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Riccardo Pondi, 39 anni, istruttore di scuola guida disoccupato, aspirante pompiere, padre. Strangola la moglie a mani nude. Condannato a 24 anni in primo grado, poi in Appello all’ergastolo confermato in Cassazione

Glorie di Bagnocavallo (Ravenna), 19 Dicembre 2019


Titoli & Articoli

Ravenna, mamma di due bimbe strangolata. Arrestato il marito (la Repubblica – 19 dicembre 2019)
Uccisa a mani nude nella notte durante una lite familiare: l’uomo ha confessato, è accusato di omicidio volontario aggravato. Le bimbe affidate ai nonni
L’ha soffocata a mani nude mentre era nel letto, lei ha tentato di difendersi ma non ce l’ha fatta. E’ morta strangolata dal marito nella loro casa a Glorie di Bagnacavallo, una frazione nel Ravennate, Elisa Bravi, 31 anni, mamma di due figlie. L’ennesimo femminicido. Il marito, Riccardo Pondi, è stato arrestato per omicidio e ha confessato. L’accusa è stata formalizzata al termine di un lungo interrogatorio con il pm di turno, Lucrezia Ciriello.
L’uomo, 39 anni, è impegnato nel corso per entrare in servizio attivo nei Vigili del Fuoco, lei era impiegata. Dal matrimonio hanno avuto due figlie di 3 e 6 anni. Entrambe sono stati affidate ai nonni e ai servizi sociali. I due si erano trasferiti con la famiglia da circa un anno nella casa di Glorie; la coppia stava affrontando un periodo difficile ed era seguita da un consulente. Sul luogo del delitto è giunto il procuratore capo di Ravenna Alessandro Mancini. Le indagini sono dei carabinieri.
L’ha soffocata, poi ha chiamato il 118. La confessione del delitto è avvenuta durante l’interrogatorio, durato oltre 4 ore: Pondi è accusato di omicidio volontario aggravato. Il delitto è avvenuto intorno all’una di notte, al culmine di una lite. In base a quanto riferito dal marito agli inquirenti, la donna sarebbe stata soffocata a mani nude. Poi l’uomo avrebbe tentato di rianimarla e ha chiamato egli stesso carabinieri e 118. Lui ha detto di essere stato colpito durante una colluttazione con uno sgabello, tanto che aveva una ferita in testa: il sangue trovato nell’abitazione dovrebbe essere il suo. Il corpo della donna, da una prima ispezione del medico legale, presentava solo segni delle dita sul collo. La procura ha disposto l’autopsia che verrà eseguita a breve così come l’udienza di convalida davanti al gip.
Il procuratore capo: “Aggredita a letto”. La donna sarebbe stata aggredita mentre era a letto, spiega il procuratore capo Alessandro Mancini. Pondi  “si era già alzato dal letto diverse volte, in preda a una forte inquietudine”, e “ha aggredito la moglie che era a letto con lui e, con ogni probabilità, gli aveva chiesto spiegazioni” del suo nervosismo. “L’uomo – prosegue Mancini -, a quel punto, l’ha aggredita, stringendole il collo. E’ nata una collutazione tra i due, nel corso della quale il marito ha sbattuto contro uno sgabello, riportando delle ferite alla testa. La donna, però, nel frattempo era morta”. Lui avrebbe tentato di rianimarla, e senza riuscirvi avrebbe quindi chiamato 112 e 118. Si indaga per ricostruire esattamente il movente: l’uomo – spiega Mancini – “ha manifestato un certo disagio”. Al momento appare “sano di mente, ma faremo tutti gli accertamenti del caso sotto questo profilo: di sicuro doveva esserci qualche tensione tra i due”.

Omicidio Elisa Bravi, il marito condannato a 24 anni (il Resto del Carlino – 6 luglio 2021)
La Procura aveva chiesto l’ergastolo. La donna fu strozzata al culmine di una lite domestica
Dopo quasi cinque ore di camera di consiglio, la Corte d’Assise di Ravenna ha condannato a 24 anni di reclusione Riccardo Pondi, il 40enne arrestato nella notte tra il 18 e il 19 dicembre del 2019 dai carabinieri dopo avere strozzato la moglie, la 31enne Elisa Bravi, nella camera da letto della loro villetta di Glorie di Bagnacavallo al culmine di una lite domestica.
La Procura aveva chiesto l’ergastolo:
ma la Corte, dopo avere concesso le attenuanti generiche mettendole in equivalenza con le contestate aggravanti, ha ricalcolato la pena. La difesa tra le altre cose aveva chiesto l’applicazione del vizio parziale di mente alla luce dei risultati della consulenza affidata a un proprio psichiatra: su questo punto la Corte ha però valutato per la piena capacità di intendere e volere dell’imputato alla luce dei risultati raggiunti sia dallo psichiatra nominato sul punto dalla stessa Corte che da quello individuato dalla Procura. Ai genitori della defunta, parte civile sia in proprio che in qualità di tutori delle figlie, sono stati riconosciuti risarcimenti per un totale di oltre 2 milioni e 800 mila euro. Alle tre associazioni parte civile, così come al Comune di Bagnacavallo e all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, sono andati 5 mila euro a testa. Novanti i giorni per il deposito delle motivazioni.

 

Femminicidio Elisa Bravi, ergastolo al marito in appello (Rai News – 22 settembre 2022)
Femminicidio Elisa Bravi, ergastolo al marito in appello. Massima pena per Riccardo Pondi, che in primo grado era stato condannato a 24 gradi. Uccise la moglie nella notte tra il 18 e il 19 dicembre del 2019 nella loro villetta a Glorie di Bagnacavallo, nel ravennate, alla presenza delle figlie piccole
Uccise la moglie, Elisa Bravi, strangolandola di notte. Lei era a letto, cercava di difendersi. E le loro figlie, due bambine piccole, erano in casa, nella cameretta
. Circostanze aggravanti che hanno portato la Corte d’assise d’appello di Bologna ad aumentare la pena al massimo per Riccardo Pondi, reo confesso dell’omicidio. Condannato in primo grado a 24 anni di carcere, ora dovrà scontare l’ergastolo, come richiesto dalla Procura generale.
Elisa aveva 31 anni quando, nella notte tra il 18 e il 19 dicembre del 2019, fu sopraffatta dal marito, oggi quarantenne, al culmine di una discussione nella loro villetta di Glorie di Bagnacavallo, nel ravennate.  La prima sentenza della Corte d’assise di Ravenna era stata impugnata dalla Procura ravennate e anche dalla difesa dell’imputato, che chiedeva il riconoscimento di un vizio parziale di mente. 
E non erano rimaste in silenzio alcune associazioni per la tutela delle donne e dei minori, parti civili nel procedimento, che avevano nuovamente invocato giustizia per Elisa. In sua memoria, davanti al cimitero di Massa Castello, resta la dedica su una panchina rossa, simbolo dell’ennesima vittima di un femminicidio.

Omicidio Elisa Bravi, la Cassazione conferma: carcere a vita per il marito (Ravenna Today – 29 settembre 2023)
Ergastolo per Riccardo Pondi, il 42enne ravennate arrestato per l’omicidio della consorte avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 dicembre 2019 nella camera da letto della loro villetta di Glorie di Bagnacavallo
Fine pena mai. La Corte di Cassazione oggi pomeriggio ha confermato l’ergastolo per Riccardo Pondi, il 42enne ravennate arrestato per l’omicidio della consorte – la 31enne Elisa Bravi – avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 dicembre 2019 nella camera da letto della loro villetta di Glorie di Bagnacavallo. La sentenza arrivata oggi conferma dunque la condanna già ottenuta in appello. Soddisfatte le parti civili, i genitori e le figlie della vittima, assistiti dagli avvocati Annalisa Porrari e Giuseppe Della Casa.
La Corte bolognese aveva definito quella dell’uomo come un “ira incontrollata”, a cui era seguita “una determinazione feroce” andata avanti per diversi minuti nei quali Pondi aveva strozzato la moglie proprio “per lo scatto d’ira dovuto alla insofferenza” della donna, “ormai distante” e ai suoi occhi “forse coinvolta in una relazione extraconiugale”.Riccardo Pondi era stato arrestato nella notte tra il 18 e il 19 dicembre del 2019 dai Carabinieri dopo avere strangolato la moglie nella camera da letto al culmine di una lite domestica giunta dopo un paio di mesi di crisi di coppia.

 


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