabilizza, ma questa un po’ di più. Però quanto vissuto di bello in una vita intera non può essere annullato dal male. Se è stato compiuto, chiediamo a Dio di perdonare. E davanti a lui, quel giorno, capiremo quello che oggi fatichiamo a comprendere». Sono parole di conforto quelle espresse oggi, 12 aprile, da don Luigi Pisoni durante i funerali di Nadia Gentili e Roberto Iuliano, morto suicida una settimana fa dopo aver sparato alla moglie nella loro abitazione di Gallarate.
Il malessere di vivere Secondo gli inquirenti, si tratta diun omicidio-suicido anche se sinora non è stato possibile individuare il movente della tragedia. Il sacerdote durante la predica ha parlato di un «malessere di vivere» e del rimpianto per «non aver capito la loro fatica».
Ma la coppia non ha lasciato nessun messaggio e nella stretta cerchia di conoscenti nessuno aveva avvertito possibili avvisaglie del gesto disperato compiuto dopo 50 anni di vita insieme trascorsi tra la famiglia, il lavoro e il volontariato. A testimoniarlo in chiesa San Zenone i gonfaloni dell’Avis e della sezione cittadina dell’Associazione nazionale Polizia di Stato di cui Iuliano era entrato a far parte dopo una lunga carriera al Secondo Reparto Volo di Malpensa.
La preghiera del volontario . Proprio un collega dell’ex poliziotto ha letto al termine della celebrazione la preghiera del volontario in onore di entrambi. Roberto è stato ricordato come «buono, onesto e operoso, amato e stimato da tutti», mentre Nadia come una persona impossibile da dimenticare per chi le ha voluto bene. Una morte, la loro, senza un perché ma avvolta da un’immensa tristezza.


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