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Muhammad Riaz, 44 anni, muratore, padre. Violenta e massacra di botte la figlia che lo aveva denunciato e che per sfuggirgli viene investita da un’auto. Ergastolo

Macerata, 24 Febbraio 2018


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Macerata, “19enne investita da un’auto”. Ma sul corpo ci sono segni di percosse: il padre fermato con l’accusa di omicidio (il Fatto Quotidiano – 25 febbraio 2018)
Sembrava fosse morte in un incidente stradale, Azka Riaz, una 19enne pakistana trovata sabato sera su una strada provinciale a Trodica di Morrovalle, in provincia di Macerata. La ragazza, secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, era stata travolta da un’automobile mentre camminava. Ma dopo i rilievi, è stato fermato per omicidio preteritenzionale il padre di lei.
È stata il sostituto procuratore Micaela Piredda a collegare la morte di Azka, al caso di maltrattamenti in famiglia, di cui è accusato il padre della ragazza. Il magistrato, di turno al momento del sinistro, ha ricordato il nome della ragazza, che doveva essere sentita nei prossimi giorni in incidente probatorio, e quando ha saputo che il padre era sul posto, ha voluto approfondire la questione.
Il medico legale che ha eseguito una prima ricognizione cadaverica non ha trovato traumi compatibili con l’investimento, ma contusioni conseguenti a percosse. Sarà l’autopsia, già fissata per domani a chiarire definitivamente le cause del decesso. Per il momento, resta indagato per omicidio colposo il conducente dell’auto presunta investitrice, un 52enne di Montecosaro, il quale ha raccontato di avere superato la ragazza mentre giaceva esanime a terra e di non averla travolta.
Azka abitava con il padre a Recanati, mentre tre fratelli più piccoli (due maschi e una femmina) si trovano in una comunità. La madre invece dovrebbe essere in Pakistan. Il padre, Muhammad Riaz, un muratore da molti anni in Italia, è stato interrogato, ha respinto ogni accusa, ma alla fine è stato fermato ed è rinchiuso nel carcere di Ancona.

 

Omicidio di Azka Riaz, la Cassazione conferma la condanna all’ergastolo per il padre ​Muhammad (Corriere Adriatico – 1 luglio 2022)
Omicidio di Azka Riaz, la Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per il padre della 19enne, il muratore pakistano, oggi 48enne, Muhammad Riaz. L’uomo è accusato di aver ucciso la figlia il 24 febbraio 2018 pochi giorni prima che la 19enne testimoniasse inTribunalecontro il padre.
Dopo la sentenza di secondo grado con cui i giudici della Corte d’Assise di Appello di Ancona avevano confermato la sentenza di primo grado (all’ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi per i reati di omicidio volontario, violenza sessuale, e maltrattamenti anche nei confronti degli altri tre figli), il legale dell’imputato, Francesco Giorgio Laganà, aveva presentato ricorso in Cassazione fondando la richiesta di revisione del processo su diversi aspetti, evidenziando «vizi di motivazione ed errori processuali». La sentenza della Suprema Corte, arrivata nella tarda serata di ieri, conferma la condanna.


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