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Massimiliano Farci, 53 anni, pregiudicato per omicidio. Condannato all’ergastolo per il “delitto della Lotus Rossa”, poi ridotto a 20 anni, ottiene la libertà condizionata: di giorno fa l’imprenditore e gestisce una pizzeria, la notte torna a dormire in carcere. Uccide la fidanzata e getta il corpo in un cespuglio, facendo credere che sia partita per la Spagna. Nel frattempo, usa il bancomat di lei. Incastrato, dice che si è suicidata e che essere gettata in un cespuglio era ultimo il suo desiderio. Ergastolo con 18 mesi di isolamento

Alghero (Sassari), 5 Dicembre 2019


Titoli & Articoli

Speranza Ponti, trovato cadavere ad Alghero. Fermato il compagno (Blitz – 31 gennaio 2020)
E’ di Speranza Ponti, la 50enne originaria di Uri scomparsa da metà dicembre, il corpo ritrovato dai carabinieri della compagnia di Alghero nell’area residenziale che comprende il Resort Vista Blu. L’indicazione del luogo del ritrovamento è arrivata dall’interrogatorio del fidanzato della donna, Massimiliano Farci, 53 anni, ora in stato di fermo nel carcere di Bancali, a Sassari. Sentito alla presenza del suo legale, Daniele Solians, Farci ha respinto ogni responsabilità.
Massimiliano Farci, 53 anni, di Assemini, era già stato condannato nel 1999 insieme al fratello Alessandro per il cosiddetto “delitto della Lotus Rossa”. I due, infatti, erano stati ritenuti responsabili dell’uccisione di Roberto Baldussi, un ragioniere di San Sperate, col movente di impossessarsi della sua auto di lusso.
Condannato all’ergastolo, dopo aver scontato una ventina d’anni di carcere, ha ottenuto la semi-liberta. La notte deve rientrare nel carcere di Alghero, ma di giorno gestisce la pizzeria “Sergio’s”, che ha aperto da alcuni mesi in via XX settembre. Il locale è stato passato al setaccio e le affermazioni del titolare, che ha respinto ogni coinvolgimento con la sparizione della sua compagna, sono state verificate anche attraverso numerose testimonianze. Il muro eretto dagli investigatori impedisce al momento di sapere se l’uomo abbia fornito elementi utili per dare una svolta alle indagini.

SPERANZA PONTI, IL FIDANZATO SCRIVEVA SU FACEBOOK: “QUI TUTTI TI ASPETTANO. NESSUNO TI GIUDICHERÀ” (Sardegna Live – 31 gennaio 2020)
Parole che fanno gelare il sangue alla luce delle notizie che oggi scuotono la comunità di Alghero.
“Voglio solo dire che hai lasciato un vuoto incolmabile, qui Tutti aspettano, sappi che hai un posto riservato nel cuore e non solo, che ogni cosa si può sistemare, te lo dico io che so cosa vuol dire cadere nel baratro”. Il 27 gennaio, alle ore 22:14, il fidanzato di Speranza Ponti, Massimiliano Farci, scriveva queste frasi sul proprio profilo Facebook. “E pensare che tutto sia irrecuperabile, ma, non è così, tutto quello che pensi sia irrecuperabile e falso, tutto si sistema nella vita, nessuno giudicherà, tanti ti amano, tanti sperano in te, tanti credono in te, soprattutto io, qualunque sia il problema. Ne parleremo anche se ne abbiamo parlato tanto, non smetteremo mai di parlarne. Ma ti supplico di fare in modo che possiamo parlarne. Ho sempre creduto nella SPERANZA”. Parole che fanno gelare il sangue alla luce delle notizie che oggi scuotono la comunità di Alghero. Di lei non si avevano più notizie da metà dicembre, il suo corpo è stato trovato nelle scorse ore dai Carabinieri della compagnia di Alghero.
Il Pubblico Ministero ha proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di Farci. L’uomo è stato interrogato per ore e alla fine ha dichiarato, come riferito dal Procuratore della Repubblica “che la donna, sua convivente, era deceduta a seguito di suicidio il giorno 6 dicembre e che aveva occultato il suo cadavere in una zona di campagna vicino ad Alghero”. È accusato di omicidio doloso, occultamento di cadavere, furto e utilizzo indebito di carta bancomat in danno di Speranza Ponti. Si trova ora in stato di fermo presso la Casa Circondariale di Sassari, in attesa del procedimento di convalida davanti al G.I.P. Massimiliano Farci era un detenuto semilibero, condannato nel 1999 per il cosiddetto “delitto della Lotus Rossa”.

 

NEL 1999 L’OMICIDIO PER LA LOTUS ROSSA: ERGASTOLO PER MASSIMILIANO FARCI (Videolina – 31 gennaio 2020)

“Speranza? È in Spagna”. Non solo Alghero: è allarme femminicidi (Unione Sarda – 1 febbraio 2020)
Massimiliano Farci resta in carcere, in attesa di essere ascoltato dal gip. Nell’ultima settimana altre cinque donne uccise in Italia.
Sarà interrogato dal gip nelle prossime ore Massimiliano Farci, 53 anni, fermato ieri ad Alghero dai carabinieri dopo il ritrovamento del corpo senza vita della sua fidanzata, Speranza Ponti, 50 anni, originaria di Uri. La donna era scomparsa dallo scorso dicembre. Per tutti, almeno così facevano credere i suoi profili Facebook (uno originale, l’altro creato di recente, con i familiari a chiedersi perché), era in Spagna, in cammino verso Santiago de Compostela. Invece, secondo gli inquirenti, sarebbe stata uccisa proprio da Farci, ai primi di dicembre, e nascosta tra i cespugli nella zona di Carrabufas, in campagna. Da quanto si è appreso, la donna aveva da poco incassato una somma cospicua dopo un’operazione immobiliare. Proprio quello economico potrebbe essere il movente, ma le indagini continuano.
Farci, in semilibertà dopo aver scontato 20 anni di reclusione dopo la condanna all’ergastolo, assieme al fratello Alessando, per l’omicidio del ragioniere di San Sperate Roberto Baldussi, commesso per impadronirsi della sua auto di lusso (venne ribattezzato il delitto della Lotus rossa), lavorava di giorno in una pizzeria. Ora dovrà rispondere di omicidio doloso e occultamento di cadavere. Ma anche dei prelievi effettuati con il bancomat della 50enne. Difeso dall’avvocato Daniele Solinas, il 53enne cerca di difendersi, sostenendo di non aver ammazzato la compagna, che – dice – si sarebbe suicidata. Lui ne avrebbe solamente occultato il cadavere. Gli investigatori, però, ritengono che le cose siano andate diversamente.
Quello di Alghero è l’ennesimo femminicidio commesso dall’inizio dell’anno. Solo questa settimana gli uomini che odiano le donne hanno ucciso a Bolzano, in provincia di Caltanissetta, a Genova e a Trapani. Una vera e propria, continua emergenza.

Speranza Ponti uccisa e gettata in un cespuglio, ergastolo per il compagno (Today – 15 novembre 2022)
La sentenza per il delitto nel 2019. Carcere a vita per Massimiliano Farci. Nel passato dell’uomo un altro omicidio, era infatti in semilibertà. Ha sempre detto che la donna si è suicidata e di avere portato il corpo in campagna per esaudire il suo ultimo desiderio
È stato Massimiliano Farci, 55 anni di Assemini, a uccidere Speranza Ponti, 49 anni, ad Alghero il 5 dicembre 2019. Così hanno stabilito i giudici della Corte d’assise di Sassari. Farci, che era il compagno di Speranza Ponti, è stato condannato all’ergastolo e 18 mesi di isolamento diurno.
Speranza Ponti è originaria di Uri (Sassari) e lavora insieme al compagno in una pizzeria in via XX Settembre ad Alghero. Nel dicembre 2019 scompare nel nulla. Il cadavere viene ritrovato in un cespuglio venerdì 31 gennaio e scatta il fermo del compagno. Farci ha un passato pesante, nel 1999 era finito in carcere dopo aver ucciso un uomo per impossessarsi della sua auto di lusso, una Lotus rossa. Dopo aver scontato 20 anni circa di reclusione, da qualche tempo è in semilibertà. La notte rientra a dormire nel carcere di Alghero, ma di giorno lavora nella pizzeria.
Interrogato a lungo per la morte della compagna, Farci prima nega ogni addebito e poi cambia versione dicendo che la donna si è suicidata e lui ha occultato il cadavere. Racconta di avere trovato Speranza impiccata con un lenzuolo alla porta della camera da letto, di avere preso il cadavere e averlo portato su una collinetta perché così aveva chiesto Speranza.
I giudici hanno accolto per intero le richieste dei pubblici ministeri Beatrice Giovannetti e Angelo Beccu. La sentenza è stata emessa oggi, 15 novembre, dopo tre ore di camera di consiglio. Corte d’assise di Sassari L’imputato era in aula. Farci dovrà versare una provvisionale alla famiglia della vittima per una somma totale di circa 400 mila euro. La Corte, presieduta da Massimo Zaniboni, lo ha infatti condannato al pagamento di 185mila euro ciascuno al padre di Speranza, Salvatore Ponti, e alla madre, Raimonda Delogu, più altri 26mila alla sorella, Anatolia Rita Ponti. L’imputato è stato anche interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e condannato a pagare le spese processuali e il mantenimento in carcere. Il risarcimento vero e proprio per i parenti di Speranza sarà deciso in sede civile: l’avvocato della famiglia, Stefano Carboni, ha chiesto 2 milioni di euro.

(foto Ansa)

Femminicidio di Speranza Ponti, nelle motivazioni della sentenza il movente del delitto (l’Unione Sarda – 21 febbraio 2023)
Alghero, Massimiliano Farci l’ha uccisa a novembre del 2019 per soldi e per gelosia: aveva scoperto dei messaggi inviati all’ex marito
Uccisa per soldi e per gelosia, Speranza Ponti è stata assassinata perché non voleva essere la finanziatrice senza condizioni del compagno Massimiliano Farci e perché aveva ripreso i contatti con l’ex marito, e Farci se ne era accorto.  È questa la sintesi estrema delle motivazioni della sentenza della Corte d’Assise di Sassari datata 15 novembre 2022, con la quale è stato inflitto l’ergastolo (e 18 mesi di isolamento) a Farci (55 anni, di Assemini). I giudici hanno ripercorso tutte le fasi del delitto commesso ad Alghero e soprattutto hanno ricostruito, sulla base di quanto emerso nel dibattimento, l’antefatto del femminicidio, segnalando anche i punti di contatto tra l’omicidio di Speranza e quello di Roberto Baldussi (ucciso nel 1999) per il quale Farci era stato condannato al carcere a vita.
In entrambi i casi il movente è legato alla disponibilità di beni e denaro delle vittime. I giudici collocano temporalmente il delitto, accogliendo la tesi dei pm Angelo Beccu e Beatrice Giovannetti, nella tarda serata del 5 dicembre 2019.  Il rapporto tra Speranza Ponti e il compagno era già in crisi per i mancati pagamenti degli stipendi alla donna (che lavorava nella pizzerie di Farci). Ma la condanna a morte di Speranza è la scoperta da parte di Massimiliano Farci di alcuni messaggi inviati alla donna dall’ex marito.
I giudici della Corte d’Assise di Sassari (presidente Massimo Zaniboni) scrivono anche che le spiegazioni fornite da Farci (che ha sempre sostenuto di avere trovato la compagna morta, impiccata con un lenzuolo) sono prive di qualsiasi fondamento. 


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