Maurizio Ciccarelli, 49 anni, invalido con precedenti penali, era già stato denunciato per maltrattamenti anche dalla prima moglie. Usa l’ora di permesso dai domiciliari per strangolare la seconda moglie, che lo aveva denunciato due volte. Condannato a 20 anni
Colognola (Bergamo), 21 Ottobre 2011
Titoli & Articoli
Uccide la moglie: “Ho fatto una cosa brutta” (il Giorno – 22 ottobre 2011)
Il litigio, poi il raptus
Ha usato l’ora e mezza di tempo che l’autorità giudiziaria gli aveva concesso per uscire di casa, fra le 15 e le 16.30, per recarsi dalla moglie da cui era separato da circa un anno e mezzo e strangolarla. E’ rientrato nella propria casa e intorno alle 21, ha chiamato la polizia dicendo di aver fatto una cosa brutta. Così Maurizio Ciccarelli, 49 originario di Napoli, ha ucciso a Bergamo Romina Acerbis, 29 anni, che da quando si era separata viveva insieme ai familiari.
Ciccarelli si trovava agli arresti domiciliari per un furto aggravato compiuto in provincia di Lecco. Carattere violento, era già stato denunciato due volte dalla Acerbis: la prima nell’aprile del 2010 per maltrattamenti e la seconda un mese più tardi per minacce e violenza privata. Ieri pomeriggio il tragico epilogo: l’uomo è andato della moglie, che in quel momento era sola in casa e, secondo quanto ha raccontato alla polizia, c’è stato un litigio. A quel punto lui l’ha presa per il collo in cucina e l’ha uccisa, poi l’ha trascinata in camera da letto dove la polizia l’ha trovata. Maurizio Ciccarelli era al secondo matrimonio ed era già stato denunciato dalla prima moglie per maltrattamenti. Ora è nel carcere di Bergamo con l’accusa di omicidio volontario.
Ha ucciso la moglie a Bergamo. Era stato condannato a Lecco (La Provincia Unica – 23 ottobre 2011)
Era stato la prima persona a essere processato nel nuovo tribunale di corso Promessi Sposi e aveva patteggiato la pena di cinque mesi e dieci giorni agli arresti domiciliari per l’accusa di furto aggravato ai danni di un pensionato di Calolziocorte. E venerdì sera Maurizio Ciccarelli, 49 anni, originario di Napoli, ha strangolato la moglie, 29 anni, nella sua abitazione bergamasca.
Litigavano spesso e vivevano in due abitazioni diverse: lui, Maurizio Ceccarelli, 49 anni, l’ha ammazzata nell’ora e mezzo di tempo che l’autorità giudiziaria gli aveva concesso per uscire di casa. E’ morta così, strangolata, la moglie Romina Acerbis, di vent’anni più giovane del marito, nella sua casa di Bergamo. Un delitto orribile finito nei telegiornali nazionali.
L’uomo era stato la prima persona processata nel nuovo tribunale di Lecco in corso Promessi Sposi: il 6 agosto aveva patteggiato la pena di cinque mesi e 10 giorni, da scontare ai domiciliari, per l’accusa di furto aggravato. Con una scusa, infatti aveva bussato alla porta di un pensionato di 57 anni a Calolziocorte e gli aveva sottratto il portafoglio.
Corriere della Sera – 11 maggio 2012