Luigino Lai, 85 anni, agricoltore in pensione. Uccide la moglie con un coltello pattadese e tenta il suicidio
Ulassai (Nuoro), 4 Ottobre 2004
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Lei ha una cisti, lui pensa sia cancro e l’ammazza (La Gazzetta del Mezzogiorno – 4 ottobre 2004)
La moglie aveva una ciste ad una gamba che le aveva ridotto di molto la mobilità e il marito si è convinto che fosse malata di cancro e non voleva vederla soffrire. Questo, secondo i Carabinieri, il retroscena del’uxoricidio avvenuto stamani a Ulassai, un piccolo centro del nuorese. Luigino Lai, di 85, di primo mattino ha impugnato un coltello tipo pattadese e ha tagliato la gola alla moglie, Maria Puddu, di 72, ancora addormentata. L’uomo si è poi chiuso in un’altra stanza dove si è prima tagliato le vene dei polsi e poi si è inferto una profonda ferita al collo. Lai è stato trovato in stato di incoscienza alcune ore dopo dai militari, avvisati dai vicini preoccupati per non aver visto i due anziani coniugi.
Luigino Lai e Maria Puddu si erano sposati in tarda età e, secondo le testimonianze raccolte dai Carabinieri, andavano d’amore e d’accordo. I due non avevano parenti stretti. Il pensionato negli ultimi tempi si era però molto spaventato dopo che su una gamba della consorte era comparso un rigonfiamento. I medici avevano spiegato che si trattava di una ciste, molto fastidiosa ma non pericolosa, ma Lai era caduto in depressione, convincendosi che la moglie fosse ammalata gravemente. Stamane all’alba l’epilogo con la decisione di Lai di porre fine alle sofferenze della moglie e alle proprie. L’uomo è stato ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale di Lanusei.