Petru Cornel Movila, 50 anni, camionista, padre. Sgozza la moglie e si suicida davanti al figlio di 7 anni
Montecerboli di Pomarance (Pisa), 21 Ottobre 2016
Titoli & Articoli
Femminicidio-suicidio nel Pisano La tragedia davanti al figlio (Corriere Fiorentino – 23 ottobre 2016)
In una frazione di Pomarance una badante romena uccisa dal marito che non accettava la separazione. La scoperta, nella casa di un’anziana che la signora accudiva, da parte di una collega della donna arrivata a darle il cambio e che ha trovato il piccolo sotto choc
Nona Movila, la badante romena di 42 anni uccisa sabato dal marito, Petru Cornel Movila, anche lui romeno e che si è suicidato, a Montecerboli, frazione del comune di Pomarance non lontano da Volterra (Pisa), è l’ennesima vittima di un femminicidio. Lo hanno accertato i carabinieri che hanno lavorato fino a notte fonda dopo la scoperta dei cadaveri fatta in serata da un’altra badante che ha dato l’allarme, e non da una vicina di casa come appreso in un primo momento, e che era arrivata nell’abitazione per dare il cambio alla collega.
Lui non accettava la separazione Lui non accettava la sua volontà di separarsi. La coppia ha cinque figli: uno di loro, sette anni, avrebbe assistito alla lite tra i due e forse visto la fase più cruenta, quando il padre ha sgozzato la madre. Il bambino si è chiuso in un assoluto mutismo ed è sotto choc: era presente nell’ abitazione dove sono morti i genitori. Degli altri quattro figli due vivono in Romania e altri due, adolescenti (un ragazzo appena diciottenne e una ragazzina quindicenne), abitano con il fratellino a Montecerboli.
Il piccolo sotto choc. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, intorno alle 18.30 di ieri la badante che si è recata ad accudire una ultranovantenne, incapace di intendere e di volere, per dare il cambio alla collega ha trovato i due corpi privi di vita e il bambino rinchiuso nella stanza dell’anziana in preda a choc. Entrambi sono stati portati via subito mentre i carabinieri ricostruivano l’accaduto: il marito ha raggiunto la moglie in quell’abitazione e i due hanno litigato perché lui non accettava la volontà di lei di separarsi. Nel bagno della casa l’ha colpita con un coltello, superficialmente, la moglie si è divincolata e nel salone è stata di nuovo aggredita dal coniuge che l’ha sgozzata e non è escluso che l’abbia fatto davanti agli occhi del figlio. L’uomo è poi tornato in bagno dove si è ucciso tagliandosi le vene.
Nove coltellate per uccidere Nona (Qui News Volterra – 27 ottobre 2016)
L’esito dell’autopsia sui corpi dei coniugi di Montecerboli ha chiarito la dinamica dell’omicidio-suicidio. Il colpo fatale alla gola
Nove coltellate. Quelle inferte sul corpo di Nona Movila dal marito Petru Cornel. Nove colpi per toglierle la vita sabato scorso in un’abitazione di Montecerboli, frazione del Comune di Pomarance, per poi rivolgere la lama contro sé stesso e darsi la morte. La dinamica dell’efferato omicidio-suicidio che ha sconvolto il piccolo borgo di campagna è stata chiarita dall’esame autoptico sul corpo dei coniugi. L’uomo ha colpito la moglie di 42 anni e madre di cinque figli per sei volte al torace. Una coltellata ha raggiunto una mano, un’altra la nuca. Il colpo finale – e letale – è stato sferrato alla gola. Un assalto che l’ha uccisa in breve tempo. Per lui, invece, che ha scelto di tagliarsi le vene dei polsi nel bagno, la morte è stata più lenta.