Pasquale Iamone, 38 anni, operaio, padre. Uccide la moglie con un coltellino e inventa una rapina, poi confessa
San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), 11 Novembre 2012
Titoli & Articoli
Accoltella la moglie e finge una rapina (La Stampa – 12 novembre 2012)
Napoli, massacrata in macchina
Probabilmente vinto dai sensi di colpa, ha trasportato il corpo della moglie in fin di vita in ospedale ed è crollato soltanto al termine di un lungo interrogatorio nel corso del quale è scoppiato in lacrime. È quanto raccontato dagli investigatori che all’alba hanno sottoposto al fermo Pasquale Iamone, il marito reoconfesso di Antonietta Paparo, accoltellata con uno coltellino multiuso che l’omicida custodiva in auto. Una famiglia ’normale’ quella dei coniugi Iamone: lui dipendente di una ditta di surgelati, lei occupata occasionalmente e genitori di un bimbo di 7 anni.
Nulla faceva presagire quanto è avvenuto nella serata di ieri in una zona isolata di San Sebastiano al Vesuvio. Sia i genitori di lui che di lei, nonché le sorelle della donna, non hanno raccontato ai poliziotti che al magistrato di turno che non esistevano motivi di dissenso e che l’uomo non aveva mai dato segni di squilibrio. Mai c’erano stati episodi di violenze. Ieri sera, però, l’omicidio. La coppia aveva trascorso una domenica tranquilla e stava rientrando a casa, un bilocale ereditato dai nonni di lei a Cercola.
Si erano, però, fermati, in località Capriccio per discutere della loro crisi matrimoniale prima di andare dai genitori di lui a riprendere il loro figlioletto. Secondo quanto raccontato dall’omicida i due avrebbero parlato della loro difficile situazione matrimoniale per la quale la donna era particolarmente depressa. «Il marito ci ha persino raccontato di essere stato disposto a lasciarla pur di renderla felice – ha raccontato ai giornalisti il capo della squadra di mobile di Napoli, Andrea Curtale – poi la discussione di ieri, che secondo quanto ci risulta, non ha avuto toni accesi. I fendenti sono stati quattro: tre alla parte alta del torace e uno al braccio sinistro».
L’omicidio si è consumato all’interno dell’auto. La donna ha anche tentato di aprire lo sportello del lato guida per fuggire, ma inutilmente. Lo stiletto utilizzato dal marito è stato rinvenuto dagli agenti della Scientifica proprio nel luogo in cui era parcheggiata la vettura. Poche le tracce di sangue dal momento che gli abiti già invernali indossati dalla vittima sono riusciti ad assorbire il sangue provocato dalle coltellate. L’uomo, con la moglie morente in auto si è recato presso la clinica Villa Betania dove ha raccontato di essere rimasti vittime di un tentativo di rapina. I malviventi avrebbero, infatti, cercato di portarle via la borsa, ma il presunto malvivente le avrebbe sferrato i colpi. Un racconto che, però, non ha convinto sin dal primo momento gli investigatori. L’uomo, infatti, era illeso e le sue parole contenevano diverse incongruenze. Dopo l’interrogatorio durato l’intera notte, all’alba, Pasquale Iamone ha confessato. Dopo l’atteggiamento di freddezza mostrato nei primi momenti, l’uomo è poi scoppiato in lacrime.
La crisi tra i due era da attribuire, forse, anche ad alcuni disagi con le rispettive famiglie, ma nulla faceva presagire quello che è avvenuto nella serata di ieri. Niente, neanche dai racconti dei parenti della donna, avevano fatto pensare ad un possibile omicidio. L’uomo, infatti, non sarebbe stato spinto da una furia omicida né tantomeno da motivi passionali. I motivi, infatti, sono da ricercare unicamente in una crisi della coppia.
Omicidio Antonetta Paparo, arrestato il marito (Napoli Today – 12 novembre 2012)
Nessuna violenta rapina: dopo una notte di interrogatori negli uffici della Squadra mobile della Questura di Napoli l’uomo ha confessato al pm il delitto
La Polizia ha arrestato Pasquale Iamone, marito di Antonetta Paparo, la 36enne uccisa a coltellate ieri sera a San Sebastiano Vesuvio. Dopo una notte di interrogatori negli uffici della Squadra mobile della Questura di Napoli l’uomo ha confessato al pm il delitto.
LA VICENDA – In un primo momento Iamone aveva riferito alla Polizia che la moglie era stata accoltellata durante un’aggressione a scopo di rapina. I coniugi, aveva raccontato l’uomo, si erano appartati in una zona isolata di San Sebastiano al Vesuvio in località Capriccio. Lì sarebbero stati avvicinati da due uomini a bordo di scooter con l’obiettivo di rapinarli. La donna avrebbe reagito e da qui la reazione violenta dei malviventi.
INCREDULITA’ A CERCOLA – I concittadini e gli stessi investigatori si interrogano sui motivi del delitto. La coppia ha un bimbo piccolo. Secondo gli investigatori, Pasquale Iamone avrebbe ucciso la moglie per motivi passionali, anche se non si escludono altre piste.UN RAPPORTO IN CRISI – Era da tempo in grave crisi il rapporto coniugale tra Antonietta Paparo e Pasquale Iamone. Nel tardo pomeriggio di ieri, come ricostruisce la Procura, Antonietta Paparo è stata ripetutamente colpita al torace con un coltello mentre si trovava a bordo della propria auto insieme al marito. Dopo il delitto, la donna è stata trasportata dallo stesso marito alla clinica Villa Betania, dove però è giunta cadavere. La Polizia Scientifica della Questura di Napoli, intervenuta insieme ai funzionari della Squadra Mobile sul luogo del delitto, ha trovato a terra il coltello utilizzato per l’omicidio, ancora sporco di sangue, scoprendo numerose tracce ematiche al suolo. Il marito ha fornita una falsa ricostruzione dell’evento, riconducendolo a un tentativo di rapina subito da un ignoto, che avrebbe tentato di scippare la borsa che la moglie aveva sulle gambe all’interno dell’auto nella quale entrambi i coniugi si trovavano al momento dell’aggressione. L’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile ha consentito di evidenziare palesi incongruenze nel racconto fornito da Iamone che, nel corso dell’interrogatorio del pm, ha confessato il delitto. (Ansa)