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Nabil Dahari, 38 anni, commesso, padre. Uccide a coltellate la moglie, i due figli di 2 e 5 anni, e la suocera. Poi si suicida

Sassuolo (Modena), 17 Novembre 2021


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Sassuolo: uccide i due figli piccoli, la compagna e la suocera poi si toglie la vita (Corriere della Sera – 17 novembre 2021)
La tragedia vicino al centro storico. Un uomo ha sterminato la famiglia, tra cui i due bambini di 2 e 5 anni.
Una tragedia che si ripete. Questa volta è Sassuolo (Modena) il teatro di un eccidio familiare che ha visto un padre uccidere a coltellate i due figli, la compagna e la suocera. Poi ha rivolto l’arma contro di sé togliendosi la vita.
Il quadruplice omicidio si è consumato nel pomeriggio verso le 16 in via Manin a Sassuolo, a pochi passi dal centro cittadino e non distante dallo stadio. Da quanto si apprende l’uomo, Nabil Dahari, tunisino di 38 anni da tempo residente in Italia, avrebbe ammazzato prima la compagna Elisa Mulas (44 anni), poi i due bambini maschi di 2 e 5 anni e a seguire la madre di lei, di 64 anni. La quarantaquattrenne aveva anche una figlia di undici anni avuta da un precedente matrimonio e che in quel momento si trovava a scuola. Fatto questo che, con tutta probabilità, le ha salvato la vita. Sul posto sono intervenuti subito la polizia e carabinieri. In serata sono arrivati anche il procuratore capo, il comandante provinciale dei carabinieri e il questore di Modena.
L’uomo, ritenuto l’omicida della convivente, dei loro due figli e della madre di lei, lavorava in un supermercato di Sassuolo. La madre dei suoi figli, svolgeva lavoretti occasionali come donna delle pulizie. I due bambini uccisi erano nati dalla loro unione.
La fine del rapporto. All’origine della strage ci sarebbero i rapporti ormai logorati tra l’omicida e la donna: i due si erano lasciati da poco meno di un mese e lui da quel momento aveva iniziato a minacciarla di morte. A testimoniarlo anche un’amica della vittima a cui Elisa Mulas aveva di recente spedito un audio in cui veniva intimidita. «Si sentivano spesso litigare e lui la minacciava», ha spiegato un vicino di casa che poi ha confermato: «Lui non ha mai accettato la fine della relazione».
La strage si è compiuta a casa della suocera del trentottenne dove la donna si era trasferita da qualche giorno per vivere insieme alla madre. Proprio questa settimana la quarantaquattrenne si era rivolta alle forze dell’ordine per denunciare la situazione insostenibile con l’uomo. A dare l’allarme sarebbe stato il personale scolastico dell’istituto frequentato dalla bambina di 11 anni: non vedendo la madre andarla a prendere hanno allertato i conoscenti. Arrivati nell’abitazione le forze dell’ordine si sono trovati davanti la scena raccapricciante dei cinque cadaveri.

 


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