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Luca Della Valle, 49 anni, disoccupato, vedovo. Assolto per l’uccisione della moglie e per la morte di due ragazze in un incidente stradale, strangola la nuova compagna e si impicca

Longiano (Cesena), 3 Ottobre 2011

luca della valle


Titoli & Articoli

Omicidio-suicidio a Longiano, strangola la compagna e si impicca (Cesena Today – 4 ottobre 2011)
Ha strangolato con una corda l’amante e si è tolto la vita impiccandosi. E’ quanto accaduto in un casolare abbandonato a Crocetta di Longiano, nel Cesenate. L’omicida-suicida è Luca della Valle, un 49enne di Savignano
Ha strangolato con una corda l’amante e si è tolto la vita impiccandosi. E’ quanto accaduto in un casolare abbandonato a Crocetta di Longiano, nel Cesenate. L’omicida-suicida è Luca Della Valle, un 49enne di Savignano, accusato in passato dell’omicidio della moglie avvenuto negli anni ’80. L’uomo, secondo una prima ricostruzione dei fatti effettuata dai Carabinieri della Compagnia di Cesenatico, si era appartato con la compagna, Gaetana Dama.
IL DELITTO – Si tratta di una casalinga 49enne residente a Gatteo, separata e con un figlio. A quanto pare i due si erano appartati in auto, una “Kia” nel piazzale antistante il casolare in via Montilgallo. Non è chiaro se abbiano avuto o meno un rapporto sessuale. Improvvisamente il dramma.  Forse al culmine di un litigio, il 49enne ha preso una corda piccola ed ha strangolato la donna, tagliandole la gola. Subito dopo si è tolto la vita. Per farlo è salito su un tavolino che si trovava nel porticato dietro il casolare ed ha legato ad una trave una corda, differente da quella usata per uccidere la donna.
IL MACABRO RITROVAMENTO – A dare l’allarme è stato martedì mattina un residente della zona. L’uomo ha spiegato ai Carabinieri, guidati dal capitano Emanuele Spiller presente sulla scena del crimine, che la “Kia” era parcheggiata già da domenica scorsa. Avvicinandosi ha visto un corpo penzolare. Sul posto gli inquirenti hanno fatto i conti con il macabro rinvenimento. Il cadavere della donna era steso sul sedile anteriore reclinato. Sul posto è giunto anche il pubblico ministero della Procura di Forlì Alessandro Mancini. L’inchiesta dovrà chiarire se tra la coppia ci fossero o meno degli attriti.
UN PASSATO NEBULOSO – Il 49enne, attualmente disoccupato, nell’agosto del 1985 era stato coinvolto in un pesante processo per l’omicidio della moglie, la 22enne Cinzia Maldini. La giovane venne trovata morta in un garage di Gambettola. Inizialmente gli investigatori pensarono al suicidio con il gas di scarico della vettura. Ma la famiglia non credette alla versione del suicidio, chiedendo ed ottenendo la riesumazione del cadavere. L’uomo venne accusato di uxoricidio, ma dopo un anno e mezzo di carcere venne assolto per insufficienza di prove dalla Corte d’assise di Forlì e rimesso in libertà. Si arrivò così davanti alla Corte d’Appello di Bologna, con i giudici che lo condannarono a 21 anni di carcere. In seguito la Cassazione mise il verdetto finale, annullando la condanna.
Della Valle fu coinvolto anche in un incidente stradale sulla Statale Adriatica a Fosso Ghiaia, nel quale persero la vita nel 1999 due donne, Laura Baldoni e Marzia Mazzotti 25 anni. Il 49enne si trovava al volante di un camper ed invase la corsia opposta mentre sopraggiungevano due auto. Le due donne viaggiavano a bordo di una Peugeot 106. La prima morì sul colpo, mentre la seconda dopo nove giorni di agonia.

Della Valle fu accusato di aver ucciso la moglie (il Resto del Carlino – 4 ottobre 2011)
I precedenti dell’omicida di Longiano
C’è un precedente inquietante nella vita di Luca Della Valle, l’uomo suicidatosi dopo aver strangolato Gaetana Dama, la donna con la quale aveva una relazione. Nel 195 l’uomo venne infatti accusato della morte della giovane moglie, Cinzia Maldini di 22 anni. La donna venne trovata senza vita il 23 agosto 1985 in un garage del condominio di Gambettola dove vivevano i due sposini (lui allora aveva 25 anni). In un primo tempo si pensò al suicidio, poi Luca Della Valle venne accusato di uxoricidio. Da parte sua il marito di Cinzia Maldini fin da subito respinse ogni responsabilità per la morte della moglie. Luca delle Valle dopo un anno e mezzo di carcere venne assolto dalla Corte d’Assise di Forli’per insufficienza di prove e rimesso in libertà.
Sette mesi dopo a Bologna, nel giudizio d’appello, Luca Della Valle venne ritenuto colpevole della morte di Cinzia Maldini e condannato a 21 anni di carcere. L’ultima parola è quella della cassazione che prima annulla la condanna a 21 e poi, dopo un altro processo, di nuovo il 9 maggio del 1991 manda assolto l’imputato «perché il fatto non sussiste».

Omicidio di Longiano, i vicini di casa: “Lui era geloso” (Cesena Today – 4 ottobre 2011)
I vicini di casa hanno visto Gaetana Dama per l’ultima volta domenica sera. Erano circa le 23. Lei era tornata nella sua abitazione a Gatteo, dove viveva col figlio 24enne
I vicini di casa hanno visto Gaetana Dama per l’ultima volta domenica sera. Erano circa le 23. Lei era tornata nella sua abitazione a Gatteo, dove viveva col figlio 24enne, dopo una giornata trascorsa in una piadineria di Gambettola dove lavorava saltuariamenteAd attenderla per uscire c’era il suo compagno, quel Luca della Valle che, secondo le prime ricostruzioni dei Carabinieri della Compagnia di Cesena, l’avrebbe strangolata all’interno di una Kia Ceed.
E’ stata ritrovata a bordo dell’auto a Celletta di Longiano nell’aia di una casa colonica, dove l’uomo si è impiccato ad una trave del porticato. Chi li conosceva non ha dubbi sul movente: gelosia. “Lui era molto geloso, faceva tutto per lei, ultimamente le aveva portato anche un mazzo di fiori ma quando erano in pubblico e altri la guardavano lui iniziava ad arrabbiarsi. Era una cosa che andava avanti da un po’ e l’abbiamo sentita più volte dire che non ne poteva più”.
Il suo compagno, anche lui di 49 anni, risiedeva a Savignano con i genitori, la madre è una ex insegnante elementare ora in pensione e attualmente non aveva un lavoro stabile. Per lei sarebbe stato pronto a tutto e c’è chi dice di averlo sentito litigare con Gaetana, che tutti conoscevano come Antonella, e affermare: “Se mi lasci mi ammazzo”. Secondo alcune testimonianze, i due hanno convissuto a Longiano a casa di della Valle ma poi Antonella è tornata nell’abitazione di Gatteo posta in un condominio ma senza interrompere la relazione con il suo compagno.

Omicidio-suicidio, il raptus di Luca Della Valle scatenato dalla rabbia per la fine del rapporto (il Resto del Carlino – 5 ottobre 2011)
La decisione di Gaetana Dama di troncare la burrascosa relazione con Luca Della Valle è stata la scintilla che ha fatto scoppiare la tragedia di Longiano. Per gli investigatori dei carabinieri che indagano sulla morte dei due amanti, entrambi 49enni, ci sono ormai pochi dubbi. Nella serata tra domenica e lunedì scorsi i due si sono appartati in auto presso un casolare abbandonato nelle campagne di Longiano per un definitivo chiarimento sullo stato della loro relazione. Quando la donna ha esplicitato la sua intenzione di troncare quel rapporto che la faceva soffrire, per l’eccessiva gelosia e i modi bruschi dell’amante, la reazione di Luca Della Violenza è stata quasi immediata. Con un laccio che aveva in auto – una corda utilizzate per legare il portapacchi – ha strangolato la donna. Questo elemento porterebbe ad escludere una premeditazione dell’assassinio, ma gli inquirenti stanno ancora approfondendo i dettagli. In seguito Luca Della Valle ha cercato un angolo appartato del vecchio casolare disabitato e si è impiccato. Per la fissazione delle esequie si attende il definitivo via libera della Procura. Non verranno probabilmente disposte autopsie poiché si è ritenuto sufficiente l’esame del medico legale.

Gli amici di Gaetana: “Lo sapevamo che andava a finire così” (Cesena Today – 5 ottobre 2011)
Affiorano nuovi ricordi e testimonianze in chi è particolarmente vicino alla donna. “Lei non ne poteva più, lui era troppo geloso”. Il figlio ha cercato di contattarla per un giorno
“Appena torna a casa ditegli che venga da noi immediatamente”. E’ questo il senso delle parole che i carabinieri hanno riferito ad un vicino non trovando in casa, nella giornata di martedì, Yuri Bernabini, il figlio di Gaetana Dama. E così ha fatto quando lo ha visto rincasare alle 16.30 circa. “Ho capito tutto”, è l’unica frase che il ragazzo di soli 24 anni ha detto prima di precipitarsi alla stazione del 112. Il presentimento che fosse successo qualcosa di grave c’era. Da lunedì ha tentato invano di contattare al cellulare sua mamma ma il telefono o squillava a vuoto o era spento. Non aveva più notizie di lei da domenica sera quando è salita in macchina col suo compagno Luca della Valle. Di ritorno dalla stazione dei carabinieri, che gli hanno comunicato la scomparsa della madre per mano dell’uomo che poi si è suicidato, si è fermato nell’appartamento per alcuni minuti, con gli occhi gonfi di lacrime.
Insieme a lui la fidanzata e il padre. Sono rimasti per pochi attimi, forse il tempo necessario per prendere l’occorrente per poi appoggiarsi a casa del padre per la notte. Intanto iniziano a riaffiorare alcuni momenti di crisi che saltano alla memoria in chi abita nel condominio di Gaetana. C’è chi ricorda molto bene di averla sentita piangere alle due di notte ad agosto mentre era seduta in giardino dopo un alterco con della Valle. I litigi non mancavano nella coppia tanto che qualcuno ha detto: “Lei non ne poteva più, voleva staccare la spina perchè lui era molto possessivo e geloso. Per un po’ si sono lasciati ma poi sono tornati insieme”.
Sta di fatto che mercoledì mattina, secondo alcune testimonianze, qualcuno vicino a Yuri ha detto tra le lacrime: “Lo sapevamo che andava a finire così”. “Con quei capelli lunghi e quei sorrisi che sapevano tanto di finto, quell’uomo non mi è mai piaciuto. Si vedeva che era un tipo strano” ha aggiunto un altro. Intanto, non vedendolo al lavoro ieri mattina, qualche collega di Yuri si è avvicinato molto rispettosamente all’abitazione, che il ragazzo condivideva con la madre, cercando il modo per dimostrargli il proprio sostegno. Ma l’appartamento era vuoto.


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