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Luigi Cuel, 41 anni, impiegato in una concessionaria. Non accetta che la ragazzina di cui è invaghito abbia un’altra relazione, quindi la seda con l’inganno e la strangola. Poi si impicca

Lonato Del Garda (Brescia), 2 Settembre 2015


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Dramma a Lonato: uccide la fidanzata 18enne e poi si impicca (Brescia Today – 2 settembre 2015)
Luigi Cuel, 41enne di Calcinato, non accettava la fine della relazione con la 18enne moldava Cezara Musteata
LONATO. Cezara Musteata è morta soffocata, a soli 18 anni, per mano del suo ex fidanzato Luigi Cuel, 41enne di Calcinato che lavorava in una concessionaria d’auto di San Zeno Naviglio. Il corpo senza vita della ragazza è stato trovato nell’ex maneggio de “La Pampa” a Sedena. Lì Cuel aveva scelto di incontrala, per tentare di convincerla a tornare sui suoi passi. I due erano arrivati insieme, a bordo di una Opel Meriva nera, trovata dietro al maneggio. Il rifiuto della ragazza ha fatto scattare la follia omicida dell’uomo. L’ha soffocata con delle fascette, poi si è tolto la vita impiccandosi a un albero poco distante. Gli inquirenti dovranno stabilire se l’uomo aveva premeditato ogni azione o se sia stato colto da un raptus.
A chiamare il 112, attorno alle 18.30, è stato un amico del 41enne. Era preoccupato perché non lo vedeva più da tre giorni; sapeva che era fuori di sè perché la giovane lo aveva lasciato. Pare che Cuel abbia anche lasciato un biglietto all’amico, con le indicazioni per raggiungere il luogo di quello che è diventato l’ultimo tragico appuntamento
. Sul posto, poco distante dai cadaveri, i Carabinieri hanno trovato anche una lettera nella quale il 41enne spiegherebbe le ragioni del gesto.
Cezara Musteata era originaria della Moldavia, ma residente con la famiglia a Gozzolina, frazione di Castiglione delle Stiviere. Studiava a Desenzano presso l’Istituto Bazoli. Stando alle prime indiscrezioni, Cuel era un conoscente di vecchia data della famiglia Musteata ed avrebbe conosciuto Cezara in quanto amico della madre.

Lui 41 anni e lei 18: “Non lasciarmi”. L’addormenta, la uccide e poi si toglie la vita (il Giorno – 2 settembre 2015)
Luigi Cuel, bresciano, dipendente di una concessionaria di San Zeno , si sarebbe impiccato a un albero dopo avere ammazzato la ex, Cezara Musteata, studentessa in un istituto tecnico di Desenzano, ma residente a Castiglione delle Stiviere, che non ne voleva più sapere di lui.
Lasciato dalla fidanzata, cade in depressione e fa il gesto estremo: la uccide e poi si toglie la vita, lasciando un biglietto nel quale spiega i motivi di quanto accaduto. Sarà l’autopsia a stabilire come è morta Cezara Musteata, 18 anni, uccisa martedì a Lonato, nel Bresciano, dall’ex 41enne, Luigi Cuel, che l’avrebbe soffocata con una fascetta prima di impiccarsi. Tra le ipotesi c’è quella che l’uomo abbia addormentato la giovane, prelevata a casa, prima di caricarla in auto e portarla nei pressi di una cascina in località la Pampa, in via Cuccagna, in un luogo sperduto sulle colline, dove sono stati trovati i due cadaveri.
A fare scattare le ricerche un amico che ha chiamato il 112. Preoccupato perché da un paio di giorni non vedeva lui in giro e lo sapeva molto depresso in seguito alla rottura con la giovane donna, ha pensato di dare l’allarme.  Il 41enne, dipendente di una concessionaria di auto a San Zeno Naviglio, prima periferia di Brescia, e residente a Calcinato, non accettava la fine della relazione con la giovane, studentessa a Desenzano del Garda. La ragazza abitava con la famiglia a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano. Ancora un caso che sconvolge la provincia di Brescia a nemmeno tre settimane dal duplice omicidio dei pizzaioli Francesco Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari.
“Luigi ieri non si è presentato al lavoro, aveva detto di aver bisogno di una giornata perché era in difficoltà”: così il datore di lavoro di Luigi Cuel. L’uomo lavorava in una concessionaria d’auto come magazziniere.”Da tredici anni era con noi – ha spiegato il datore di lavoro – era un ragazzo molto schivo e non aveva mai parlato della fidanzata 18enne, forse anche per la giovane età della ragazza. Ultimamente avevamo capito che aveva qualche problema, ma nessuno pensava potesse fare quello che ha fatto”.

 


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